tag:blogger.com,1999:blog-15536589695763676782024-02-19T13:56:30.002+01:00Vasi ComunicantiLibertà di affissione...I(ro)Nichttp://www.blogger.com/profile/05756733134038905787noreply@blogger.comBlogger370125tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-6931072670468707022012-06-10T14:09:00.000+02:002012-10-27T23:42:29.043+02:00E3 2012: la ricchissima line-up della conferenza Nintendo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ultima “big conference” di quest’anno, dopo quelle di <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-la-conferenza-microsoft-novita.html">Microsoft</a>, <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-i-giochi-presentati-nella.html">Electronic Arts</a>, <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-le-sorprese-e-le-delusioni.html">Ubisoft</a> e <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-i-grossi-calibri-della.html">Sony</a>, ma di certo non la meno chiacchierata. Anzi. Un’ora e mezza buona prima dell’inizio incomincia a circolare la voce che verrà presentato un <i>Mass Effect</i> per Wii U, quindi a un’ora spunta un video (che però viene appurato come fake) di <i>Majora’s Mask</i> sempre per la suddetta console; a 5 minuti dall’inizio non stupisce vedere una certa fibrillazione tra il pubblico presente nella sala. </span></div>
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<a href="http://cdn.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/IMG_20120605_093310.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://cdn.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/IMG_20120605_093310.jpg" width="400" /></a></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-E3-2012-Conferenza-Nintendo-Shigeru-Miyamoto-Pikmin.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="257" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-E3-2012-Conferenza-Nintendo-Shigeru-Miyamoto-Pikmin.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La conferenza Nintendo esordisce con un video di Shigeru Miyamoto nel suo ufficio invaso da PikMin, e un attimo dopo è lo stesso Shigeru a salire sul palco a scherzare e introdurre ai fan la filosofia che sta alla base della Wii U: infrangere il rapporto tra la console e lo schermo TV inserendo un nuovo schermo (per di più interattivo) e quindi creando nuove possibilità tra il fruitore e gli schermi a sua disposizione. <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=eI87_YzSlIM">PikMin 3</a></i> è l’esempio introduttivo: ci viene mostrato infatti come lo schermo sul controller ci permetterà di tenere sott’occhio sempre la mappa e avere un vantaggio strategico notevole nel disporre i nostri PikMin. Tra l’altro ci sarà una nuova opzione che permetterà ai giocatori di tenere sott’occhio lo stato di ognuno di loro, si saranno diversi capitani e ci sarà anche una nuova tipologia di PikMin: i Rock PikMin all’aspetto sembrano dei piccoli sassolini. Miyamoto ci saluta estraendo quello che sembrava essere un comune fazzoletto verde dal taschino della giacca e che invece si rivela essere proprio uno delle creature colorate. </span></div>
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<a href="http://images.gqitalia.it/Storage/Assets/Crops/13144/7/11886/nintendo-wii-u_620x410.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="http://images.gqitalia.it/Storage/Assets/Crops/13144/7/11886/nintendo-wii-u_620x410.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Reggie Fils-Aime sale sul palco e ci illustra nel dettaglio la <a href="http://www.youtube.com/watch?v=UOAw1mn2gi4">Wii U</a>: sebbene potrà supportare solo due pad di nuova generazione, essi saranno forniti di pressoché qualunque cosa, oltre al monitor troveremo infatti due grilletti sul retro (rinnovato rispetto al concept per migliorarne l’ergonomia), giroscopio, accelerometro, vibrazione, un microfono e una videocamera, infrarosso, regolazione volume, un riconoscitore di codici specifico per alcuni giochi e un tasto home simile a quelli già visti su Xbox e PS3. Tale tasto infatti servirà a portare l’utente nel Miiverse, una vera e propria piazza in cui vedremo tutti gli altri giocatori connessi in quel momento, le tendenze dei giochi e i commenti degli utenti; una svolta social e un ritorno all’online, dunque, caratterizzati da svariate applicazioni e canali (Youtube su tutti) che rispecchiano le tendenze ormai consolidate dalle altre due major delle console, in ambito di internet e condivisione. Anche nel caso della Wii U ci sarà la possibilità di interfacciarsi al portale tramite smartphone. </span></div>
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<a href="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/05/New20Super20Mario20Bros.20U20-20Gameplay20Walkthrough20E320201220Demo.hi.mp4_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/05/New20Super20Mario20Bros.20U20-20Gameplay20Walkthrough20E320201220Demo.hi.mp4_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" width="200" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si torna ai videogame con il nuovo capitolo di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=K4pJnV5OxPI">Super Mario: New Super Mario Bros. U</a></i>; oltre a poter giocare fino a 4 giocatori, il gioco supporterà anche controller di diverso tipo (quindi non necessariamente quelli nuovi), il monitor dei nuovi controller fornirà la mappa del livello, ci sarà la possibilità di posizionare elementi su di essa, oltre che una “mini piazza Mii” specifica per questo titolo in cui vedremo quanti utenti stanno giocando e come stanno procedendo; l’impostazione del gameplay però è sostanzialmente la stessa, ovvero di un platform 2D con grafica 3D. </span></div>
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<a href="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/06/batman_arkham_city_armored_edition__e3_screenshot_2_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/06/batman_arkham_city_armored_edition__e3_screenshot_2_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Altro titolone, questa volta non made in Nintendo, ce lo presenta una delle protagoniste stesse del gioco: Harley Queen, che per l’appunto ci introduce a <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=TRr6JG15RK4">Batman: Arkham City - Armored Edition</a></i>, una versione diversa ed esclusiva per la Wii U di <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/recensione-di-batman-arkham-city.html">Batman: Arkham City</a></i>, che si differenzia principalmente per il controllo dei gadget e delle armi (oltre che di tutti i menù ed opzioni) tramite il monitor touch screen e direttamente in game, un po’ come avere davvero il batcomputer sempre a portata di mano; gli stessi movimenti di Batman e l’uso dei suoi gadget saranno influenzabili tramite i motion sensor inclinando o muovendo il controller. Di sicuro un’esperienza di gioco più completa ed accattivante di un titolo già entrato negli annali. </span></div>
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<a href="http://images.g4tv.com/rimg_606x0/ImageDb3/300739_l/e3-2012-scribblenauts-unlimited-screenshots.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://images.g4tv.com/rimg_606x0/ImageDb3/300739_l/e3-2012-scribblenauts-unlimited-screenshots.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si passa quindi a un altro gioco della Warner Bros, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=LrL9L7mWoeM">Scribblenauts Unlimited</a></i>, nel quale si potranno disegnare qualsiasi personaggio, oggetto, mezzo di trasporto, animale e mostro si desideri e utilizzarli per esplorare il mondo di gioco, oltre che ovviamente condividerli, modificarli a proprio piacimento e giocarci online. Parte quindi una <a href="http://www.youtube.com/watch?v=JRV4Xa-58rk">carrellata di titoli</a> che saranno disponibili per Wii U e c’è davvero da lasciarci la mascella: <i>Tekken Tag Tournament 2</i>, <i>Trine 2</i>, <i>Ninja Gaiden 3: Razor's Edge</i>, <i>Aliens Colonial Marines</i>, <i>Mass Effect 3</i> (il rumor quindi era fondato!) e <i>Darksiders 2</i>. Insomma, la Wii U si aggiorna anche ai giochi più seriosi. </span></div>
