martedì 15 febbraio 2011

Il tour "Quasi acustico - Teatri 2011" di Ligabue fa tappa a Torino

Dai comunicati e dalla pagina Facebook del cantautore, è un nuovo Ligabue quello che i fans si aspettano, più intimo, più riflessivo e ovviamente più acustico. Nella splendida cornice dei grandi teatri italiani, Ligabue propone però uno spettacolo sì rinnovato rispetto agli “Stadi 2010” ma che non adempie a pieno a quelle promesse fatte mesi fa. 
Il concerto di Torino, al Teatro Regio, è in ogni caso convincente ma è troppo vicino alla doppia data di settembre al Palaolimpico per poterne godere al massimo. I cambiamenti di scaletta ci sono stati e sempre ci saranno però i grandi classici rimangono e la sovraesposizione (non parlo di televisione ma di dischi, quattro tra greatest hits, live e inediti in tre anni, concerti e passaggi radiofonici) rischiano di stufare anche i fans più fedeli. 
La serata inizia come promesso: in acustico con solo voce e chitarra che nelle prime canzoni si accompagnano a una seconda chitarra (Mel Previte) e alle tastiere (Luciano Luisi). Tutto come ci si aspettava. Ma il Liga sa che due ore di acustico per le ragazzine impazzite che lo seguono per tutta l’Italia sarebbero veramente troppe, e non solo per loro. Ed ecco arrivare allora Michael Urbano alla batteria e Kaveh Rastegar al basso e al contrabbasso che portano sul palco il solito rock di Ligabue, smorzato a tratti dalle chitarre classiche invece che elettriche. 
La vera novità di questo tour è l’atmosfera intima e quasi casalinga: la scenografia ci presenta una sorta di salotto con divani e cuscini a circondare i musicisti, tutti seduti e tranquilli. Anche gli abiti contribuiscono a creare un ambiente accogliente e piacevole: il protagonista della serata indossa un paio di jeans e una camiciona a quadri, stile boscaiolo. Luci spesso soffuse e un Ligabue che ci racconta alcuni aneddoti della sua vita, strappando più di una risata e aprendosi al pubblico come mai prima d’ora. Si va da una raccomandazione sulla partita Juventus-Inter contemporanea al concerto a una presentazione spiritosa di sé stesso; dal racconto della nascita di Certe notti a quello appannato dai fumi dell’alcool di un’esperienza sanremese. Racconti rock in salsa acustica insomma. Peccato però che l’atmosfera e le parole non corrispondano troppo alla musica, che sul finale propone le hit Balliamo sul mondo e Urlando contro il cielo, tutt’altro che da teatro. 

Dopo questi anni intensi, è giunta l’ora per Ligabue di prendersi una pausa, qualche anno lontano dalle scene che tanto successo gli stanno portando ma che, a lungo andare, possono danneggiare l’immagine del cantautore di Correggio. 

A seguire la scaletta del concerto di Torino:

1 Ho ancora la forza
2 Atto di fede
3 Ho messo via
4 La linea sottile
5 Quando canterai la tua canzone
6 Kay è stata qui
7 Sulla mia strada
8 Ti sento
9 Certe notti
10 Tra palco e realtà
11 Un colpo all'anima
12 Il peso della valigia
13 Il centro del mondo
14 Quella che non sei
15 Piccola stella senza cielo
16 Questa è la mia vita
17 Ci sei sempre stata
18 Balliamo sul mondo
19 Urlando contro il cielo
20 Buonanotte all'Italia
21 Il meglio deve ancora venire
22 Taca banda
D9P

1 commento:

Mywo ha detto...

"Ma il Liga sa che due ore di acustico per le RAGAZZINE IMPAZZITE che lo seguono per tutta l’Italia sarebbero veramente troppe"

Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale :D

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