lunedì 16 aprile 2012

Report: Torino Comics 2012


Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 aprile si è svolta la diciottesima edizione di Torino Comics, la fiera torinese del fumetto che da alcuni anni si svolge presso Lingotto Fiere, in via Nizza, e questa volta nel suo padiglione 3. L'evento, dedicato a giochi e videogiochi e al cosplay oltre che ai fumetti, ha seguito la stessa formula delle edizioni precedenti, mostrando quindi i soliti (pochi) punti forti e le consuete (parecchie) magagne.


Il primo elemento discutibile che si incontra è il prezzo del biglietto: 10 euro di intero ci possono anche stare, ma lo sconto di soli due euro per i cosplayers, per  i bambini e per gli accompagnatori dei disabili, oltre che per i possessori di alcune tessere, è un po' squallido; chi si traveste (bene) per l'occasione e porta colore alla manifestazione, in particolare, dovrebbe avere diritto a un biglietto ridotto più economico (se non all'accredito, come per i giornalisti), in modo da incentivare l'impegno creativo dei partecipanti e il fascino complessivo della kermesse.
Lo spazio interno del padiglione, arredato con gli stand commerciali, le esposizioni di tavole, quadri e veicoli speciali, l'area relax/giochi da tavolo con tavoli e panche, e quant'altro, non risulta ben gestito. Alcuni corridoi tra gli stand sono stretti e perennemente affollati, spesso con una ressa tale da impedire una tranquilla esplorazione di quanto c'è in mostra, mentre altre zone sono inutilmente ampie, come lo spazio in tra l'area dei tavoli e il chiosco Autogrill, e non di rado vuote. La Sala Azzurra dove si sono tenute le sfilate di cosplay, poi, è chiaramente troppo poco capiente: molte persone rimangono in piedi al fondo della sala pur di assistere allo sfoggio dei costumi dei partecipanti, con alcuni addetti che piombano periodicamente a imporre lo sgombro dello spazio centrale. In generale la fiera non sembra studiata per un grande afflusso di pubblico, errore piuttosto stupido per una manifestazione che ogni anno attira migliaia di appassionati.


L'ospite d'onore di quest'anno era Terry Moore, fumettista statunitense autore della serie Strangers in Paradise e di diversi albi Marvel e DC, fulcro dell'incontro di sabato mattina in Sala Azzurra e disegnatore in diretta, a pagamento, di tavole per i suoi fan; tra i disegnatori e sceneggiatori italiani presenti, Patrizio Evangelisti, Gabriele Dell'Otto, Massimiliano Frezzato e Fabio Ruotolo, Bepi Vigna, Andrea Serio, Paolo Barbieri; Davide G. G. Caci e Giorgio Salati hanno presentato e autografato il loro primo numero della nuova serie Law - Il lato oscuro della legge di Star Comics. Senza nulla togliere agli ospiti di quest'anno, era lecito aspettarsi qualcosa (qualcuno) in più, visto che l'anno scorso era arrivato nientemeno che Don Rosa, colonna storica del fumetto Disney. Sul fronte editoriale, pesano le assenze espositive della suddetta Disney e soprattutto della Panini Comics; lo stand di Sergio Bonelli Editore non era particolarmente grande né ricco di novità, mentre quello di GP Publishing, in piena espansione negli ambiti del fumetto italiano e del manga, si difendeva bene, come pure quello di Star Comics.


I rappresentanti dei vari rivenditori e fumetterie hanno messo in vendita albi, volumi e tankobon vecchi e nuovi, talvolta con sconti degni di nota, e non mancavano action figure, pupazzi, cuscini, spade, mousepad, giocattoli, cappelli, poster e portachiavi dei personaggi e dei brand più famosi. Presenti anche bancarelle di videogiochi vecchi e nuovi; apprezzabile la presenza dei banchi delle caramelle e di un chiosco di ramen, mentre la vera novità era uno stand che vendeva magliette, spille e braccialetti con i meme di internet: Trollface, Me Gusta, Lol e compagnia bella, segno definitivo (specie vista la gran quantità di clienti) che ormai le "faccine di internet" non sono più un umorismo di nicchia per pochi appassionati, ma un fenomeno popolare. Imperdibile per i nerd nostalgici era lo spazio che Flipper & Zolfo, attività di vendita e riparazione di flipper, juke-box e slot machine, ha riempito con piattaforme videoludiche storiche, dal Master System ai cabinati a moneta, consentendo ai visitatori di giocare gratuitamente a Super Mario Land, Metal Slug e altre vecchie glorie. I gruppi tematici organizzati erano gli stessi di sempre, ovvero quelli di Resident Evil, Star Wars, Star Trek e Sentieri Tolkeniani; i primi hanno dato vita alla consueta processione di zombie in gabbia e guardie armate, mentre i secondi hanno proiettato dei film fanmade sulla saga delle guerre stellari.
La vera attrattiva di Torino Comics è, senza dubbio, l'enorme quantità di cosplayer che vi prendono parte, anche con costumi molto ben elaborati e fantasiosi; i fumetti più gettonati erano, come prevedibile, Naruto e One Piece. Ne riporto alcuni, fotografati alla meno peggio: da One Piece, Nightmare Luffy, Perona e Brook, Luffy, Zoro e Jewerly Bonney (più uno Stewie Griffin in vena di photobombing), Portgas D. Ace genderswapped, Usopp e Chopper post-timeskip; da Naruto, Tsunade, Hinata, Sakura e Sasuke, Naruto genderswapped, Kakashi, Itachi e due Anbu, Jiraya genderswapped; poi Elsa e Gray di Fairy Tail,  Bayonetta dell'omonimo videogioco, Termite Bianca dell'omonimo fumetto italiano, due combattenti di Mortal Kombat, Solid Snake "mimetizzato" di Metal Gear Solid, un Moogle della saga Final Fantasy, Albus Silente di quella di Harry Potter, Daenerys Targaryen del telefilm Game of Thrones, e per finire il sottoscritto nei panni di Eduard Khil che canta Trololo con un uomo-cavallo e una trollface.


Lor

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