
“Alla
Juventus vincere non è importante. È l'unica cosa che conta”
Così si espresse Giampiero
Boniperti qualche anno fa, ribadendo il concetto anche a inizio stagione, durante l’inaugurazione dello Juventus Stadium.
Dopo due settimini posti, però i tifosi juventini vedevano in
quell’affermazione soltanto una cosa: tanta nostalgia…
Risulta difficile scrivere
qualcosa su questa cavalcata straordinaria, tanto si è già detto e scritto,
nonostante ciò voglio comunque condividere con voi le sensazione provate.
“Vince chi ha più fame”
Durante una delle conferenze
stampa pre mondiale 2006, Marcello Lippi si espresse così in merito a chi gli
chiedeva se l’Italia, che non partiva di certo favorita, avesse qualche chance
di vincere il titolo. Verissimo. Però
la fame non basta, il fatto di avere una storia alle spalle che pesa, il fatto
di giocare per una squadra abituata a primeggiare nemmeno. Penso che la fame,
la voglia, la grinta siano state determinanti per raggiungere il successo, ma
sicuramente sono solo una delle componenti.
“Per vincere ci vuole testa, cuore e gambe”

Il pagellone che ora vi proporrò
è il miglior modo che mi viene in mente per celebrare ogni singolo giocatore,
mettendone in luce pregi e difetti, aggiungendo qualche dato statistico e
assegnando loro un voto che ovviamente sarà più che opinabile.
# 1. Gianluigi Buffon
35 presenze. Chi lo dava per
bollito ha dovuto ricredersi col passare delle giornate. Gigi è tornato quello
dei mondiali, dopo due anni travagliati a causa dei problemi alla schiena, con
tanto lavoro si è ripreso con pieno merito il titolo di miglior portiere al
mondo. Fondamentale nel gioco di Conte per la sua fantastica capacità di utilizzare
al meglio i piedi per far ripartire l’azione. Molti avranno in mente solo
l’errore con il Lecce, io penso che quello sia stato solo un infortunio e se
avessimo perso lo scudetto a causa di quell’episodio il mio giudizio non
sarebbe cambiato di una virgola: uno dei segreti del nostro possesso palla sta
nello riuscire a far partire sempre e comunque l’azione palla a terra, un
errore a fronte di mille rischi è umano, il resto delle parate invece lo sono
molto meno. Voto: 9.5

# 3. Giorgio Chiellini
33 presenze; 2 gol, 1 assist.
Trascinatore, uomo ovunque, con la sua grinta nessuno in campo poteva
permettersi di mollare un centimetro. Molti lo volevano lontano dalla Juve
perché troppo falloso, irruento e sgraziato. Lui non ha dato peso a tutto ciò,
rinnovando il contratto e tornando ad essere “il chiello carro armato” di
sempre, dimostrando di essere uno juventino vero, oltreché uno dei migliori
difensori italiani. Senza dubbio è stato quello che ha beneficiato maggiormente
del cambio di allenatore: il suo modo di giocare era abbastanza inadatto alla
difesa a zona e al tipo di marcature richieste da Del Neri. Partito centrale ha
saputo adattarsi tornando a fare il terzino, per poi andare a formare quel trio
fenomenale con Barzagli e Bonucci, giocando di fatto nel suo vero ruolo. Voto:
9
#4. Martín Cáceres
6 presenze; 1 gol. A questi
numeri non si possono non aggiungere quelli della Coppa Italia, con quella
doppietta strepitosa nel suo (secondo) esordio in maglia bianconera. Arrivato a
Gennaio, si è inserito negli schemi di Conte alla perfezione da subito,
dimostrandosi un giocatore maturo e molto duttile. Il suo acquisto era ben
voluto da tutti, dirigenza, allenatore e tifosi, Martin ha subito fatto capire
il motivo di tanta benevolenza nei suoi confronti. El Pelado è cresciuto molto
rispetto alla sua prima esperienza in bianconero, ora è un giocatore su cui il
mister potrà contare a tutti gli effetti, un titolare aggiunto. Voto: 7.5
#7 Simone Pepe