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<a href="http://totalrevue.com/wp-content/uploads/2012/06/Wii-Fit-U-600x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="http://totalrevue.com/wp-content/uploads/2012/06/Wii-Fit-U-600x300.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si torna a parlare di hardware e in particolare di <a href="http://www.youtube.com/watch?v=atec-xY-qMM">Wii Fit U</a>: pare che le 43 milioni di Wii Fit e Wii Fit Plus abbiano convinto la Nintendo a portare la famosa balance board anche nella nuova console (chissà perché??), e accoppiandola al nuovo controller non sarà neppure più necessario lo schermo tv; inoltre con il FitMeter si potrà tenere il conto delle calorie spese. Si dà anche un senso al microfono con <i>SiNG</i>, una sorta di “simulatore di concerti live” in quanto i testi compariranno sul monitor del controller e si potrà cantare direttamente davanti ai propri amici (mi rendo conto che si tratta di una definizione da prendere con le pinze). </span></div>
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<a href="http://farm8.staticflickr.com/7080/7163686615_3a46dc2d69.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="178" src="http://farm8.staticflickr.com/7080/7163686615_3a46dc2d69.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lasciamo la nuova Wii U per presentare nuovi titoli per il Nintendo 3DS, a cominciare da quelli della famiglia di idraulici italiani più famosa al mondo: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=eO8xe2AUY4c">New Super Mario Bros. 2</a></i>, e c’è poco da aggiungere oltre che ci sarà una vera “corsa all’oro”, tanto che quando Mario diventerà dorato sarà invincibile. In <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=ffrulEpNyM4">Paper Mario Sticker Star</a></i>, graditissimo ritorno che promette molta più profondità rispetto al capitolo precedente, ci saranno adesivi da raccogliere e da riutilizzare come abilità e si potranno modificare e trasformare gli scenari di gioco; e infine verrà riproposto <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=j6bo8bsdQ-Y">Luigi's Mansion</a></i>, con nuovi nemici, abilità, ambientazioni... quasi un gioco nuovo. Vengono anche annunciati <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=gUFOq0bxU8Y">Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=eb0QQsEZIpM">Epic Mickey: Power of Illusion</a></i>, un’edizione di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=lzqboFWo1Gs">Scribblenauts Unlimited</a></i> anche per il 3DS e <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=NKTKmeIaSXU">Kingdom Hearts 3D Dream Drop Distance</a></i>. </span></div>
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<a href="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/06/wiiu_legocityu_1_scrn01_e3_copia_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/06/wiiu_legocityu_1_scrn01_e3_copia_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si torna alla Wii U con <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=PI9DaepJ_fk">Lego City: Undercover</a></i>, un action game ambientato in un mondo di mattoncini completamente <i>free roaming</i>, nel quale vestiremo i panni di un poliziotto con tutti i compiti che ne derivano, dal salvare persone all’arrestare criminali, investigare e inseguire; saranno disponibili moltissimi mezzi di trasporto sia di terra che d’aria, e il mondo esplorabile sembra davvero vasto e vario, il tutto bagnato nel classico humour che contraddistingue i titoli Lego; bestemmierò se dico che assomiglia a un Lego GTA in cui si sta dalla parte dei “buoni”? Sarà presente anche una versione per 3DS, praticamente un successo annunciato. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sale sul palco Yves Guillemot, capo di Ubisoft, che oltre ai complimenti di rito inizia a illustrare i titoli della sua azienda, che ancora una volta si annuncia privilegiata nei rapporti con Nintendo. Si comincia con <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=cGPCVxSJ0aY">Just Dance 4</a></i> e ne viene mostrata la modalità “burattinaio”, nella quale, grazie al nuovo controller, si impersonerà il “quinto giocatore”, una sorta di regista che oltre a cambiare d’abito i giocatori sullo schermo potrà mettere in pausa e modificare a proprio piacimento le coreografie. </span></div>
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<br /></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quindi si passa all’atteso <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=lpCMEsB7e3Q">Zombie U</a></i>: dalla conferenza Ubisoft si è rumoreggiato parecchio intorno a questo titolo e si sperava in una spiegazione più approfondita del gameplay, ma tranquilli, il filmato che parte è di puro gameplay e ci illustra come potremo gestire l’inventario, scannerizzare l’area, hackerare computer e porte, mirare con fucili di precisione spingere e picconare (o badilare se preferite) gli zombie che vi attaccheranno. Le possibilità sembrano molte e la grafica all’altezza di altri titoli più blasonati: decisamente più intrigante di <i>Resident Evil 6</i> e anche più simpatico, visto che con la telecamera del controller sarà possibile scattarsi una foto e vedersi trasformati in zombie. Parte un’altra carrellata di giochi, stavolta della Ubisoft, che saranno presenti nel catalogo Wii U: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=DPhracOVP9o">Assassin's Creed III</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=K3EPVwu-qQw">The Avengers: Battle for Earth</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=vi1snHeoQf8">Rayman Legends</a></i> e <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=qCOYrXheGOM">Your Shape Fitness Evolved</a></i>, una sorta di Wii Fit U ma made in Ubisoft e con moltissime features social. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://cdn2.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/nintendo_land_e3-2012.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="281" src="http://cdn2.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/nintendo_land_e3-2012.jpeg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Infine ci viene presentata un’altra novità ed è Nintendo al 100%: si tratta infatti di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=AtICb-F56So">Nintendo Land</a></i>, un contenitore di vari minigiochi ambientato in un fantomatico parco divertimenti con 12 attrazioni basate tutte su titoli storici della casa nipponica; il parco sarà esplorabile tramite il proprio Mii e quindi in stretta relazione con il Miiverse (multiplayer online?), a seconda poi dei luoghi che visiteremo il nostro Mii cambierà d’abito e sarà giocabile con un controller di nuova generazione e fino a 4 WiiMote classici. Ci vengono presentati <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=SM7DI9tVeL0">The Legend of Zelda: Battle Quest</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ka-CK4ldiDc">Animal Crossing: Sweet Day</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=pW7aQ7EnYow">Donkey Kong's Crash Course</a></i>, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=mVAUGLhns64">Takamaru's Ninja Castle</a></i> (in cui lanceremo shuriken ad avversari come in un tiro a segno) e <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=v300eNjnxuo">Luigi's Haunted Mansion</a></i>, che viene preso a esempio specifico. Si tratta di una sorta di <i>PacMan</i> in cui i giocatori devono scappare dai fantasmi che infestano la casa e nel frattempo raccogliere punti, inoltre potrenno contrastare i fantasmi con le torce, che però esauriranno le pile e costringeranno i giocatori a cercarne di altre nella mappa, il tutto però con il giocatore con il controller di nuova generazione che, godendo di una visuale diversa dagli altri (dall’alto della mappa) tramite il monitor del pad, e controllando i vari fantasmi potrà vincere se farà spaventare tutti gli altri. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Finisce così la conferenza e subito a nastro partono una serie (quasi interminabile a dire il vero) di <a href="http://www.youtube.com/watch?v=61RykabrnOo">video-approfondimenti</a>, presentati da Satoru Iwata, dei vari titoli illustrati poco prima. Con questa terminano anche le “big conferences” per quest’anno, Nintendo in particolare ha annunciato che durante il resto dei giorni di apertura dell’E3 verranno fatte delle miniconferenze ad hoc per i vari titoli e nei quali verranno illustrate altre novità. Novità e soprese che appaiono in generale calo, specie se si considera l’alto tasso di ridondanza di alcune parole come “social” , “community” e “DLC in esclusiva”, e pure una generale tendenza a copiare le novità altrui per non rimanere deficitari in nessun campo. Speriamo che almeno le promesse fatte, specie da alcuni trailer, non vengano infrante.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Drow</span></div>
Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-89963536499777224222012-06-09T18:44:00.000+02:002012-06-09T20:11:14.487+02:00E3 2012: i grossi calibri della conferenza Sony<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quarta conferenza dell’E3 2012, scende in campo Sony: <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-la-conferenza-microsoft-novita.html">Microsoft</a> ha piazzato un bel carico sul piatto e adesso la casa della PlayStation è attesa al banco con altrettante speranze. </span><br /></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
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<a href="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/gallery/E3-2012-Sony-Conference/E3-2012-Sony-Press-Conference-001.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="264" src="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/gallery/E3-2012-Sony-Conference/E3-2012-Sony-Press-Conference-001.JPG" width="400" /></a></div>
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
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Lo schema della conferenza pare che rimanga un classico da alcuni anni: le danze si aprono infatti con un “trailer dei trailers” accompagnati da musiche d’effetto per creare un mash-up di ciò che vedremo durante la presentazione. Personalmente non la trovo una genialata, in quanto fa mancare un po’ la sorpresa per ciò a cui stiamo per assistere. </div>
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<a href="http://media.officialplaystationmagazine.co.uk/files/2012/06/Beyond-PS3-610x400.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="261" src="http://media.officialplaystationmagazine.co.uk/files/2012/06/Beyond-PS3-610x400.jpg" width="400" /></a></div>
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Jack Tretton, il super-mega-direttore di Sony America, sale sul palco e inizia una retorica su videogiochi, Sony e risultati che termina con una scritta sui megaschermi: «<i>Never stop playing</i>»; vedremo cosa intende. Nel frattempo, sul palco Jack si dà il cambio con David Cage che presenta il suo nuovo titolo, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=mOWN7d0125o">Beyond: Two Souls</a></i>, ed effettivamente vengo smentito in pieno, in quanto a tutti gli effetti questo è un titolo nuovo e inaspettato. Il video parte e una Ellen Page (<i>Juno</i>, <i>Inception</i>) in versione digitalizzata ci accoglie in un video in CGI, e bisogna ammettere che han fatto davvero un ottimo lavoro per qualità di espressioni e recitazione. Pare che il gioco sarà basato su una sorta di ragazzina da <i>Sesto senso</i>, dalle fattezze della Page,<i> </i>che oltre a parlare agli spiriti si faccia anche aiutare da loro; per contro la giovane si ritrova un battaglione di SWAT alle calcagna, ma se ne sbarazza senza troppi problemi. Si vede che i suoi sviluppatori sono gli stessi di <i>Heavy Rain</i>; d'altro canto, la contrapposizione di forze armate speciali e ragazzine con poteri sovrannaturali non può che ricordare la serie <i>F.E.A.R.</i>. Sembrerebbe un titolo davvero interessante, perlomeno dal punto di vista della trama e della qualità, speriamo che anche il gameplay sia all’altezza. Stando a quanto detto, <i>Beyond: Two Souls</i> sarà un’esculsiva PlayStation, ottimo punto segnato dalla Sony. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://thegamefanatics.com/wp-content/uploads/2012/06/psallstars1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="223" src="http://thegamefanatics.com/wp-content/uploads/2012/06/psallstars1.jpg" width="400" /></a></div>
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Si passa quindi a un ben più scanzonato <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=FwRA9jcUWk4">PlayStation All-Star Battle Royale</a></i>, che ci annunciano sarà il primo di una serie di giochi <i>cross platform</i>, ovvero in cui ci si potrà scontrare giocando sia con una PlayStation 3 sia con una PlayStation Vita: sul palco infatti ci sono sia utenti con i joypad che con la <i>handheld</i> in mano. Altra caratteristica interessante sono gli ambienti, davvero molto “vivi” grazie a piattaforme, botole e trabocchetti tutti movibili e attivabili a seconda dei casi in modi diversi; anche gli sfondi saranno una parte attiva e partecipante ai combattimenti; ovviamente poteri e abilità saranno specifiche per ognuno dei personaggi che hanno segnato la storia della console della Sony (a quelli già annunciati in precedenza vengono ufficialmente aggiunti Nathan Drake di <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/recensione-di-uncharted-3-linganno-di.html">Uncharted</a></i> e il Big Daddy di <i>Bioshock, </i>che però non è particolarmente legato al mondo PlayStation). Oltre alla funzionalità <i>cross platform</i> ci viene anche presentata la funzione "Cross Controller" che ci permetterà di usare le PlayStation Vita come joypad per la PlayStation 3: <i>Little Big Planet 2</i> viene portato some esempio di videogioco che sfrutterà questa possibilità. Pare che la Nintendo abbia decisamente spaventato le altre due major delle console per costringerle a inseguirla sulla strada dei controller con schermo così in fretta e furia! </div>
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Torna sul palco Tretton a parlare dei nuovi giochi a disposizione del PSN e di nuove funzioni per il servizio in abbonamento <a href="http://www.youtube.com/watch?v=oB2OrTAwzsY">PlayStation Plus</a>, che però inizialmente sarà disponibile solo per il nord America; inoltre molti giochi "PSOne Classics" diverranno disponibili per la PS Vita: <i>Tomb Raider</i> e <i>Final Fantasy VII</i> sono solo due esempi del catalogo che sarà a disposizione degli utenti. </div>
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<a href="http://static.games4all.it/625X0/www/games4all/it/img/assassin-s-creed-3-liberation-e3-2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="http://static.games4all.it/625X0/www/games4all/it/img/assassin-s-creed-3-liberation-e3-2012.jpg" width="400" /></a></div>
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Vengono poi illustrati nuovi canali che saranno seguibili attraverso la PS Vita, tra cui Youtube, e dulcis in fundo vengono presentati due titoloni in esclusiva per la console portatile: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=thdXvktxtFM">Call of Duty: Black Ops Declassified</a></i> e, udite udite, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=ZKoSucgWCJA">Assassin's Creed III Liberation</a></i>, un vero e proprio spin-off ambientato nello stesso periodo storico del Connor di <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/il-primo-trailer-di-assassins-creed-3.html">AC3</a></i>, ma con protagonista un’assassina femmina a New Orleans! Sarà anche disponibile in bundle per le festività natalizie e con la nuova colorazione Crystal White per la PS Vita. La protagonista si chiamerà Aveline, sarà una mulatta franco-africana e avrà un machete… mi sbilancio: non è che piacerà più questo <i>Liberation</i> che l’<i>AC3</i> vero e proprio? Forse no: Alex Hutchinson e Philippe Ducharme della Ubisoft salgono sul palco per presentare delle novità su <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=TpBL-g9-Ss4">Assassin’s Creed 3</a></i>, e che novità! Parte infatti un filmato di gameplay ambientato nel mar dei Caraibi, nel quale Connor è al comando di un vascello di pirati (o più probabilmente corsari delle colonie): potremo manovrarlo a nostro piacimento, dare ordini all’equipaggio, potremo muoverci sulla nave stessa in lungo e in largo e soprattutto potremo attaccare le navi nemiche con bordate di cannoni (i quali a loro volta disporranno di diversi tipi di munizioni) e persino abbordarle, in una sola parola: YARRR! La nave si muove in modo molto realistico, così come si danneggia, e anche le condizioni meteo si rivelano molto intriganti con cambi repentini dal sole alla burrasca; pare anche che la nave riprenderà un po’ il sistema gestionale che pareva fosse stato abbandonato, permettendoci di modificare e migliorare (oltre che riparare) la nostra nave volta per volta. </div>
