Prime anticipazioni per i Premi TV 2011, anche detti Oscar della TV, la cui cerimonia si terrà il 20 marzo in diretta su Rai Uno.
Grande riconoscimento per il nuovo telegiornale di Enrico Mentana, il TGLa7. Durante la cerimonia del gran galà infatti, il telegiornale targato Mentana verrà premiato come Miglior TG del 2011. Dopo il predominio del TG1, del TG2 o del TG5 e dopo gli ultimi anni dello Sky TG24, tocca alla piccola realtà La7 aggiudicarsi l'ambito premio, assegnato quasi all’unanimità da una giuria di oltre 100 testate giornalistiche.
Mentana ha commentato entusiasta: "Ricevere un premio fa sempre piacere ma un riconoscimento quasi all’unanimità, da una giuria composta da oltre 100 colleghi e da molti professionisti del mondo della televisione, dell’informazione, della cultura e dello spettacolo, ha un sapore particolare perché è condiviso da tutti gli addetti ai lavori e gratifica l’impegno mio e dell’intera struttura del TGLa7".
Questo riconoscimento arriva dopo 7 mesi di lavoro da parte della redazione e dopo grandi risultati Auditel che regolarmente assegna al telegiornale circa 2 milioni di spettatori a sera, il tutto aiutato dallo stato comatoso del TG1 di Minzolini.
Ma cosa distingue il TG di Mentana dagli altri? Cosa ha permesso di raggiungere risultati del tutto inaspettati per una realtà di gran lunga inferiore al duopolio che caratterizza la televisione italiana? La risposta è semplice: Mentana propone un telegiornale più dinamico, ospitando in studio i protagonisti delle vicende; un tg forse con meno notizie ma più approfondite, argomentate da un conduttore con grande verve (si nota la differenza con la collega Gaia Tortora) che non nasconde i suoi interventi e i suoi giudizi, che non promette quella neutralità che molti sostengono ma pochi applicano. Tutte le persone sono schierate o comunque hanno una loro idea che è impossibile nascondere, quindi perchè mentire agli spettatori sperando di avere di fronte sempre e solo degli idioti? Questo Enrico Mentana l'ha capito e si è guadagnato la stima sia del pubblico di sinistra che di quello di destra, proponendo un telegiornale innovativo per la tv italiana (ma non per quella del resto del mondo). Non siamo dunque di fronte a un miracolo ma semplicemente alla dimostrazione che il popolo non è tutto stupido e apprezza l'onestà di chi racconta le notizie con oggettività, senza però sottomettere la propria natura di giornalista, cioè di chi deve, per definizione, presentare il suo punto di vista sul mondo.
Che questo sia di esempio a molti programmi televisivi.
D9P
2 commenti:
gran bell'articolo per una gran bella notizia.
Grazie!
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