giovedì 24 febbraio 2011

Ottavi di Champions League parte seconda


Con le quattro partite di questa settimana si è concluso il programma d’andata degli ottavi di Champions League. Tra i match giocatisi spiccava sicuramente la riedizione della finale dello scorso anno Inter – Bayern oltre che all’affascinante e ormai abituale sfida tra Real e Lione. A concludere si sono giocate anche Marsiglia - Manchester United e Copenhagen - Chelsea.
Partendo proprio dalla gara tra i danesi e gli inglesi c’è da dire che in questo caso, oltre alla palese differenza tecnica tra le due squadre, ha pesato il fatto che il Copenhagen non giocasse partite ufficiali da un mese. I blues dopo i 120’ minuti di FA Cup con annessa eliminazione da parte dell’Everton, cercavano un pronto riscatto nell’unico trofeo ancora alla loro portata, visto il pesante distacco in campionato. Ancelotti, sia per esigenze di turnover  sia per motivi prettamente tattici, lascia in panchina Drogba mettendo in campo una formazione leggermente diversa dal solito: un 4-4-2 con ai lati Malouda e Ramirez e nel mezzo Lampard ed Essien, davanti a far coppia col bomber di coppa Anelka c’è Fernando Torres. Il Chelsea mantiene il possesso di palla per gran parte della gara dimostrandosi solido, motivato e deciso a chiudere i conti già in questa partita; il modulo funziona soprattutto grazie al continuo movimento di Anelka che svariando su tutto il fronte favorisce l’inserimento degli esterni in area creando diverse occasioni con Lampard, Torres e Malouda. A risolvere la gara però è proprio l’attaccante francese che con un gol per tempo lascia di fatto pochissime possibilità ai danesi, sempre che questi ne abbiano mai avute. Da sottolineare i numeri fantastici che stanno accompagnando Anelka in questa Champions, 7 gol in 6 partite!
A Lione la partita è stata molto più equilibrata con il Real che teneva palla non riuscendo però a rendersi quasi mai pericoloso e il Lione che cercava di colpire in contropiede. Direi meglio i francesi nel primo tempo, mentre il secondo soprattutto in avvio è stato tutto di marca madridista con un palo di Ronaldo e traversa di Ramos. Il destino ha voluto che a sbloccare il match fosse proprio Karim Benzema, 43 gol in 113 presenza con la maglia lionese, andato a segno dopo circa un minuto dal suo ingresso in campo al posto di uno spento Adebayor. Assurda dal mio punto di vista la scelta di Muorinho di far giocare il togolese soprattutto in Champions, in quanto ancora avulso dal gioco e per nulla a suo agio con i nuovi compagni. Il Lione però davanti ai suoi tifosi non ha mollato credendoci fino in fondo ed anche grazie ad un calo di concentrazione madridista ha trovato il pareggio al 83’ con Gomis che dopo essersi mangiato un gol clamoroso nel primo tempo, ha concluso a rete pareggiando il match e lasciando i giochi del tutto aperti in vista del ritorno al Bernabeu.
La gara più noiosa è stata senza dubbio quella di Marsiglia: Ferguson in Champions gioca sempre a modo suo e questo gli ha dato ragione tante volte, le sue squadre sono sempre corte e molto abbottonate, soprattutto fuori casa. Vedere giocatori come Rooney e Nani fare i terzini aggiunti rende bene l’idea della mentalità che questo grande allenatore è in grado di inculcare ai proprio effettivi. Probabilmente il pari a reti inviolate andava bene ad entrambe, resta il fatto lo spettacolo in campo ha latitato per tutto il match e lo 0 – 0 ne è la logica conseguenza.
Infine parliamo della sfida tra Inter e Bayern: le due squadre si presentano con formazioni pesantemente diverse rispetto alla finale dello scorso anno; tra i nerazzurri manca il giustiziere del Bernabeu ovvero Milito, in più ci sono Ranocchia e Motta. Il Bayern invece può schierare Frank Ribery, assente per squalifica lo scorso anno oltre al brasiliano Gustavo a centrocampo. La squadra di Leonardo anche a causa dell’infortunio del Principe si presenta con la formazione ad albero mettendo il duo Sneijder - Stankovic alle spalle del solo Eto’o; bavaresi invece che schierano il trio Robben – Muller - Ribery alle spalle di Gomez. Il match è bello ed avvincente con occasioni da entrambe le parti; sicuramente il Bayern fa più possesso palla e crea più gioco ma l’occasione migliore nel primo tempo capita sui piedi di Eto’o bravissimo a girarsi nello stretto in area di rigore e a concludere a rete, solo un ottimo intervento di Kraft gli nega la gioia del gol. Maggiori occasioni nel secondo tempo con un palo di Robben e due clamorosi gol mangiati da Cambiasso. Al 90’ complice anche un papera di Julio Cesar, Gomez segna la rete decisiva dopo una corta respinta del portiere nerazzurro su tiro di Robben. Penso che ci siano ancora buone opportunità per l’Inter di agganciare la qualificazione soprattutto vista la tutt’altro che esaltante difesa bavarese, sicuramente non sarà facile ma con un Milito in più i tifosi nerazzurri possono sperare.
A conclusione vorrei far notare il disastroso bilancio delle italiane: 3 partite e 3 sconfitte. Come già detto più volte è palese quanto il calcio nostrano sia in crisi, la vittoria della Champions dello scorso anno non dovrebbe fungere da parasole dietro al quale riparasi, la serie A non è più un campionato economicamente e soprattutto tecnicamente competitivo. Non essendoci soldi per risollevarlo si dovrebbe iniziare a puntare maggiormente sui giovani in modo da avere più soldi da investire in colpi mirati ma che facciano fare un salto di qualità importante, soprattutto in Europa.

Mywo

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