Le attese intorno al grande talento di Mengoni sono sempre state enormi e questa volta non sono da meno. Nonostante questo, Marco è riuscito a tirar fuori dal cilindro un brano intenso, tra il pop e il rock, con ambizioni internazionali ma soprattutto qualcosa che lo identifichi come "Marco Mengoni", come artista a sè stante, lontano dall'etichetta "X-Factor".
Solo (vuelta al ruedo) presenta una melodia nella strofa vagamente spagnoleggiante, che rapisce e in qualche modo turba, smuove qualcosa insomma, con un sound malinconico e triste, a suo modo. Il ritornello è molto più rock e energico ma non è all'altezza di una strofa così importante e sa di già sentito, pur sempre all'interno della discografia mengoniana. Un brano comunque interessante e che, mi ripeto, si distingue, per stile e voce, nel panorama musicale italiano.
Il testo, per quanto semplice, affronta emozioni e sentimenti umani sotto un punto di vista diverso: il racconto in prima persona è quello di un toro durante una corrida, afflitto da attese e solitudine, desideroso di libertà ma condannato a una morte certa. Pur sempre una via d'uscita verso la libertà. Nonostante il soggetto di questo testo, credo che tanti ascoltatori potranno immedesimarsi in questo toro, per solitudine e voglia di libertà.
A seguire il brano completo e il testo:
Il testo, per quanto semplice, affronta emozioni e sentimenti umani sotto un punto di vista diverso: il racconto in prima persona è quello di un toro durante una corrida, afflitto da attese e solitudine, desideroso di libertà ma condannato a una morte certa. Pur sempre una via d'uscita verso la libertà. Nonostante il soggetto di questo testo, credo che tanti ascoltatori potranno immedesimarsi in questo toro, per solitudine e voglia di libertà.
A seguire il brano completo e il testo:
Perché il rosso era per me l’irraggiungibile
che sempre m’ingannò.
Sto quì,
il cuore lento di diavolo fragile.
Così, il sole aspetta che abbassi la mia testa
e il toreador colpisca.
Così, l’attesa su di me. Silenzio immobile.
E adesso sono solo,
perché da qui non uscirò e non ritornerò.
Scivolerò, io mi innalzerò,
cercherò ali.
Più forte del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Poi negli occhi mi bagnai. Sudore e lacrime,
il cuore si fermò.
Le sei,
la folla non c’è più,
ed altri come me vedranno questo sole.
Sto qui, l’azzurro accorderà l’onore inutile.
Più solo del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Scivolerò io morirò, cercherò ali.
Più forte del vento del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
che sempre m’ingannò.
Sto quì,
il cuore lento di diavolo fragile.
Così, il sole aspetta che abbassi la mia testa
e il toreador colpisca.
Così, l’attesa su di me. Silenzio immobile.
E adesso sono solo,
perché da qui non uscirò e non ritornerò.
Scivolerò, io mi innalzerò,
cercherò ali.
Più forte del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Poi negli occhi mi bagnai. Sudore e lacrime,
il cuore si fermò.
Le sei,
la folla non c’è più,
ed altri come me vedranno questo sole.
Sto qui, l’azzurro accorderà l’onore inutile.
Più solo del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Scivolerò io morirò, cercherò ali.
Più forte del vento del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
D9P
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