Ha eguagliato un record che reggeva dal 1950 ma soprattutto ha compiuto un’impresa che da lui nessuno si aspettava. Si perché Christof Innerhofer, sciatore trentino delle fiamme gialle, prima di questi mondiali disputati a Garmisch, in coppa del mondo aveva ottenuto 4 soli piazzamenti importanti: una vittoria e tre terzi posti. Il 2010/11 oltretutto era stato finora un anno abbastanza fallimentare tanto che prima dei mondiali aveva così commentato: “O arriva la svolta, altrimenti smetto!”. Più che una svolta è stata una vera e propria valanga! Chris ha disputato 3 gare al mondiale tedesco ancora in corso, finendo in tutte sul podio e collezionando un primo, un secondo ed un terzo posto.
La “favola” è iniziata con il Super G, competizione nella quale l’italiano aveva come miglior piazzamento il terzo posto dello scorso anno ad Arè. La sua gara è stata perfetta, senza nessuna sbavatura, permettendogli di conquistare la medaglia più ambita nonché la prima vittoria in questa disciplina.
Lanciato da questo grandissimo risultato Inner si è presentato carico e pieno di motivazioni per la Discesa Libera disputatasi tre giorni dopo e nonostante fosse febbricitante è riuscito a conquistare la medaglia di bronzo su una pista peraltro in condizione pessime.
A concludere un mondiale già così unico è arrivata l’ultima gara alla quale era ufficialmente iscritto, la Supercombinata che unisce i tempi di due prove cronometrate che sono l’una l’opposto dell’altra: la Discesa libera e lo Slalom. Christof galvanizzato dalle medaglie precedenti ha disputato un ottima discesa, ma è proprio nella disciplina a lui meno congeniale, ovvero lo Slalom, che è riuscito a recuperare piazzandosi al secondo posto e vincendo quindi la medaglia d’argento.
Come dicevamo in precedenza era dal 1950 che un atleta azzurro non riusciva a centrare tre medaglie nella stessa rassegna iridata; Innerhofer ha così eguagliato il record di Zeno Colò dei mondiali di Aspen.
In un’intervista dopo la terza medaglia Inner ha commentato, un po’ polemicamente, la scelta del Ct italiano di escluderlo dalle prove tecniche (Slalom e Gigante). C’è però da dire che tale decisione è figlia del fatto che l’atleta trentino non ha disputato nessuna gara in coppa del mondo in quelle discipline, ma evidentemente per Christof piglia tutto quello non era un grosso problema!
La “favola” è iniziata con il Super G, competizione nella quale l’italiano aveva come miglior piazzamento il terzo posto dello scorso anno ad Arè. La sua gara è stata perfetta, senza nessuna sbavatura, permettendogli di conquistare la medaglia più ambita nonché la prima vittoria in questa disciplina.
Lanciato da questo grandissimo risultato Inner si è presentato carico e pieno di motivazioni per la Discesa Libera disputatasi tre giorni dopo e nonostante fosse febbricitante è riuscito a conquistare la medaglia di bronzo su una pista peraltro in condizione pessime.
A concludere un mondiale già così unico è arrivata l’ultima gara alla quale era ufficialmente iscritto, la Supercombinata che unisce i tempi di due prove cronometrate che sono l’una l’opposto dell’altra: la Discesa libera e lo Slalom. Christof galvanizzato dalle medaglie precedenti ha disputato un ottima discesa, ma è proprio nella disciplina a lui meno congeniale, ovvero lo Slalom, che è riuscito a recuperare piazzandosi al secondo posto e vincendo quindi la medaglia d’argento.
Come dicevamo in precedenza era dal 1950 che un atleta azzurro non riusciva a centrare tre medaglie nella stessa rassegna iridata; Innerhofer ha così eguagliato il record di Zeno Colò dei mondiali di Aspen.
In un’intervista dopo la terza medaglia Inner ha commentato, un po’ polemicamente, la scelta del Ct italiano di escluderlo dalle prove tecniche (Slalom e Gigante). C’è però da dire che tale decisione è figlia del fatto che l’atleta trentino non ha disputato nessuna gara in coppa del mondo in quelle discipline, ma evidentemente per Christof piglia tutto quello non era un grosso problema!
Mywo
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