domenica 27 febbraio 2011

VaSongs #3

Rieccoci dopo quasi un mese a illustrarvi gli ultimi successi (e non) musicali, dopo il ciclone Sanremo che come sempre smuove il mondo discografico. Proprio dai due migliori sopravvissuti di Sanremo vorrei partire: si tratta di Mauro Ermanno Giovanardi, ex leader dei La Crus, che per l’occasione si è riunito al vecchio compagno di band Cesare Malfatti per un’ultima collaborazione, da cui è nata Io confesso. Il ritmo ben scandito, i violini e i cori danno a questo brano una piacevole atmosfera che ricorda gli anni d’oro della musica italiana, senza contare una voce, intensa e profonda, che supplica di avere un’altra possibilità dopo aver ceduto alle tentazioni. La seconda reduce è una giovane donna, già concorrente alla seconda edizione di X-Factor: Serena Abrami non ha vinto nella sua categoria ma ha sicuramente avuto una visibilità importante per Lontano da tutto, canzone molto coinvolgente scritta da Niccolò Fabi.

Cambiando nettamente genere, vorrei passare a un gruppo molto amato dalle ormai donne di tutto il mondo, i Take That, che recentemente si sono riuniti a Robbie Williams. Dopo The flood, arriva il secondo sorprendente singolo: Kidz. Parlo di sorpresa perché a sentirlo senza conoscere chi canta, si potrebbe cogliere degli spunti tipici dei Duran Duran o sonorità dei Depeche Mode. Saranno pur sempre i Take That però è giusto sottolineare quando c’è un cambiamento, magari anche positivo.

Attesissimo ritorno quello della band torinese dei Subsonica. Dopo un primo singolo trascurabile, Eden (che sarà anche il titolo del disco di prossima uscita), esce Istrice, sicuramente migliore del precedente. Si tratta di una canzone dedicata a Torino, casa di Samuele & co., che però sembra anche rivolta a una donna, probabilmente la stessa Torino. Una melodia trascinante sostenuta da una base come sempre influenzata dall’elettronica. Tutto da capire anche il videoclip della canzone, tra l’horror e lo splatter.

Segnalazioni veloci da non perdere: terzo singolo tratto da Wonderlustre per gli Skunk Anansie, You saved me, e terzo indizio che fa presagire a un intero album interessante; novità anche per James Blunt che propone qualcosa che sembra perlomeno non copiato da altri (forse da sé stesso) con So far gone; quei romanticoni dei Train chiedono invece la mano della loro amata con Marry me, quarto singolo tratto da Save me, San Francisco.

Come sempre tengo al fondo la novità migliore e, in questo caso, la più grande sorpresa. Brooke Fraser, cantautrice neozelandese, che ha mosso i suoi primi passi nella musica che conta nel 2003, sbarca anche in Italia con Something in the water, dall’album Flags: una allegra ballata pop con un richiamo folk nel ritmo e nel ritornello, di cui non si può non innamorarsi.

D9P

2 commenti:

Lorenzo Valle ha detto...

Nessuno dei due nuovi singoli dei Subsonica mi è piaciuto, mi sembrano piuttosto anonimi. Spero nel resto dell'album.

Non male la Brooke, invece!

Anonimo ha detto...

la Brooke o la canzone?

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