lunedì 6 giugno 2011

Soprese e rinascite al Roland Garros

Quello appena conclusosi è stato un torneo veramente molto bello ed avvincente, probabilmente il più bello da inizio stagione. Sia parlando al femminile sia guardando il maschile si sono potuti ammirare incontri combattuti, fino all’ultimo, e sono uscite parecchie sorprese. 
Direi di partire dalle donne con la prima vittoria in un torneo facente parte del grande slam (Austalian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open) da parte di un’atleta cinese. Li Na purtroppo per noi italiani ha battuto in finale la nostra leonessa, Francesca Schiavone, arrivata incredibilmente per il secondo anno consecutivo infondo al torneo parigino. La finale è stata combattuta ma la Li ha saputo andare oltre giocando una partita pressoché perfetta, con un primo set senza sbavature, chiuso sul 6-4, sempre precisa e micidiale di dritto. Nel secondo è uscita la Schiavone che con un duro lavoro è riuscita pian piano ad erodere le certezze della Li. Purtroppo per lei proprio sul più bello c’è stato un (grave) errore da parte della direttrice di gara che ha chiamato buona una palla invece fuori, sul 6-5 per la milanese, quando si era 40-40 con conseguente possibilità di giocarsi il Set-Point per il pareggio. 
Si è invece giunti al Ti-Break con Francesca ormai scarica ed il risultato è stato un 7-0 secco con conseguente vittoria della Li anche del secondo set per 7-6. Un appunto andrebbe fatto alla Rai che ha deciso di trasmettere solo la finale femminile in quanto c’era un italiana, mentre se così non fosse stato, non avrebbe dato nessuna visibilità al torneo, come per altro è accaduto per il maschile; trovo assurdo che con tutti questi nuovi canali si dia sempre e solo visibilità al calcio quando ci sono altri sport che, se trasmessi, sarebbe comunque seguito da un buon numero di telespettatori. 
Nel torneo maschile torna alla vittoria, la prima del 2011, Rafa Nadal che conquista per la sesta volta il Roland Garros, eguagliando Bjon Borg e tenendo a distanza, seppur minima, Novak Djokovic dal numero 1. Proprio il serbo termina in semifinale la sua folle corsa al primato del Ranking Atp, fermandosi a 43 vittorie consecutive, un numero impressionante, interrotto solamente grazie ad un fantastico giocatore che alla soglia dei 30 anni ha rinvigorito la sua immagine battendo un atleta che attualmente sembrava imbattibile e sovvertendo tutti i pronostici: stiamo parlando di Roger Federer. La semifinale appunto è stata definita come la miglior partita fin qui disputata quest’anno, una tra le più belle di sempre, giocata ad un livello altissimo, con colpi fuori dal comune. La gara è durata 4 set, 7-6; 6-3; 3-6; 7-6 con lo svizzero capace di vincere i due Tie-Break all’inizio e alla fine oltre che il secondo set, che è stato il vero punto chiave dell’incontro. Nel terzo Nole si è ripreso bene ma grazie ad un servizio micidiale al quale Federer si è più volte aggrappato, non ha potuto nulla nel set finale. 
Nadal invece poche ore prima si era sbarazzato in 3 set del numero 4 del Ranking, Andy Murray senza troppa fatica, giocando un tennis sicuramente migliore di quello visto nelle fasi iniziali, ma ancora non al suo livello. La finale quindi è stata ancora una volta l’eterna sfida tra quelli che sono senza dubbio i migliori due giocatori degli ultimi anni. Il punteggio 7-5; 7-6(3); 5-7; 6-1 rispecchia bene l’andatura della partita, combattuta punto su punto, durata quasi 4 ore, con un Nadal sempre in testa ma mai pienamente in controllo del match e con un Federer per lunghi tratti in versione Re Roger visto contro Djokovic. Questo però non è bastato perché Rafa sul suo terreno preferito resta il migliore anche se forse l’assist decisivo gliel’ha dato proprio il suo grande eterno rivale, battendo il serbo in semifinale perché, come si è visto, Nadal soffre Djokovic, il quale l’ha battuto oltre che agli Australian Open anche sulla terra di Madrid. 
L’erba di Wilbledon, prossimo torneo del grande slam, si presenta dunque interessantissima con Nadal voglioso di mantenere a distanza Djokovic e il serbo appunto che vorrà rifarsi. In tutto ciò però non si può sottovalutare Federer che lì sarà a casa, forte di 6 successi passati e vorrà cercare di raggiungere Sampras e Renshaw a quota 7, nessuno come loro a Londra.


Mywo

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