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<a href="http://socialsteak.com/wp-content/uploads/2012/06/Screen-Shot-2012-06-05-at-03.31.38-1024x736.png" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="228" src="http://socialsteak.com/wp-content/uploads/2012/06/Screen-Shot-2012-06-05-at-03.31.38-1024x736.png" width="320" /></a></div>
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Da un titolone all’altro: rimaniamo in ambienti tropicali ma questa volta con <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=-aOSdza1YMU">Far Cry 3</a></i> che ci viene ripresentato per illustrarci la promessa campagna in co-op tra 4 giocatori e il multiplayer; i giocatori sul palco poi ci mostrano come la componente stealth nella modalità cooperativa sia ancora più divertente e interattiva, organizzando su due piedi dei mini raid ad ogni attacco (io colpisco quello a destra, tu quello a sinistra e gli altri due ci coprono le spalle dall’alto). Davvero un gioco completo e divertente. </div>
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Si passa quindi a parlare di PlayStation Move (con tanto di frase a effetto: «<i>PlayStation Move - Più di 250 titoli disponibili»</i>) e Andrew House, altro capoccia di Sony America, ci annuncia un titolo nuovo ed esemplificativo di queste novità: <i>Wonderbook</i>, una serie di giochi avventura basati sul PlayStation Eye (il Kinect di Sony) che tramite la realtà aumentata permetterà ai più giovani di entrare nelle storia interagendo con i personaggi stessi. </div>
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<a href="http://venturebeat.files.wordpress.com/2012/06/wonderbook2.png?w=558&h=9999&crop=0" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="248" src="http://venturebeat.files.wordpress.com/2012/06/wonderbook2.png?w=558&h=9999&crop=0" width="400" /></a></div>
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Tra i vari titoli di questa serie viene citata con la dovuta enfasi J.K. Rowling che con il suo <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=JkJS30IYMNY">Book of Spells</a></i> (con ambientazione ovviamente hogwartsiana) permetterà non solo di avere a disposizione un libro di incantesimi da sfogliare ma anche di provare le magie descritte, lanciandole a proprio piacimento e per continuare all’interno del racconto avventura. È certamente un’esperienza che i più piccoli ameranno e che vale la pena di provare (o almeno di vedere), anche solo per capire quanto sia grande il potenziale di una tecnologia simile. Tuttavia la conferenza si perde parecchio in questo titolo e la platea pare un po’ addormentarsi per la lunghezza della presentazione in questione. </div>
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Si passa quindi ad argomenti più seriosi con un’applicazione per smartphone Android (in particolare HTC) chiamata PlayStation Suite, che permetterà esperienze video ludiche targate Sony anche sulla telefonia mobile; di sicuro si sa solo che uscirà nei prossimi mesi. </div>
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<a href="http://donbass.ua/multimedia/images/news/original/2012/06/06/god_of_war.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://donbass.ua/multimedia/images/news/original/2012/06/06/god_of_war.jpg" width="320" /></a></div>
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Arriva, infine, l’ultima parte della conferenza con l’annuncio di due titoli sviluppati internamente, primo dei quali <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=HSo6IwTBMmw">God of War: Ascension</a>.</i> Manco a dirlo, il gameplay offertoci è estremamente frenetico e, nella migliore tradizione della saga, estremamente crudo; i nemici, sia che siano elefanti antropomorfi o dalla testa caprina, non paiono intimorire il nostro Kratos, e nemmeno i tentacoli di un mostro marino (Kraken?) riescono ad abbatterlo, anzi gli forniscono altre “strade” per raggiungere le zone della mappa che gli interessano. Il gameplay per come viene presentato pare una passeggiata, di certo le ambientazioni sono di assoluto rilievo, sia per spettacolarità, sia per ampiezza e sia per la profondità di campo che si può scorgere tra un combattimento e l’altro nei meravigliosi panorami (chi l’ha detto che non si può essere romantici mentre si macellano mostri mitologici?); difficile pensare a fan delusi, soprattutto anche per l’ottimo riscontro dalla platea presente. </div>
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<a href="http://www.forevergeek.com/wp-content/media/2012/06/lastofus31.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://www.forevergeek.com/wp-content/media/2012/06/lastofus31.jpg" width="400" /></a>Ultimo titolo di questa mastodontica conferenza (ben un’ora e mezza totali) è <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=kbLOokeC3VU">The Last of Us</a></i>, che si era presentato già prima dell’E3 in alcuni video teaser e aveva suscitato parecchia curiosità intorno a sé. Il gameplay mostrato è una sequela di novità e sequenze di occhi sgranati, raramente abbiamo visto scenari post-apocalittici così ben realizzati, credibili e allo stesso tempo così mozzafiato; per non parlare dell’incontro dei nostri due sopravvissuti con i nemici di turno, nel quale ci viene offerto un approccio stealth, una sparatoria, la presa di un nemico come scudo umano o un paio di scazzottate. <i>The Last of Us</i> sfoggia un'IA estremamente evoluta, sia nei nemici, sia, sopra ogni aspettativa, nella nostra giovane compagna, che ci assisterà quando avremo davvero bisogno di lei e non ogni volta che ci si pari davanti un nemico. L’ambiente diventa davvero molto interattivo, soprattutto durante le scazzottate: potremo infatti sbattere i nemici contro un muro, prendere qualunque oggetto come arma, persino sbattere la testa di qualcuno contro un comò, insomma un gioco davvero, davvero, davvero ricco di novità, e di uno spessore che speriamo vivamente non venga tradito nella fase finale di pubblicazione. </div>
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Senza ombra di dubbio Sony ha risposto colpo su colpo a Microsoft, soprattutto nell’ambito dei titoli e delle esclusive; le novità <i>Beyond: Two Souls</i> e <i>The Last of Us</i> sono dannatamente pesanti, al pari certamente di <i>Watch Dogs</i>, mentre per quel che riguarda l’hardware in sé Sony mi ha dato l’idea di stare ancora rincorrendo sia Microsoft che Nintendo, e che <i>Wonderbook</i> sia solo un abbozzo di risposta alle altre due major, che di contro stanno davvero dominando il relativo mercato. Alla prossima conferenza dunque, con Nintendo che sicuramente saprà stupirci con la nuovissima Wii U.</div>
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Drow</div>
