venerdì 13 maggio 2011

Milan campione!


Il campionato italiano ha il suo vincitore, il Milan di Allegri che con due giornate d’anticipo può festeggiare spezzando il dominio interista degli ultimi anni. I rossoneri sono la terza squadra a vincere il campionato nazionale quest’anno dopo il Porto che ha concluso il tutto con 5 giornate d’anticipo (ne abbiamo parlato qui), il Borussia e da ieri sera anche il Barcellona dei quali parleremo prossimamente.
Tornando alla Serie A penso sia palese il fatto che quest’anno abbia vinto la concretezza e la continuità della squadra milanese, l’unica che è riuscita a sopperire agli infortuni anche grazie ad un mercato ricchissimo ed allo stesso tempo oculato. Entriamo nel dettaglio: ad inizio stagione arriva Massimiliano Allegri, tecnico giovane che ha fatto benissimo col Cagliari (vincendo anche la panchina d’oro 2010 davanti a Mourinho); parlando di mercato, quanto successo deve far pensare perché l’attacco rossonero era composto da Borriello, Ronaldinho, Pato, Inzaghi e Huntelaar e sinceramente l’ultima cosa che mi sarei aspettato era una rivoluzione quasi totale di tale reparto. Sono partiti inizialmente in due (Borriello e Huntelaar) e ne sono arrivati altrettanti ma la differenza qualitativamente è apparsa chiara e netta a tutti. Ibrahimovic e Robinho sono un upgrade mica da ridere. Allegri è stato molto bravo a sfruttare lo svedese al meglio e lui l’ha ripagato risultando il vero trascinatore di inizio stagione con gol e prestazioni importanti. Un altro grande merito del tecnico è stato quello, una volta infortunatosi Pirlo, di non cercare di sostituirlo con un giocatore che interpretasse quel ruolo con le quelle caratteristiche (essendo Pirlo unico come regista) bensì ha fondato il cosiddetto “Milan dei tre mediani” con Ambrosini a far filtro davanti alla difesa e Flamini (finalmente una stagione all’altezza la sua), Gattuso, Boateng e Seedorf mezz’ali. Questa nuova formula ha delineato un Milan diverso, molto più solido ed equilibrato. Nel mercato di Gennaio i dirigenti rossoneri sono stati altrettanto bravi con interventi mirati e senza spendere praticamente nulla. In particolare è stato fondamentale l’acquisto di Van Bommel dal Bayern perché ha coperto il buco lasciato da Ambrosini, infortunatosi, e unico giocatori in grado di giocare davanti alla difesa.
Come sempre il campionato lo vince la squadra più solida e con la miglior difesa, il Milan non fa eccezione. La coppia Nesta Thiago Silva è stata insuperabile, il brasiliano in particolare ha avuto una crescita impressionante e ad oggi è sicuramente uno dei migliori 3 centrali al mondo. Meritevole di nota è stato sicuramente il campionato di Ignazio Abate, migliorato tantissimo difensivamente e sempre prodigo di sovrapposizioni e cross (Prandelli penso ne terrà conto). Importante anche l’innesto estivo di Yepes che ha saputo non far rimpiangere Nesta quando è mancato diventando da subito un idolo dei tifosi. Rimanendo in tema di idoli, uno che sicuramente ha fatto breccia è stato sicuramente Kevin Prince Boateng: centrocampista eclettico, spesso usato anche da trequartista, ha dato energia a questo Milan oltre a fornire una novità non indifferente, la capacità di recuperare palloni nella metà campo avversaria visto il livello di pressing che ha saputo tenere. Oltre a questo c’è da segnalare la sua grande abilità negli inserimenti senza palla che gli hanno permesso di segnare gol importanti. A gennaio è arrivato anche Cassano, prendendo il posto dell’ormai pensionato Dinho e siamo così passati a parlare dell’attacco. In verità l’apporto di Cassano a questo scudetto è stato quasi nullo, in quanto il barese veniva dal periodo di esilio doriano ed era completamente fuori forma. Oltre a ciò ha dovuto ambientarsi in una realtà molto diversa, in cui di certo non è una prima donna ma solo un comprimario arrivato ad arricchire un reparto super ricco. Penso che il suo apporto lo si vedrà meglio il prossimo anno. Inzaghi ha finito la stagione con 6 mesi d’anticipo mentre chi c’è stato ad intermittenza (come sempre del resto) ma che è riuscito a fare la differenza pesantemente è Pato. Il brasiliano ha una media impressionante, nessuno come lui alla sua età, il problema restano gli infortuni muscolari nei quali cade e ricade troppo spesso. Per finire parliamo dell’attaccante più naif del campionato: Robinho. Il brasiliano può piacere o meno ma tra tutti è quello che ha giocato di più, in tutti i ruoli dell’attacco e che nonostante sia riuscito a mangiarsi gol incedibili ha dato il suo apporto anche in zona gol con 12 reti.
Penso che il Milan abbia meritato questo titolo dimostrandosi squadra solida e ben assortita. I complimenti vanno fatti ad Allegri che al primo anno è riuscito a centrare lo scudetto e soprattutto ai dirigenti che senza spendere grosse cifre (perlomeno per i cartellini, visto che gli ingaggi sono stellari) hanno messo in mano al tecnico una squadra molto competitiva.

Mywo

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