mercoledì 7 settembre 2011

Marco Mengoni stupisce ancora con Solo (vuelta al ruedo)

Vi ricordate di Marco Mengoni, vincitore della terza edizione di X-Factor e terzo classificato a Sanremo 2010? Arrivato settembre, è tempo di novità musicali e quella che riguarda Marco Mengoni, scotta. E' stato rilasciato in questi giorni dalla Sony il nuovo singolo, Solo (vuelta al ruedo), che anticipa il nuovo album omonimo in uscita il 27 settembre.
Le attese intorno al grande talento di Mengoni sono sempre state enormi e questa volta non sono da meno. Nonostante questo, Marco è riuscito a tirar fuori dal cilindro un brano intenso, tra il pop e il rock, con ambizioni internazionali ma soprattutto qualcosa che lo identifichi come "Marco Mengoni", come artista a sè stante, lontano dall'etichetta "X-Factor".
Solo (vuelta al ruedo) presenta una melodia nella strofa vagamente spagnoleggiante, che rapisce e in qualche modo turba, smuove qualcosa insomma, con un sound malinconico e triste, a suo modo. Il ritornello è molto più rock e energico ma non è all'altezza di una strofa così importante e sa di già sentito, pur sempre all'interno della discografia mengoniana. Un brano comunque interessante e che, mi ripeto, si distingue, per stile e voce, nel panorama musicale italiano.
Il testo, per quanto semplice, affronta emozioni e sentimenti umani sotto un punto di vista diverso: il racconto in prima persona è quello di un toro durante una corrida, afflitto da attese e solitudine, desideroso di libertà ma condannato a una morte certa. Pur sempre una via d'uscita verso la libertà. Nonostante il soggetto di questo testo, credo che tanti ascoltatori potranno immedesimarsi in questo toro, per solitudine e voglia di libertà.

A seguire il brano completo e il testo:


Perché il rosso era per me l’irraggiungibile
che sempre m’ingannò.
Sto quì,
il cuore lento di diavolo fragile.
Così, il sole aspetta che abbassi la mia testa
e il toreador colpisca.
Così, l’attesa su di me. Silenzio immobile.
E adesso sono solo,
perché da qui non uscirò e non ritornerò.
Scivolerò, io mi innalzerò,
cercherò ali.
Più forte del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Poi negli occhi mi bagnai. Sudore e lacrime,
il cuore si fermò.
Le sei,
la folla non c’è più,
ed altri come me vedranno questo sole.
Sto qui, l’azzurro accorderà l’onore inutile.
Più solo del vento e del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.
Scivolerò io morirò, cercherò ali.
Più forte del vento del male che è qui,
correrò nell’arena starò lì.

D9P

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