</span>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-53704575423230576172012-06-08T19:21:00.002+02:002012-06-08T19:21:36.731+02:00E3 2012: le sorprese e le delusioni della conferenza Ubisoft<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-la-conferenza-microsoft-novita.html">Microsoft</a> ed <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-i-giochi-presentati-nella.html">Electronic Arts</a> è </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">finalmente</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">il turno di Ubisoft: finalmente perché il nome che tutto l’E3 attende è quello di <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/il-primo-trailer-di-assassins-creed-3.html">Assassin’s Creed 3</a>,</i> e oltre a quello lo sviluppatore francese ha svariati “pezzi da 90” che tengono incollati milioni di fan in attesa di news. </span></div>
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<a href="http://www.insight-factor.net/wp-content/uploads/2012/05/ubisoft-e3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.insight-factor.net/wp-content/uploads/2012/05/ubisoft-e3.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://cdn1.therepublic.com/smedia/f6b02a3cd92849e68be0d8f2aab14cb1/inline_12060509319.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="192" src="http://cdn1.therepublic.com/smedia/f6b02a3cd92849e68be0d8f2aab14cb1/inline_12060509319.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’inizio è tutto ritmo e musica: come per Microsoft il palco viene invaso da ballerine per presentare <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=fXxed324Kso">Just Dance 4</a></i> ed è presente </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">anche</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> la guest star Aisha Tyler per descriverci il gioco, ma null’altro viene mostrato e il succo è “sarà il migliore del suo genere”. Basiti siamo e con la mascella divelta (in senso positivo) rimaniamo visto che compare la scritta <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=q-gi9-aqp4g">Far Cry 3</a></i> su tutti gli schermi: a giudicare dalle primissime immagini potremmo soprannominarlo <i>Porn Cry. </i></span><br />
<a href="http://i1-games.softpedia-static.com/screenshots/Far-Cry-3-E3-2012-Step-Into-Insanity-Trailer_3.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="179" src="http://i1-games.softpedia-static.com/screenshots/Far-Cry-3-E3-2012-Step-Into-Insanity-Trailer_3.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Scherzi a parte, si parte in salsa davvero tribale, per poi tuffarci in acqua e di nuovo nella giungla; sin da subito si capisce che sarà molto importante un approccio stealth, in quanto non appena scoperti si realizza che i nemici sono tanti e i loro proiettili anche di più; la follia è il punto attorno al quale ruota tutta la trama, molti i filmati “onirici”, se così possiamo chiamarli, e già questo dà da pensare, visto quel che abbiamo appena detto riguardo l’approccio stealth. Il ritmo attraverso il quale <i>Far Cry 3</i> ci viene presentato è di certo molto incalzante e le scene d’azione si susseguono una dopo l’altra, e l’incrocio di queste con le visioni del protagonista creano un intreccio davvero interessante; vale la pena anche di sottolineare la possibilità di giocare in co-op offline a 4 giocatori, una vera goduria per le serate tra amici. </span></div>
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<a href="http://www.blogcdn.com/www.comicsalliance.com/media/2012/06/abfe1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="110" src="http://www.blogcdn.com/www.comicsalliance.com/media/2012/06/abfe1.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Max Beland ci introduce subito dopo a <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=_4KO2eQeLJ8">Splinter Cell: Blacklist</a></i> in qualità di creative director: diversamente dal filmato mostratoci durante la conferenza Microsoft, questo è solo in CGI e ci giustifica anche a livello di trama la possibilità di giocare in co-op; altro filmato in CGI per <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=UB6cRMyusKo">The Avengers: Battle for Earth</a></i>: pugni, fulmini e sganassoni, peccato non ci dica nulla di più sul gioco vero e proprio. </span></div>
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<a href="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/07/Wii20U20-20Ubisoft20-20Rayman20Legends20Levels20E320Trailer.hi.mp4_jpg_960x540_crop_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/06/07/Wii20U20-20Ubisoft20-20Rayman20Legends20Levels20E320Trailer.hi.mp4_jpg_960x540_crop_upscale_q85.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">A risollevare gli animi arriva un altro titolone che la folla aspettava impaziente: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=vi1snHeoQf8">Rayman Legends</a>.</i> L’accoppiata in questo caso è con Wii U e bisogna dire che sarà quasi certamente vincente, a partire dal fatto che si potrà giocare fino a 5 giocatori contemporaneamente (sì, proprio cinque!) e che alcune azioni saranno controllate tramite il touch screen del nuovo controller nonché dal suo accelerometro; la struttura è quella di <i>Rayman Origins,</i> ma proprio per questo non tradisce i fan della saga, che anzi a fine presentazione applaudiscono con una vera standing ovation, soprattutto per quello che sembra una sorta di livello musicale dal ritmo davvero incalzante. Si passa quindi a un'atmosfera decisamente più gore con <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=8ZbsXFoCHks">Zombie U</a></i> (manco a dirlo esclusiva Wii U), che però si mostra solo tramite un filmato CGI in cui ammiriamo la devastazione portata dai non morti a Londra e nulla più. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo una rapidissima carrellata a vari titoli minori, sempre in esclusiva per la Wii U, (tra cui anche i Rabbids) si passa a quello che tutti aspettavano: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=EMMGye1myQY">Assassin’s Creed 3</a>.</i> </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Si parte con un trailer in CGI in cui l’assassino fa la solita parte da Capitan America di <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/04/avengers-i-vendicatori-finalmente-al.html"><i>Avengers</i></a> e uccide il cattivone templare di turno, quindi si passa al gamplay vero e proprio con una corsa acrobatica in mezzo a un bosco innevato e con Connor, il novello assassino, in caccia di daini; la caccia è fruttuosa ma attira altri animali, meno impauriti e più famelici (i lupi in questo caso) e qui si conferma che questa volta gli umani non saranno gli unici nemici. </span><br />
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<a href="http://cdn4.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/120604_04pm_AC3_SC_SP_30_SD_Boston_SneakAttack_ContextualCover.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://cdn4.digitaltrends.com/wp-content/uploads/2012/06/120604_04pm_AC3_SC_SP_30_SD_Boston_SneakAttack_ContextualCover.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Entrando in un accampamento alleato, inoltre, fa davvero piacere vivere l’evoluzione che il gioco ha preso nell’interazione con gli npc, i quali infatti non brilleranno più come degli alberi di natale in attesa della vostra considerazione ma vi si faranno incontro per chiedervi aiuto e automaticamente la loro richiesta si tramuterà in una quest attiva; allo stesso modo, per completare le suddette basterà avvicinarsi a chi di dovuto e il nostro assassino vi interagirà in modo molto realistico; poco dopo una nuova sessione acrobatica tra alberi e rocce fornisce lo spunto per una riflessione: nelle prime ore di gioco sarà probabilmente molto più difficile muoversi furtivamente e in alto rispetto ai nemici a terra, per il semplice fatto che mancherà il colpo d’occhio per gli appigli dove arrampicarsi e per i passaggi tra un albero e l’altro, piuttosto che tra una roccia ed un’altra, in quanto rimangono molto più mimetizzati nell’ambiente circostante. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.onlysp.com/wp-content/uploads/2012/06/Assassins_Creed_3_combat.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://www.onlysp.com/wp-content/uploads/2012/06/Assassins_Creed_3_combat.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Arriviamo invece a una nota dolente, ovvero i combattimenti, che sicuramente diventano molto più veloci e dinamici (sarà infatti possibile attaccare e uccidere in corsa), ma gli avversari continueranno a farsi avanti uno alla volta salvo rare eccezioni (ad esempio un plotone che spara una raffica di colpi tutti assieme contro il protagonista); in compenso le azioni possibili sono molte di più e sicuramente da attivare molto più in fretta rispetto ai capitoli precedenti. Se si vuole essere cinici però questo filmato non ci porta assolutamente nulla che non fosse già stato dichiarato dagli sviluppatori prima di questa conferenza e un po’ di amaro in bocca lo lascia. </span></div>
