sabato 26 febbraio 2011

L’ultimo gesto di un campione senza tempo


Che il rapporto tra questo capitano e la sua signora fosse di quelli speciali lo si era capito da tempo, l’aveva capito anche chi del mondo Juve non fa parte, dagli avversari ai dirigenti, dagli amici ai nemici. Che il rapporto fosse di quelli duraturi, di quelli che vanno oltre i semplici aspetti economico/sportivi era chiaro a tutti, una cosa ovvia guardando i numeri, i gesti, le dichiarazioni.
Lui e la sua signora, un rapporto indelebile che nemmeno Calciopoli e la discesa in serie B avevano fatto vacillare; giù da campione del mondo assieme a quei pochi che campioni si sono dimostrati realmente,  anche di testa e di cuore, andando oltre le logiche puramente economiche (“io? juventino fin da bambino”, “l’Inter? La squadra per cui ho sempre tifato”,”il Milan? L’ho sempre amata più di tutte” cit. questione di stile…).
In molti purtroppo, giornali in primis, non appena sono iniziate le trattative per il rinnovo del contratto, hanno iniziato a parlare e sparlare di cifre immaginarie, mai emerse realmente ne da parte della Juventus FC ne dall’entourage del giocatore, scrivendo di una richiesta di 3 ml, addirittura si è arrivati a 3,5 a fronte di un’offerta di 1. Del Piero essendo una persona seria e un professionista, uno che non ha mai messo i soldi davanti alla Juve, uno che da campione del mondo poteva andare a giocare in Premier e guadagnare il doppio, uno che nel 2008 quando ha firmato l’ultimo contratto aveva offerte oltre che dall’Inghilterra anche dai ricchi campionati d’oltreoceano, appunto lui con questo gesto ha voluto ribadire quale sia la sua priorità, cosa ci sia davanti a tutto, cosa resta di importante dopo 18 anni, 667 presenze e 280 gol: la sua signora Juventus.
Il primo contratto, nel lontano 1993 era stato appunto firmato, da un giovane Alessandro, “in bianco”, proprio perché arrivare in quel club, arrivare a giocare dove erano passati Platini, Sivori, Boniperti, Baggio ecc era il suo sogno e lui era consapevole già allora che quello era solo il punto di partenza e poco gli importava della cifra che la società gli avrebbe voluto riconoscere, conscio del fatto che da sempre la Juve dà il giusto a chi se lo sa meritare.
Quest’ultimo gesto ha una valenza che va un po’ oltre, perché dimostra tutta la volontà da parte del capitano di poter concludere la sua carriera solo con questa maglia, facendolo nel nuovo stadio e fugando ogni dubbio (più dei giornali che dei tifosi…) che lui è disposto ad accettare ciò che la Juve gli proporrà, lasciando sì di fatto tutto nelle mani della società ma compiendo anche un gesto che rimarrà nella storia del club.
Vi lascio le sue parole, orgoglioso come pochi di aver avuto la possibilità di ammirare questo calciatore e di stimare quest’uomo.

"Ciao a tutti, credo sia arrivato il momento di parlare direttamente con voi che mi seguite con tanta passione da tanti anni giorno dopo giorno. Da tempo leggo accanto al mio nome riferimenti a situazioni e comportamenti che non mi appartengono e questo mi amareggia. Il motore della mia carriera è stato da sempre l'amore profondo per il calcio, per la maglia della Juventus e per i suoi tifosi. Non per i soldi: ho guadagnato molto nella mia vita, avrei potuto guadagnare anche di più altrove accettando le offerte che più volte, anche ultimamente, mi sono state fatte. Ho parlato al Presidente, non di aspetti economici, ma della mia volontà di mettere a disposizione anche per il prossimo anno la mia determinazione, la mia professionalità e la mia passione, la mia voglia di vincere ancora, la voglia che mi ha accompagnato dal torneo di Viareggio al Mondiale, per non parlare della Serie B. Ci tengo a sottolineare che il legame per la maglia e per i tifosi per me non è quantificabile. Ho firmato il mio primo contratto con la Juventus in bianco, firmerò anche quello che sarà l’ultimo della mia carriera con questa maglia in bianco"A.D.P.


 
Mywo

1 commento:

Giowgio ha detto...

Chapeau e inchino, bom.

Posta un commento