mercoledì 1 febbraio 2012

Resident Evil: Revelations – Terrore portatile

Sembra quasi farlo apposta: poco dopo il tragico evento della Costa Concordia, la Capcom rilascia Resident Evil: Revelations per 3DS, nuovo capitolo della famosissima saga survival-horror ambientato nel Mar Mediterraneo su una nave da crociera infestata da orrendi mostri.
Le vicende di Revelations si svolgono nel 2005, tra gli eventi di Resident Evil 4 e Resident Evil 5. Vedremo Jill Valentine salire a bordo della Queen Zenobia, nave fantasma strettamente legata a Terragrigia, città futuristica distrutta tempo prima da un attacco bioterroristico. La protagonista è sulle tracce del suo vecchio amico, Chris Redfield, dato per disperso, insieme ad un nuovo compagno: Parker Luciani. Nel frattempo la Veltro, gruppo terroristico (italiano?), vuole contaminare le acque mondiali e tocca alla BSAA fermarla. 


Gameplay

La narrazione cambia in confronto ai vecchi titoli, è divisa in 12 episodi con riassunto delle puntate precedenti all’inizio e scene piene di suspance alla fine. Un taglio abbastanza netto col passato ma che rende la trama eccitante e le dinamiche di gioco coinvolgenti. In più sarà possibile vedere il tutto con angolazioni diverse da più personaggi (giocabili e non); se ciò può causare al primo impatto un po’ di confusione, verso la fine chiarirà i molteplici dubbi fuoriusciti nel corso della partita.


La giocabilità varia con o senza il circle pad (periferica 3DS inclusa in un'apposita edizione bundle) che permette uno sfruttamento diverso dei tasti e più facilità di movimento. In ogni caso, senza il pad la giocabilità non riscontra particolari problematiche (se non con la possibilità di sparare camminando) e sarà possibile finire il gioco tranquillamente. I controlli sono simili a quelli visti negli ultimi episodi mentre quando si vorrà sfruttare l’arma da fuoco il gioco prenderà delle pieghe simili agli sparatutto. Tutto accompagnato da un buon arsenale comprendente pistole, fucili, mitra, magnum, razzi, bombe, coltelli e via dicendo. Come novità è presente il Genesis, attrezzo rubato da un CSI futuristico, che analizza l’ambiente e i mostri per ricavarne oggetti e pozioni di cura.

Grafica e sonoro

Non manca ovviamente la parte survival-horror, in quanto una nave fantasma è quel che ci vuole per creare angosciose ambientazioni: il giocatore è obbligato a controllare nei minimi dettagli qualsiasi zona che percorre, la possibilità che fuoriesca qualcosa di mostruoso è sempre dietro l’angolo! L’ottima grafica aiuta ad immedesimarsi nei personaggi, inconsapevoli di essere prede anziché cacciatori. Le location sono ben dettagliate e gli effetti di luci e ombre, un po’ alla Dead Space, nascondono chissà quali terrori. L’unico problema è il calo di frame rate durante le fasi di caricamento tra un livello e l’altro della nave, fastidioso ma ininfluente con la giocabilità perché presente in zone morte. Le musiche sono di ottima fattura e il doppiaggio in italiano (il primo della serie) non sfigura. 

I nuovi mostri sono ben disegnati e sanno incutere la giusta paura, soprattutto nelle scene iniziali dove si dovrà fuggire più che combattere. Umani infettati col nuovo T-Abyss Virus, assomigliano ai Regenerados del quarto capitolo ma sono più dettagliati e si dividono in varie tipologie dagli svariati modi di uccidere. Sono presenti anche cani zombie, pesci carnivori, Hunter (enormi lucertoloni) e quasi ogni capitolo è dotato di un boss finale tosto da battere. Peccato manchino i comunissimi zombie che comunque risulterebbero inutili in questa avventura portatile.

Difficoltà e longevità

Il gioco risulta abbastanza difficile già in modalità normale, soprattutto per colpa di boss (quello finale in primis) molto più forti rispetto agli altri nemici ed un partner quasi ininfluente: i pochi colpi che riuscirà a mandare a segno causeranno pochissimi danni. Col proseguimento dell’avventura aumenteranno i mostri e le sezioni shooter: non mancheranno i proiettili ma bisognerà controllare bene la mira ed evitare di farsi colpire troppe volte, ci vuol poco a soccombere sotto i colpi di un infetto. Il touch screen viene utilizzato per i pochi puzzle presenti mentre il 3D è ben sfruttato ma non da fastidio agli occhi anche dopo lunghe sessioni di gioco, in questo caso la Capcom si è mossa egregiamente. La durata del gioco si aggira intorno alle 7-8 ore.



Giudizio

In conclusione ritengo che tutti i possessori di un 3DS possano finalmente gioire: finalmente un ottimo titolo per questa consolle. Peccato per qualche imperfezione qua e là ma il risultato è più che positivo, preparatevi per un’avventura appassonante e un’atmosfera da brividi.

Voto: 8.8

Lares

Nessun commento:

Posta un commento