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<a href="http://cache.g4tv.com/ImageDb3/300393_S/shootmania-being-designed-with-esports-in-mind.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="111" src="http://cache.g4tv.com/ImageDb3/300393_S/shootmania-being-designed-with-esports-in-mind.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Con un simpatico siparietto viene presentato a sorpresa <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=AokX-7VnHwE">ShootMania Storm</a></i>, l’FPS della Nadeo e “cugino” del famosissimo <i>TrackMania</i>. Viene organizzato uno scontro direttamente sul palco tra un team di 3 fanciulle e uno di 3 ragazzi (tra cui pure un italiano!) e la partita si rivela davvero frenetica e veloce: il gioco infatti è pensato proprio per le partite online e nella sua semplicità incuriosisce parecchio, soprattutto per quelle armi spara-laser e quelle armature illuminate; sia i campi di battaglia che gli equipaggiamenti saranno personalizzabili e condivisibili nel pieno stile del “cugino” corsaiolo. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo una carrellata del <a href="http://www.youtube.com/watch?v=IZ07FMOKcLs">servizio online di multiplayer della Ubisoft</a> per i vari titoli per pc (<i>Trials Evolution</i>, <i>The Settlers Online</i>, <i>Ghost Recon Online</i> su tutti) annuncio ancora più a sopresa di un titolo completamente nuovo: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=xU7WGAJPRRw">Watch Dogs</a>.</i> </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.ps3news.com/images/video-watch-dogs-e3-2012-trailer-31251-1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://www.ps3news.com/images/video-watch-dogs-e3-2012-trailer-31251-1.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il titolo si scopre solo alla fine di un lungo filmato di infografica che ci racconta di come nel 2003 un blackout causato da un virus nel nord-est degli Stati Uniti abbia ucciso 11 persone e di come nel 2013 la gente comune sia diventata una sorgente pressoché infinita di dati preziosissimi, raccolti e influenzati da un solo megacomputer, e in particolare da chi controlla quel computer; il successivo video di gameplay, oltre ad una grafica davvero di altissimo livello, ci mostra un uomo “infiltrato” che grazie ad un “telecomando” può influenzare a proprio piacimento qualunque apparecchio elettronico collegato a una rete, semafori compresi, e proprio tramite quel dispositivo può infiltrarsi dove vuole, conoscere ogni informazione di ogni npc intorno a lui e causare diversivi di vari tipi. </span><br />
<a href="http://galleria.gamesvillage.it/medias/8/uid_137bccd6534.900.0.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="111" src="http://galleria.gamesvillage.it/medias/8/uid_137bccd6534.900.0.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il filmato si conclude con una bella scena d’azione: dopo aver causato un incidente bloccando un semaforo, assistiamo a una bella sparatoria con tanto di bullet time, al termine della quale uccidiamo il nostro obiettivo e fuggiamo dalla polizia in arrivo saltando un ponte che noi stessi abbiamo provveduto a far sollevare. Non c’è che dire, davvero uno schema intrigante e nuovo allo stesso tempo, con quel sapore di stealth che ormai Ubisoft ha imparato a gestire davvero bene. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://s2.n4g.com/media/11/newssi/150000/150495_0_org.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="132" src="http://s2.n4g.com/media/11/newssi/150000/150495_0_org.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Finisce la conferenza e nell’attesa di quella della Sony possiamo ritenerci soddisfatti al 50% da Ubi: certo da una parte <i>Far Cry 3</i>, <i>Rayman Legends</i> e questo nuovo <i>Watch Dogs</i> hanno davvero incanalato l’attenzione degli spettatori, ma l’assenza di news consistenti su <i>Assassin’s Creed 3</i> pesa molto, e pesa ancor di più, a mio modesto parere, che anche quest’anno non si sia minimamente accennato a <i>Beyond Good & Evil 2</i>, seppure moltissimi fan lo aspettino ormai da anni e avessero ricominciato a sperare grazie ad alcune notizie e screen usciti poche settimane prima dell’E3.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Drow</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-5108108145459415752012-06-07T15:38:00.000+02:002012-06-07T21:40:45.723+02:00E3 2012: i giochi presentati nella conferenza Electronic Arts<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prosegue lo speciale E3 2012, con le novità e le anticipazioni più interessanti dell'Electronic Entertainment Expo di Los Angeles di quest'anno.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://im.wk.io/images/v/690bc9/i-video-integrali-della-conferenza-ubisoft-ed-electronic-arts-all-e3.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://im.wk.io/images/v/690bc9/i-video-integrali-della-conferenza-ubisoft-ed-electronic-arts-all-e3.jpeg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/05/31/1omut_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="244" src="http://media.multiplayer.it/thumbs/images/2012/05/31/1omut_jpg_640x360_upscale_q85.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo </span><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/e3-2012-la-conferenza-microsoft-novita.html" style="font-family: Verdana, sans-serif;">la conferenza made in Redmond</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, è iniziata la conferenza made in Redwood, e lo fa alla stessa maniera del suo predecessore: con un trailer di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=hIjlvhFZ3Hs">Dead Space 3</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> davvero stordente. Un pianeta minerario ghiacciato, mostri a iosa e di tutte le taglie, ritmo davvero molto incalzante e possibilità di co-op online e offline... buone le premesse anche se si tratta pressoché di un teaser trailer. Arriva poi l’ora di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=flOwzGMn62A">Madden NFL</a> </i></span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=flOwzGMn62A">13</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">: vista e considerata la presentazione già effettuata durante la conferenza Microsoft, questa volta ci si sofferma maggiormente sul comparto tecnico e in particolare sull’Infinity Engine, motore fisico per la simulazione di impatti simile all’Impact Engine di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">FIFA</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> ma che garantiscono sarà differente, sul maggiore realismo delle azioni e dei movimenti nonché sull’esaltazione delle abilità dei singoli giocatori, altra feature applicata similmente a </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">FIFA</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">; le parti social e manageriali verranno enormemente evolute e applicate al sistema già introdotto dell’Xbox Smart Glass.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Altro giro, altro titolone atteso da molti fan: <i>SimCity</i>, che però a sorpresa viene introdotto da un altro gioco sempre targato Maxis, cioè il <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=LClMMy8Zu1w">SimCity Social </a></i>giocabile su Facebook nel giro di poche settimane. Si tratterà di una sorta di “<i>appetizer</i>” del titolo vero e proprio, con meccaniche simili ma semplificate per adattarsi meglio al contesto del social network, e magari emulare il successo di The Sims Online; simpatico il trailer fortemente “anti-<i>Farmville</i> & co.”. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://images.g4tv.com/rimg_606x0/ImageDb3/300378_l/e3-2012-simcity-screenshots.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://images.g4tv.com/rimg_606x0/ImageDb3/300378_l/e3-2012-simcity-screenshots.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Passando al titolo vero e proprio, viene ribadito che per <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=g2MW4Kgi8Hs">SimCity</a></i> sarà sempre necessaria la connessione online, si potrà giocare in single player ma il punto forte sarà proprio il multiplayer, favorito anche dalla possibilità di specializzare le città (industriale, turistica, ecc); le potenzialità del motore Glassbox sono quelle che si erano già viste nei mesi scorsi, ma è sempre una gioia per gli occhi rivedere come si muovono le persone e il traffico all’interno della città e tra le città. Altra menzione d’onore va alla novità nella categoria dei disastri che possono funestare le metropoli dei giocatori: l’attacco di Godzilla!</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://totalrevue.com/wp-content/uploads/2012/06/Battlefield-3-Premium-E3-600x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="http://totalrevue.com/wp-content/uploads/2012/06/Battlefield-3-Premium-E3-600x300.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ma passiamo a un gioco da 50 milioni di giocatori, <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/recensione-di-battlefield-3.html">Battlefield 3</a></i>, ovviamente non per presentare il gioco in sé che è già uscito ad ottobre, ma nemmeno per un DLC! Il duo West e Zampella infatti è salito sul palco per presentare un nuovo “servizio”: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=37I_a2yDrQE">Battlefield 3 Premium</a></i> (già un nome simile </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">dà il prurito ovunque </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">a uno che gioca online), che per una "modica" cifra elargirà agli utenti mappe, veicoli, armi, bonus, contenuti aggiuntivi e si potranno ottenere 5 espansioni ben due settimane prima che escano per tutti, insomma una sorta di <i>Call of Duty Elite</i> riveduto e (poco) corretto; qual è la modica cifra dell’abbonamento? 49,99$. La nota comica è che proprio la EA si era lamentata del servizio Elite della rivale Activison; il fatto doppiamente comico è che in contemporanea alla conferenza è partito un sondaggio online tra alcuni siti specialistici in cui si chiedeva un’opinione sul servizio della EA: oltre il 70% ha fermamente dichiarato “non mi interessa” e quasi il 15% ha nicchiato con “così così”; si preannuncia un altro flop sulla falsariga di quello di <i>CoD</i>?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://galleria.gamesvillage.it/medias/9/uid_136a6dd6549.900.0.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://galleria.gamesvillage.it/medias/9/uid_136a6dd6549.900.0.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non riusciamo quasi a darci una risposta che parte una canzone fin troppo famosa per non girarsi di scatto: è il turno di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=O7XCwF-1UH0">Star Wars: The Old Republic</a>.</i> Vengono infatti presentate le ultime novità per il mmorpg delle galassie lontane lontane, e in particolare nuove zone pvp e il nuovo pianeta esplorabile Makeb, nuove classi, nuovi compagni, una modalità “nightmare” per aumentare ulteriormente la difficoltà. A luglio verrà pubblicata la grossa patch contenente queste aggiunte e verrà anche inaugurata una versione <i>free to play</i> del gioco, che permetterà a tutti di provarlo fino a livello 15. Di slancio si passa a <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=RPBe-_AWvBM">Medal of Honor Warfighter</a></i>: altro fps, stesso motore grafico di <i>Battlefield 3</i> e ovviamente stesso publisher, verrebbe quasi da pensare ad un conflitto d’interessi! </span></div>
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<a href="http://themodtech.com/wp-content/uploads/2012/06/medalofhonor_warfighter_e3_modtech-533x300.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://themodtech.com/wp-content/uploads/2012/06/medalofhonor_warfighter_e3_modtech-533x300.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Eppure se negli altri titoli fps le novità scarseggiano il nuovo <i>MoH</i> dimostra che piccoli aggiornamenti ben mirati possono fare la differenza: dal video di gameplay si nota subito una componente molto importante, a parte un mirino davvero minimale e il contatore dei proiettili l'interfaccia non c’è, o meglio c’è ma solo per quando il gioco chiederà all’utente di effettuare determinate scelte; aprire una porta sfondandola con un calcio secco o rompendo prima la serratura, lanciare granate preventive o irrompere senza tanti preamboli avranno conseguenze di cui tener conto. L’ambientazione generale è contemporanea, visto che ci viene mostrato uno scontro di militari contro una roccaforte di pirati somali; naturalmente anche le armi e i droni armati sono di ultima generazione e iper-realistici in tutti i comportamenti. Trattandosi all'apparenza di un fps meno da trama hollywoodiana e più da cronaca estera, stona giusto una sorta di bullet-time mostrato durante il trailer, ma per il resto pare davvero tutto perfetto. Ovviamente non mancherà il multiplayer con anche qua una piccola ma simpatica nuova feature: la possibilità di combattere nei team militari più famosi (i Navy SEAL e gli SFOD‐D statunitensi, i GROM polacchi, i JTF2 canadesi, i SASR australiani, i SAS Britannici e gli Spetsnaz Alfa russi giusto per citare quelli presentati), sollevando certamente orgogli nazionali tra i player più incalliti. Non ci resta che sperare che aggiungano anche i Parà della Folgore!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo <i>Madden</i> è il turno anche di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=op_aLTbL9V8">FIFA 13</a></i>: oltre alle già citate migliorie dell’Impact Engine viene sottolineata un'IA sviluppata, con Messi e una serie di opzioni social tramite il portale “FIFA football social club” (che tra l’altro dicono sia arrivata ad 11 milioni di iscritti) che permetteranno di acquisire punti da spendere per sbloccare nuovi elementi tipo le divise storiche dei club. </span></div>
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</div>
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<a href="http://www.el33tonline.com/images/cache/28981.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://www.el33tonline.com/images/cache/28981.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Rombano i motori e arriva rapido il reboot di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.youtube.com/watch?v=4uYN7fPkNh8">Need For Speed: Most Wanted</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">: sempre arcade, sempre fracassone, sempre contro la pula e sempre pieno di <i>cutscenes</i> (forse persino troppe). Simpatico il finale del filmato nel quale si scopre che i partecipanti alla sfida sono i membri della casa reale inglese (regina Elisabetta compresa!), questo sicuramente per ribadire la possibilità di confrontare le varie statistiche con gli altri utenti, migliorare i propri punteggi e quindi scalare le classifiche mondiali; bisogna ammettere che la EA sta davvero puntando molto sulla creazione di community online per i vari giochi e sfruttarle il più possibile in modo interattivo e per l’appunto “sociale”.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://mp1st.com/wp-content/uploads/2012/06/2013_crysis_3-wide-600x375.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="125" src="http://mp1st.com/wp-content/uploads/2012/06/2013_crysis_3-wide-600x375.