#8 Claudio Marchisio
35 presenze, 9 gol, 4 assist. Numeri
straordinari, che potrebbero già dire tutto sulla stagione del ex “principino”
(ora principe), eppure non bastano. Conte ad inizio stagione era stato
chiarissimo, dicendo che Claudio era un giocatore fondamentale per la juve del
presente e per il futuro. Marchisio è sicuramente stato uno dei migliori, i
suoi sono numeri da attaccante, da seconda punta, invece il suo mestiere è la
mezz’ala, la più forte e completa che ci sia in Italia. Nella sua stagione c’è
tanta sostanza, lui è Vidal sono uno dei segreti di questa juve, con la loro
intelligenza tattica, con polmoni infiniti, sempre a pressare altissimi, anche
più in là degli attaccanti, e poi via a chiudere in difesa. Claudio più del
cileno, capace di inserimenti fulminei, smarcamenti da bomber di razza,
dribbling, lucidità sotto porta e negli assist, tutto. Dal mio punto di vista
(non me ne voglia il chiello) Marchisio rappresenta perfettamente
l’incarnazione della juventinità, a prescindere dalle caratteristiche tecniche
e tattiche. Voto: 9.5

#10 Alessandro Del Piero

#11 Paolo De Ceglie
21 presenze, 1 gol, 2 assist. L’avete vista la foto della sua macchina? Juventino vero anche lui, così come Marchisio proveniente dalle trafile, tutte, compreso l’anno in serie B. Paolino si è meritato la riconferma sul campo, migliorando tantissimo, favorito dal modulo a 5 di centrocampo che gli ha permesso di giocare nel suo vero ruolo. Si merita questa maglia, si merita questa vittoria. Voto 7.5
21 presenze, 1 gol, 2 assist. L’avete vista la foto della sua macchina? Juventino vero anche lui, così come Marchisio proveniente dalle trafile, tutte, compreso l’anno in serie B. Paolino si è meritato la riconferma sul campo, migliorando tantissimo, favorito dal modulo a 5 di centrocampo che gli ha permesso di giocare nel suo vero ruolo. Si merita questa maglia, si merita questa vittoria. Voto 7.5
#14 Mirko Vucinic
32 presenze, 9 gol, 8 assist.
Genio e sregolatezza, definizione banale quanto inappropriata a mio avviso.
Mirko quest’anno è stato molto più fondamentale di quanto i giornalai e finti
esperti abbiano compreso. Conte l’ha sempre dimostrato, con le presenze nella
formazione titolare e anche in conferenza stampa. Vucinic è l’unico giocatore
in rosa in grado di garantire un cambio di passo, creare superiorità numerica e
allo stesso tempo una corsa continua dall’inizio alla fine. Lui stesso in
un’intervista si è meravigliato di come quest’anno abbia capito e imparato a
correre, a coprire (fondamentali certi suoi ripiegamenti). Mancava qualche gol?
Si, perché li ha tenuti tutti in serbo per il finale di stagione, decisivo,
anche con i suoi assist (8, tantissimi), ha fatto ricredere gli scettici. Per
tutti gli altri lui è semplicemente “genio e sregolatezza”. Voto 9
#15 Andrea Barzagli
34 presenze, 1 assist. Il direttore sportivo del Wolfsburg si starà mangiando le mani (seh le mani..) per avercelo venduto alla bellezza di cinquecento mila euro. Un muro. Basterebbe questo, è l’unico dei titolarissimi a non aver segnato, ma ne ha salvati talmente tanti che quello è un dettaglio più che superfluo. Nel 2006 al mondiale aveva giocato solo una partita, peraltro molto bene, quest’anno Conte non l’ha mai fatto riposare, trovando un calciatore maturo, migliorato, senza dubbio per rendimento il miglior difensore della serie A. Voto: 9.5
34 presenze, 1 assist. Il direttore sportivo del Wolfsburg si starà mangiando le mani (seh le mani..) per avercelo venduto alla bellezza di cinquecento mila euro. Un muro. Basterebbe questo, è l’unico dei titolarissimi a non aver segnato, ma ne ha salvati talmente tanti che quello è un dettaglio più che superfluo. Nel 2006 al mondiale aveva giocato solo una partita, peraltro molto bene, quest’anno Conte non l’ha mai fatto riposare, trovando un calciatore maturo, migliorato, senza dubbio per rendimento il miglior difensore della serie A. Voto: 9.5
#17 Eljero Elia

#18 Fabio Quagliarella
22 presenze, 4 gol. Dopo 6 mesi
fermo a causa di un grave infortunio al ginocchio non era facile tornare ai
livelli ottimi del suo esordio (9 gol nelle prime 20 partite di campionato
2010). Conte a inizio anno, quando Fabio ancora non riusciva a dare il meglio,
aveva detto che lo considerava un titolare, perfetto per la sua idea di gioco,
e che dal momento in cui sarebbe tornato al 100% fisicamente l’avrebbe fatto
giocare. Detto fatto, Quagliarella si è allenato con grande determinazione,
ritrovando la forma migliore, le sensazioni che solo il campo sa darti, e
infine i gol. La seconda parte di stagione dal mio punto di vista gli varrà una
meritata riconferma. Voto: 8
#19 Leonardo Bonucci

