mercoledì 23 novembre 2011

Recensione di Call of Duty: Modern Warfare 3

La serie Call of Duty è arrivata di nuovo nei negozi l’8 novembre, con il terzo capitolo della saga Modern Warfare. Negli anni, il marchio di questa storica serie ha raggiunto vette di popolarità enormi, arrivando a toccare cifre di incasso stupefacenti, di gran lunga superiori anche a quelle dei kolossal di Hollywood. Ma tutto questo successo targato Activision è davvero così meritato?


La campagna single player

Se siete fan della serie, appena inserirete nella console il disco del gioco (o lo avvierete da pc) vi sentirete subito a casa. Vi troverete infatti di fronte al classico menù e alla divisione fra le tre modalità principali apprezzate già nei giochi precedenti, ovvero Campagna principale, Modalità online e Operazioni speciali. La campagna single player riprende esattamente da dove si era interrotto il secondo capitolo e ci metterà nei panni di vari soldati, impegnati in diverse missioni, nel tentativo di scongiurare la Terza Guerra Mondiale. La trama è facile da seguire ed è narrata in maniera impeccabile. Le scene sono spesso cariche di tensione, molto avvincenti, a volte anche un po’ crude ma sempre spettacolari, in puro stile cinematografico. Anche l’azione di gioco è abbastanza varia con fasi di guerriglia che si alternano a fasi stealth o a momenti in cui spareremo da un aereo. Peccato solo che la storia si concluda in 5-6 ore, sicuramente più intense e appassionanti rispetto alla storia dell'acerrimo rivale Battlefield 3, ma comunque sempre troppo breve. Il lavoro svolto dai programmatori per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (uno dei punti dolenti del titolo avversario) è semplice ed efficace, senza infamia e senza lode ma, visto lo scarso lavoro della concorrenza, qui siamo a livelli più che accettabili.

Le modalità online

Il multiplayer competitivo online è ormai il piatto forte di gran parte dei giochi, figuriamoci nello sparatutto principe su console. A differenza del suo rivale, Modern Warfare 3 punta sulla fedeltà e su un impianto di gioco ormai solido e affidabile. Le novità però sono assenti ingiustificate (soprattutto se consideriamo il prezzo del gioco): cambiano ovviamente le mappe, c’è qualche piccola modalità “nuova” (per la serie, ma già vista in altri giochi) e qualche novità nella personalizzazione delle varie classi e armi, ma nulla che faccia gridare al miracolo. Insomma, il senso di deja vù sarà costante. Vi sembrerà di trovarvi di fronte a un aggiornamento di Modern Warfare 2, più che a un gioco nuovo vero e proprio. 

La modalità Operazioni speciali

Contro ogni pronostico, la modalità Operazioni speciali è la più divertente e interessante, soprattutto se giocata in co-op con un amico! Si possono scegliere due tipi di operazioni: le “missioni speciali”, dove calarsi in delle vere e proprie missioni collegate alla storia principale, oppure la “modalità sopravvivenza”, in cui affrontare orde sempre più agguerrite di nemici con la possibilità di acquistare armi, granate e aiuti speciali dal cielo. Tutta la modalità è sicuramente riuscita: non aspettatevi chissà quali novità, ma solo divertimento e tante ore di gioco in più!

Grafica e sonoro

Specifico prima di tutto che, come nelle mie precedenti recensioni, ho testato solo la versione PS3 del gioco. Per quanto riguarda il comparto tecnico, si potrebbe dire che Modern Warfare 3 è la morte dell’evoluzione grafica. Il motore grafico è infatti lo stesso ormai da anni, da quando uscì il primo Modern Warfare (nell’ormai lontano 2009) e, se all’epoca lasciava a bocca aperta, ora, considerando anche il livello grafico raggiunto da Battlefield 3, lascia un po’ di amaro in bocca. 
I 60 fotogrammi al secondo sono costanti, ma le texture e alcuni modelli poligonali lasciano davvero a desiderare, per non parlare poi della totale assenza dei danni dinamici all’ambiente circostante. I programmatori hanno cercato di ovviare al problema in modo furbo e strategico, utilizzando determinate inquadrature o alcuni filtri, ma il risultato non cambia: la totale assenza di evoluzione tecnica è il difetto più evidente in una serie in testa alle classifiche di vendita ormai da anni. Il sonoro è di buon livello, con un buon doppiaggio in italiano che non farà strappare i capelli per la gioia ma nemmeno storcere la bocca. Il suono dei colpi esplosi invece è curato, ma non tocca le vette di perfezione raggiunte da Battlefield 3.

Commento finale

Se siete degli “ultras” della saga, questo gioco vi renderà felici ed entusiasti, senza alcun dubbio. Gli altri invece, soprattutto gli amanti degli sparatutto variegati, si sentiranno un po’ presi in giro trovandosi di fronte un espansione dopo aver sborsato la “modica” cifra di 70€.

HBK

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