lunedì 16 maggio 2011

Questo è un lavoro per...Smallville!

Dieci anni di storie per completare il percorso che ha portato Clark Kent, imbranato contadinotto, a diventare l’uomo d’acciao, Superman: questo è stato il lungo percorso di Smallville, conclusosi venerdì 13 maggio negli Stati Uniti.
Con ben 218 episodi da 40 minuti l’uno, la serie televisiva, dal 2001, ha tessuto una tela (a tratti stiracchiata, ma sono esigenze di mercato) lunga oltre 145 ore: mettere in chiaro questi numeri è fondamentale per comprendere la monumentalità di un’opera forse non eccelsa ma che sicuramente sarà ricordata (e riproposta) per molti anni a venire. I difetti della storia sono stati sempre gli stessi, con scontri epici durati meno di una manciata di secondi e uno strano fanservice che un minimo di amaro in bocca lo lascia (non c’è una singola inquadratura in cui si veda Superman da vicino a figura intera, non si vede la Justice League al completo e nessuno chiama mai Clark “Superman”), il tutto condito da una fastidiosa attitudine della trama a non lesinare qualche bel buco qua e là, ma alla fine il risultato è stato sufficiente a creare un minimo di nostalgia negli occhi degli appassionati.
La serie ha avuto alti e bassi, i primi principalmente merito degli attori (in particolare l’ottimo Michael Rosembaum, Lex Luthor), i secondi per una generale sensazione di "vorrei ma non posso", con effetti speciali striminziti e scene d’azione troppo spesso sottotono, ma nel complesso il telefilm, partito senza eccessive pretese, ha resistito per un decennio ai numerosi tagli del network (prima The WB e ora The CW), arrivando fino all’ultimo episodio. Da qui in avanti ci saranno grossi ‘spoiler’ sulla storia.
Clark, alla fine, è riuscito a volare e ad abbattere Darkseid, nemico storico anche nei fumetti, con un solo colpo (cosa molto deludente, a dire il vero), per poi volare via nei panni di Superman (sequenza invece di grande effetto) per salvare il mondo dall’impatto con Apokolips, enorme pianeta attirato dal nemico: citando il finale di Superman Returns, l’Uomo d’Acciaio ha salvato il mondo per poi, sette anni dopo, diventato l’eroe che tutti conosciamo, organizzare le nozze con Lois Lane proprio mentre un redivivo Lex Luthor viene eletto presidente. Alla fine, sulle note del tema musicale classico di John Williams usato nei vari film dedicati all’eroe, Clark si slaccia la camicia correndo verso lo schermo.
Oramai, alla fine, questo è un lavoro per Superman.

Per vedere gli ultimi epici minuti di Smallville cliccare sul seguente link!


Falco_Nero87

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