La rivoluzione messa in atto in estate dalla nuova dirigenza juventina ha senza dubbio dato i suoi frutti. La squadra, smembrata, senza idee, che lo scorso anno ha concluso con un misero piazzamento fuori dall’Europa che conta ora sembra totalmente diversa. Nonostante ci sia solo un punto che divide questa Juve da quella dello scorso anno, la differenza sta nel gioco, nel gruppo, nella solidità e nello spirito che l’allenatore è stato in grado di trasmettere. Il ritorno al classico 4-4-2 ha sicuramente dato stabilità alla squadra e nonostante ci siano stati più di dieci nuovi acquisti, in breve tempo tutti o quasi si sono integrati diventando pedine molto importanti per gli equilibri del team. Fra di essi chi maggiormente ha fatto e sta facendo la differenza è Milos Kracis. L’ala serba si è subito adattata al nuovo campionato fornendo un cospicuo numero di gol e assist ma soprattutto ha dato l’impressione di essere incontenibile e capace di cambiare il volto di una partita da solo. Un altro acquisto fondamentale è stato Alberto Aquilani. In questo caso si deve rendere omaggio a Beppe Marotta che finalmente ha portato sotto la mole il regista atipico che per troppo tempo è mancato. Alberto con le sue geometrie ma soprattutto con la sua capacità di verticalizzare ha dato alla manovra bianconera quella velocità/imprevedibilità che fin’ora era mancata. L’altro grandissimo merito di Marotta è stato quello di liberarsi di Diego, inutile in un 4-4-2 e prigioniero della sua scarsa adattabilità nonché della tendenza a voler fare il regista avanzato senza avere la giusta velocità di pensiero, fondamentale in serie A. Al suo posto è arrivato Quagliarella, 9 gol finora in campionato. Erano anni che la Juve non aveva una seconda punta così dinamica e capace, con i suoi movimenti, di sfruttare al meglio il gioco della squadra. Bene hanno fin qui fatto anche il motorino Pepe, la scoperta assoluta Sorensen, la solidità di Storari e ovviamente Leonardo Bonucci che con Chiellini forma una coppia perfettamente complementare. Male per ora Motta e Lanzafame (già ceduto al Brescia), da rivedere Martinez, magari come seconda punta. A tutto ciò va aggiunta la rinascita del guerriero Felipe Melo, finalmente messo a suo agio da un modulo a lui congeniale e soprattutto sgravato da compiti che non rientravano nelle sue corde (impostazione del gioco). Meritevoli di citazione anche Marchisio, al quale Del neri ha trovato un nuovo ruolo pur di sfruttare la sua innata intelligenza tattica e le sue qualità tecniche, Chiellini il solito muro invalicabile, ulteriormente responsabilizzato dalla fascia da capitano e l’immortale Del Piero che, accettando di buon grado le sempre più frequenti panchine iniziali, ha saputo dare comunque il suo contributo in termini di gol, giocate e carattere.
Inquadrata la situazione attuale è ora di analizzare cosa manca a questa squadra per poter ambire a qualcosa di più di un piazzamento Champions. Avendo dovuto cambiare così tanto in estate era inevitabile che alcune zone rimanessero “scoperte”. A questa squadra mancherebbero due terzini di qualità( Johnson? Clichy?), un ala sinistra, anche come piede visto che abbiamo solo destri (Bale?) ma soprattutto una prima punta degna di vestire quella maglia. Amauri e Iaquinta non offrono nessuna garanzia nè in termini di gol nè tantomeno in termini di presenze. La punta che serviva si è appena accasata alla corte dello sceicco Mansour, attratta dai 5 ml per 5 anni, ma soprattutto “obbligata” dai 35 ml e oltre pagati dal City al Wolfsburg. Perso Dzeko la Juve deve iniziare a pianificare il futuro, evitando a mio avviso, di prendere l’ennesima cartolina nel mercato di Gennaio. Va fatto un investimento serio (Torres? Benzema?). Per il mercato di riparazione presumo che arriverà un centrocampista che possa fare il vice Aquilani,ma solo nel caso in cui parta Sissoko (Poli o Cigarini). Probabile l’arrivo di un altro difensore centrale, capace di giocare anche da terzino (Zaccardo o Mantovani), ma non aspettatevi grandi nomi.
Mywo
3 commenti:
Certo dopo la debacle di oggi a Parma, a rileggere questo pezzo mi vengono alcuni dubbi...
Però poi penso a qual'è il vero obbiettivo che la dirigenza si è data quest'anno, ripartire, cercando di creare delle basi solide (non come le ultime create dal duo Blanc/Secco), quindi tradotto vuol dire un piazzamento Champions, magari senza preliminari. Io penso che fin qui Del Neri abbia fatto molto bene, forse fin troppo. Dico ciò perchè la qualità della rosa rimane quella, 12 acquisti sono tanti, ed erano necessari visto la disastrosa gestione precedente, ma pensare che da soli potessero bastare per tornare competitivi da subito per lo scudetto era fin troppo ottimistico. Il dato più negativo è l'infortunio di Quagliarella, di cui ancora non si conosce l'entità esatta ma si presume ci sia un interessamento del legamento (collaterale o crociato) e quindi nel caso si parlerebbe di mesi come tempi di recupero. La mancanza di Fabio, dal mio punto di vista, è la peggiore che potesse capitare. Dico tutto ciò perchè lui è l'unico che ha dimostrato di non essere sostituibile, o meglio di non avere sostituti in rosa. Mi spiego: quando è mancato Krasic la juve ha comunque saputo sopperire alla sua assenza vincendo sia col Milan che le due successive partite. Proprio per la presenza di Pepe Marchio e Martinez. Le assenze che ci sono state sia di Aquilani che di Melo sono state facilmente assorbite dalla rosa, così come gli infortuni di De Ceglie Grygera o le temporane assenze di Chiellini e Bonucci.
In attacco no. La juve ha un parco attaccanti penoso. Ho apprezzato le parole di Agnelli nel dopo partita, il quale ha riportato tutti con i piedi per terra ma una cosa non ho gradito, lui ha detto " avessimo l'attacco al completo potremmo contare su un reparto ottimo". No. Qui si sbaglia di grosso. Del Piero ha 36 anni, e nonostante ci metta l'anima non può giocare due partite consecutive per 90 minuti sperando di offrire in entrambe risultati soddisfacenti. Le nostre 2 prime punte, Amauri e Iaquinta non sono state MAI, dico MAI entrambe disponibili contemporaneamente. Il primo ha segnato 3 gol in tutto l'anno solare 2010, 3 gol. Iaquinta non da nessuna garanzia fisica. Quagliarella è l'unico attaccante integro (era) che oltre a fare un numero elevatissimo di gol fin qui, ha dato continuità di rendimento.
Mancando lui le cose si complicano notevoltmente perchè nessuno attualmente in rosa può sostiturlo degnamente. Spero vivamente che le parole di Agnelli fossero pretattica, perchè un attaccante serve eccome. Ma non un Caracciolo, un Maxi Lopez o un Toni perchè se no si ricadrebbe in quel vortice che ha fatto si che dopo la risalita dalla B si sprecassero 4 anni per nulla.
Continuo a sostenere che a sinistra, l'altro Krasic potrebbe benissimo farlo Giovinco. E con i soldi avanzati, piazzando in giro i vari Sissoko e Martinez, pensare finalmente a una punta e a due terzini di qualità, o forse anche uno solo, se si provasse a investire su Soresen.
Falco_Nero87
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