martedì 8 febbraio 2011

Il nuovo stadio juventino come esempio da seguire

Lo stato attuale dei lavori

Ormai i lavori sono in fase avanzata visto che, stando agli ultimi aggiornamenti, la data di consegna e conseguente inaugurazione della nuova casa juventina sarà rispettata: Giugno/Luglio 2011.
Il progetto, curato dagli architetti Hernando Suarez e Gino Zavanella con il supporto di Giugiaro e Pininfarina, è importante sia nelle cifre sia per ciò che rappresenta visto che sarà il primo stadio italiano “di proprietà”, pensato interamente per il calcio e allo stesso tempo in grado di vivere sette giorni su sette. Per quanto riguarda i numeri l’impianto sarà di 41000 posti a sedere, l’area complessiva impiegata per la realizzazione è di 355000 metri quadrati, di cui 30000 per aree verdi, 150000 per parcheggi e servizi (4000 posti auto disponibili) e 34000 per l’area commerciale che sorgerà intorno allo stadio. Inoltre parte della pavimentazione esterna sarà riempita dall'iniziativa Accendi una stella: 50 stelle rappresenteranno 50 grandi campioni della storia juventina, circondate da tante piccole stelle vendute ai tifosi più fedeli.
Ciò che interessa di più ai tifosi è ovviamente il tipo di spettacolo che si potrà fruire al suo interno: assenza totale di barriere tra campo e tifosi, spalti che danno direttamente sul terreno di gioco con una distanza minima di 7,5 metri fino ad arrivare nel punto più lontano a 49 (nel vecchio Delle Alpi il punto più vicino era a ben 27 metri). Non ci sarà ovviamente la pista d’atletica e la partita sarà godibile da qualunque settore.
Lo stadio sarà insomma all’avanguardia con i migliori stadi europei, molto simile per realizzazione più ai nuovi stadi tedeschi rispetto a quelli inglesi, soprattutto come architettura e copertura. Di grande importanza è anche ciò che lo stadio rappresenterà per Torino in quanto la zona sulla quale sorge verrà ampiamente riqualificata visti i numerosi servizi offerti dall’area commerciale che nascerà attorno all’impianto. Questo è un aspetto fondamentale, uno stadio pensato non solo per il fine settimana ma capace di vivere ed essere vissuto sette giorni su sette fornendo oltre ai numerosi negozi presenti anche un “polmone” importante viste le tante aree verdi messe a disposizione.
L’augurio è che questo non rimanga un caso isolato bensì funga da traino per le altre società affinché anche in Italia vengano finalmente realizzati stadi di proprietà, pensati per il calcio, senza piste per l’atletica, senza barriere e fossati, in modo da poter godere di questo sport appieno, trasformando lo stadio in un vero e proprio “teatro” per il calcio.


Per informazioni, foto e video: http://www.ilnuovostadiodellajuventus.com/ 
A seguire un tour virtuale nel futuro stadio.


Mywo

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