#20 Simone Padoin
5 presenze, 1 gol. Fortemente voluto dal mister nel mercato di Gennaio, si è dimostrato un centrocampista duttile, intelligente e soprattutto umile. Dubito che verrà venduto in estate, lui sa benissimo che non potrà partire da titolare e che con tutta probabilità arriverà anche un altro semititolare nel suo ruolo, ma a differenza di altri (Pazienza) preferisce giocarsi le sue carte in una grande squadra, con la possibilità di crescere e vincere qualche trofeo. Voto: 7
5 presenze, 1 gol. Fortemente voluto dal mister nel mercato di Gennaio, si è dimostrato un centrocampista duttile, intelligente e soprattutto umile. Dubito che verrà venduto in estate, lui sa benissimo che non potrà partire da titolare e che con tutta probabilità arriverà anche un altro semititolare nel suo ruolo, ma a differenza di altri (Pazienza) preferisce giocarsi le sue carte in una grande squadra, con la possibilità di crescere e vincere qualche trofeo. Voto: 7
#21 Andrea Pirlo

#22 Arturo Vidal
33 presenze, 7 gol, 3 assist. Top
player di valore mondiale. Chapeau a Marotta che l’ha pagato 10,5 ml. Celia
Punk, come si fa chiamare, si è adattato alla perfezione al campionato italiano,
risultando uno dei giocatori fondamentali per la conquista di questo scudetto.
Arturo ha una capacità innata nello sradicare i palloni senza che l’avversario
se ne renda conto, anche da dietro è in grado di rubarti palla senza commettere
fallo; è un giocatore con qualità aerobiche fuori dalla norma, corre, pressa
più alto degli attaccanti, ripiega fin dentro l’area di rigore e poi è pronto
al contropiede; ha un tiro potente preciso, la giusta grinta e determinazione
che gli permettono di non mollare mai, nemmeno dopo aver tirato, lui continua a
correre, sai mai che il portiere non la blocchi; ha una tecnica che per un
giocatore con le sue caratteristiche mai ti aspetteresti, grande visione di
gioco, calma e tranquillità nel saper fare la cosa giusta anche al lite
dell’area, seriamente uno dei giocatori più completi che abbia mai visto. Voto:
9.5

# 23 Marco Borriello
13 presenze, 2 gol. Arrivato con
la nomea del tronista, sopravvalutato, mezzo giocatore, Marco ha lavorato sodo,
perché era l’unico modo per convincere Conte. A Roma aveva una condizione
scarsa, impegnandosi è tornato atleticamente in forma, e così il mister, che ne
apprezza molto il modo di giocare, ha iniziato ad utilizzarlo, continuando a
farlo nonostante le prime presenze non siano state del tutto degne di nota. Il
gol al Cesena, da 3 punti, decisivo per il titolo, avrà probabilmente un peso
specifico nelle valutazioni della dirigenza. Non so se Marco rimarrà o meno, ma
lo ringrazio comunque per l’impegno e l’abnegazione con la quale è stato in
grado di far ricredere i tifosi. Voto: 7.5
#24 Emanuele Giaccherini
22 presenze, 1 gol, 1 assist. Nello scetticismo generale tutti si chiedevano l’utilità che potesse avere questo giocatore. Ve lo ricordare il “Giaccherini” urlato da conte in panchina con il gesto alla Toni? L’ha voluto, l’ha fatto giocare e ora tutti hanno capito il perché. Giak è un calciatore intelligentissimo tatticamente, che ha saputo inserirsi al meglio negli schemi, adattandosi anche a ricoprire un ruolo nuovo, la mezz’ala, con risultati più che soddisfacenti. Sicuramente una delle sorprese più liete, fondamentale nelle partite chiuse, con i suoi dribbling e i suoi inserimenti costanti. Complimenti davvero. Voto: 8.5
22 presenze, 1 gol, 1 assist. Nello scetticismo generale tutti si chiedevano l’utilità che potesse avere questo giocatore. Ve lo ricordare il “Giaccherini” urlato da conte in panchina con il gesto alla Toni? L’ha voluto, l’ha fatto giocare e ora tutti hanno capito il perché. Giak è un calciatore intelligentissimo tatticamente, che ha saputo inserirsi al meglio negli schemi, adattandosi anche a ricoprire un ruolo nuovo, la mezz’ala, con risultati più che soddisfacenti. Sicuramente una delle sorprese più liete, fondamentale nelle partite chiuse, con i suoi dribbling e i suoi inserimenti costanti. Complimenti davvero. Voto: 8.5
# 26 Stephan Lichtsteiner

