lunedì 19 settembre 2011

Quelli che il calcio: ora tocca a Victoria Cabello

Quelli che il calcio è uno dei programmi più longevi della televisione italiana: va in onda ogni anno (da settembre a giugno, in corrispondenza del campionato di calcio di Serie A) dal 1993, quando Fabio Fazio inaugurò la trasmissione su Rai 3. Dopo otto anni nelle mani di Fazio, e il passaggio su Rai 2, il timone passa a Simona Ventura che dona al programma un taglio più rivolto all’intrattenimento, mantenendo però il calcio in primo piano. Quest’anno, dopo la scelta della Ventura di firmare un contratto esclusivo con Sky, la Rai ha deciso di affidare Quelli che il calcio a Victoria Cabello, fino alla scorsa stagione televisiva, volto di La7 con il suo programma di seconda serata Victor Victoria.
Per quanto il lavoro compiuto da Simona Ventura sul programma sia stato positivo, era necessario, dopo dieci anni, un cambiamento significativo, che non riguardasse solamente la conduzione o il cast, ma l’intera immagine del contenitore domenicale di Rai 2. Infatti, il primo cambiamento che salta all’occhio è nella grafica, più semplice e immediata, che ricorda una lavagna su cui i mister calcistici segnano gli schemi. Lo studio segue anch’esso queste linee, proponendo colori meno accesi e più caldi della precedente edizione. Uno studio televisivo giustamente rivoluzionato, diviso in tre parti: il palco in cui la conduttrice interagisce con gli ospiti, la “zona tecnica” in cui sono appostati i giornalisti sportivi e i “disturbatori” e la “zona tifosi” in cui personaggi più o meno eccentrici (che ricordano molto, nelle intenzioni, quelli creati da Fabio Fazio) seguono le partite.
Un cambiamento che si pone però in decisa continuità con i predecessori e questo è dimostrato anche dal cast che mantiene i suoi personaggi cardine come il giornalista Massimo Caputi e gli imitatori Ubaldo Pantani e Virginia Raffaele, e si migliora con delle new entry: su tutti il Trio Medusa, conduttori radiofonici e in questa occasione simpatici e irriverenti “disturbatori”, l’inviata Marisa Passera (anch’essa, come il trio, speaker su Radio DeeJay) e Suri Chung, il cui ruolo risulta ancora molto misterioso. Un elemento di rivoluzione è invece l’utilizzo della gente comune, affiancata dai soliti tifosi vip, inviata allo stadio per seguire le partite: una mossa che avvicina il programma ai telespettatori ma che sa tanto di taglio sul budget della trasmissione.
Quelli che il calcio scorre piacevolmente attraverso il pomeriggio, interrotto, come al solito, bruscamente dai goal, proponendo, affianco alle cronache sportive, gli elementi tipici del contenitore: interviste a ospiti sportivi, musicali e cinematografici, collegamenti con eventi speciali, filmati e contributi divertenti e tanto altro.
Victoria Cabello non tradisce assolutamente la sua natura di conduttrice e mantiene il suo stile anche con l’approdo in Rai. Qualche ovvio taglio sulle parolacce e sulla totale libertà di cui poteva godere nella seconda serata di La7 ma l’irriverenza e l’ironia della presentatrice sono sempre le stesse. L’impronta della Cabello si può facilmente notare nelle interviste, imbastite e portate avanti come in Victor Victoria.
Quelli che il calcio è uno dei pochi esempi italiani di sportainment (intrattenimento + sport) coniugato nella forma di contenitore pomeridiano. Siamo di fronte a un tema specifico (il calcio) affrontato però su una televisione generalista e che quindi deve essere condito nel modo più efficace per risultare fruibile da tutte (o quasi) le tipologie e le età dei telespettatori. I risultati Auditel della prima puntata sono confortanti: uno share che varia dal 10% al 20%, con il passare delle ore, e un predominio di ascolti nella fascia d’età dai 4 ai 44 anni.

Di seguito l'inizio della prima puntata di domenica 18/09, con un divertente siparietto tra la Cabello e Clarence Seedorf!

D9P

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