#27 Milos Krasic
7 presenze, 1 gol. Tutti si
aspettano la stagione dell’esplosione definitiva, quella che l’avrebbe
consacrato come campione. Purtroppo non è stato così e in tutto ciò non vedo
demeriti da parte di Conte. Nonostante Milos non capisse gli schemi, nonostante
mal si adattasse a giocare nello stretto, il mister gli ha inizialmente dato
fiducia, ma vedendo che non c’erano
miglioramenti effettivi, essa è cessata. Dispiace perché lo scorso anno è stato
uno dei pochi a farci gioire, però i suoi limiti tattici oltre che tecnici sono
troppo evidenti, farà sicuramente benissimo altrove. Voto: 5

#28 Marcelo Estigarribia
13 presenze, 1 gol, 1 assist.
Arrivato in prestito quasi a sorpresa, dopo una gran Coppa America, El Chelo si
è dimostrato un giocatore affidabile, utile e il suo apporto è stato importante
in gare come contro Napoli e Roma. Nella seconda parte della stagione però
Conte l’ha sempre meno utilizzato, preferendogli De Ceglie. Probabilmente non
verrà riscattato, ma sicuramente avrà la possibilità di rimanere in europa nel
calcio che conta. Voto: 7
#30 Marco Storari
2 presenze, più quelle in Coppa
Italia. Nessuno in Italia può permettersi una coppia di portieri di questo
tipo, il merito maggiore di Storari è stato quello di accontentarsi, preferendo
giocarsi al meglio le occasioni ricevute, con la possibilità di vincere
qualcosa, piuttosto che andare a fare il titolare altrove (Pazienza). Sempre
sicuro, una garanzia. Voto 7

#32 Alessandro Matri
31 presenze, 10 gol, 4 assist. Per
tutto il girone d’andata tra gli attaccanti segnava praticamente solo lui. Poi
con l’arrivo di Borriello e il ritorno di Quagliarella ha perso il posto da
titolare e quella sicurezza sotto porta che dallo scorso anno mai si era
interrotto. Il finale di stagione l’ha visto in campo di rado, la sensazione è
che davanti ad un offerta concreta non sarà considerato incedibile. Rimane pur
sempre il miglior marcatore stagionale e la sua media gol con la maglia
bianconera è quella di un bomber vero. Voto: 8
#34 Luca Marrone
2 presenze, 1 assist. Ha giocato di più in Coppa Italia, facendo vedere a tutti il motivo per cui Conte l’ha fortemente voluto in rosa, dopo che lo scorso anno è stato il titolare del suo centrocampo a 4 col Siena. Luca ha grandissime doti tattiche e tecniche, di fronte però aveva un trio di centrocampisti che giocherebbero titolari ovunque. Il prossimo anno probabilmente andrà a giocare, lo vogliono in tantissimi, si dovrà convincere Conte a cederlo, ovviamente solo in prestito perché il futuro di questo ragazzo sembra già scritto. Voto: 7
2 presenze, 1 assist. Ha giocato di più in Coppa Italia, facendo vedere a tutti il motivo per cui Conte l’ha fortemente voluto in rosa, dopo che lo scorso anno è stato il titolare del suo centrocampo a 4 col Siena. Luca ha grandissime doti tattiche e tecniche, di fronte però aveva un trio di centrocampisti che giocherebbero titolari ovunque. Il prossimo anno probabilmente andrà a giocare, lo vogliono in tantissimi, si dovrà convincere Conte a cederlo, ovviamente solo in prestito perché il futuro di questo ragazzo sembra già scritto. Voto: 7
Che dire ancora? Si, la Juve ha
vinto lo scudetto da imbattuta e questa è una cosa di cui bisogna andar
veramente fieri, sia perché non era MAI capitato nel campionato italiano, sia perché
dimostra quanto i ragazzi siano riusciti a rimanere concentrati, attenti,
aggressivi, sul pezzo, in ogni singola partita disputata e si sa quanto la
Serie A sia un campionato tutt’altro che scontato.
Grazie ragazzi.
Mywo
3 commenti:
bisogna aggiornare Barzagli, 1 gol per lui ;)
lol...lo sapevo che dovevo aspettare!
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