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il Cryengine 3 chiude infine la conferenza slogandoci la mascella: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=KUwWvtCy988">Crysis 3</a></i>, come tutti si aspettavano, stupisce soprattutto per gli effetti speciali del motore grafico e la qualità delle animazioni; la tuta come al solito offrirà tutta la gamma di “poteri” superumani e i nemici su cui sperimentarli davvero non mancano, senza contare che anche gli elicotteri ci dimostrano essere abbattibili con arco e frecce.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Drow</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-39823402867344725972012-06-06T13:10:00.000+02:002012-06-06T18:35:39.847+02:00E3 2012: la conferenza Microsoft, novità e impressioni<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Quest’anno le premesse per l’E3 non erano buone: THQ, Sega, Blizzard, Bungie e Valve avevano dato forfait con largo anticipo (certo, nel caso della Blizzard è un’assenza che dura ormai da 5 anni, ma visto che quest’anno non organizzerà nemmeno il suo privato BlizzCon si sperava in una sua partecipazione), ciò nonostante dopo le “big conferences” dei pezzi grossi, ovvero Microsoft, Electronic Arts, Ubisoft e Nintendo gli animi degli appassionati hanno avuto di che riscaldarsi (e di che lamentarsi). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://gamesurf.tiscali.it/copertine/12/668/e3201338880757112.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://gamesurf.tiscali.it/copertine/12/668/e3201338880757112.jpg" width="400" /></a></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Negli ultimi anni Microsoft ha dovuto davvero ringraziare la sua Xbox360: mentre negli altri comparti software e hardware continuano a tentennare e perdere colpi, la sua console ha continuato a guadagnare fette di mercato, esclusive e appassionati; era lecito pensare che la tensione a Redmond fosse alta, che la responsabilità di non sbagliare colpo pesasse come un macigno… e invece no! </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://timenerdworld.files.wordpress.com/2012/06/halo-4.png%3fw=600&h=400&crop=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://timenerdworld.files.wordpress.com/2012/06/halo-4.png%3fw=600&h=400&crop=1" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
La conferenza infatti è partita di slancio, con un diritto potente che ha slogato la mascella di tutti senza preavviso, in una parola (anzi 2) <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=wUB47Jtct1E">Halo 4</a></i>: non il classico filmato in CGI ma addirittura un <i>live action</i> con attori veri per introdurre la storia e immediatamente dopo un gameplay con una grafica mozzafiato, tanto che quasi non si distingue dal filmato introduttivo; nuovi nemici, un’ambientazione molto più “naturale”, un pianeta selvaggio con nemici ultratecnologici ma dal sapore tribale e soprattutto una HUD, l'interfaccia a schermo, molto più discreta, simile davvero a quella che ci immagineremmo all’interno del casco di Master Chief (una vera chicca a mio parere il “mini hud” direttamente sul mitragliatore per i colpi rimanenti). Inutile dire che le premesse per un altro capolavoro ci sono tutte. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://static.console-tribe.com/uploads/galleries/2012_06/splinter-cell-blacklist-leaked-e3-2012-screenshot-1a72290.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="223" src="http://static.console-tribe.com/uploads/galleries/2012_06/splinter-cell-blacklist-leaked-e3-2012-screenshot-1a72290.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Don Mattrick apre la conferenza vera e propria introducendoci in quello che la Microsoft vuole fare diventare il suo vero valore aggiunto contro Sony e Nintendo; inizia a illustrarlo tramite la presentazione del nuovo <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=wfvoM_NdD6I">Splinter Cell Blacklist</a></i>: ambientazione irachena e missione da “solito” infiltrato; dal filmato è parso un pelo meno stealth, con un approccio all’ambiente circostante che “sa” di <i>Assassin’s Creed</i> e la possibilità di giocare in co-op. Vedremo i fan della saga cosa ne penseranno e se la trama made by Tom Clancy continuerà a essere all’altezza dell’autore. Intanto sbuca una feature vocale legata al Kinect… già perché a quanto pare l’esperimento di <i>Mass Effect 3</i> è piaciuto, e proprio sul comando vocale la Microsoft ha lavorato assiduamente: la “palla” (e in questo caso è doveroso) passa infatti ad Andrew Wilson della EA Sports, che illustra come <i>FIFA13</i> e <i>Madden</i> beneficeranno di questa innovazione; in entrambi i titoli sarà infatti possibile gestire le tattiche, sostituzioni e compagnia bella in real time durante la partita come dei veri allenatori: giovani Trapattoni fatevi sotto, dunque, e tranquilli: il Kinect non riconoscerà solo l’inglese ma anche l’italiano (attenti: inveire contro l’arbitro pare si rivelerà altrettanto realistico e quindi negativo). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.games.it/gallery/foto/screenshot/a-f/forza-horizon/forza-horizon-5.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://www.games.it/gallery/foto/screenshot/a-f/forza-horizon/forza-horizon-5.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Phil Spencer continua introducendo il primo <i>Fable</i> senza Molyneux, ovvero <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=khGEkwXtzOI">Fable the Journey</a></i>, gioco in questo caso basato interamente sul Kinect, in quanto ci troveremo a gesticolare davanti al televisore per evocare magie differenti a seconda delle movenze e scagliarle contro i nemici (oltre che viaggiare per il mondo con tanto di carrozzone trainato da cavallo); si passa quindi al nuovissimo <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=dqvkokabWGI">Gears of War Judgement</a></i>: filmato carico di adrenalina e testosterone ma giusto per stuzzicare l’appetito e null’altro; un altro teaser trailer lo segue a ruota, quello di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=LN0DiHasYb0">Forza Motorsport Horizon</a></i>, che propone un’ambientazione molto libera, un approccio che pare decisamente più arcade e un parco auto di vecchie, nuove e nuovissime glorie (la Viper: Slurp!). </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://tctechcrunch2011.files.wordpress.com/2012/06/xboxmusic.jpg?w=640" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://tctechcrunch2011.files.wordpress.com/2012/06/xboxmusic.jpg?w=640" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il caro Medhi del dipartimento Marketing invece ci riporta all’ordine (e al Kinect) con le novità multimediali legate all’X360, ormai completamente controllabile tramite la voce: con le mani in tasca espone infatti il riconoscimento di svariate lingue oltre l’inglese (come detto poco sopra anche l’italiano), i nuovi canali Machinima, Nickelodeon, Paramount, Nba, Nhl, Mlb, un’integrazione totale dei canali espn il tutto in full HD, e manco a dirlo, parlando di vocalità ci saranno novità anche musicali e sul fitness; a tal proposito sale sul palco Olander della Nike che spiega come grazie ad un piccolo braccialetto elettronico il Kinect registrerà i movimenti durante gli allenamenti, creando quindi una storia e illustrandoci i nostri miglioramenti negli esercizi, oltre che permettendoci di condividere i risultati e le nostre “schede allenamento” con il resto della community. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://games.hdblog.it/wp-content/uploads/2012/06/xbox-smart-glass-595x327.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="175" src="http://games.hdblog.it/wp-content/uploads/2012/06/xbox-smart-glass-595x327.jpg" width="320" /></a></div>
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Come ciliegina sulla torta ci viene infine mostrata la nuova applicazione <a href="http://www.youtube.com/watch?v=903ZM307BLk">Xbox Smart Glass</a> che creerà un vero collegamento multimediale tra console, tablet e smartphone. Esempi pratici: inizi a vedere un film su tablet? Lo sposti sulla tv di casa e sul tablet ottieni informazioni aggiuntive al film. Giochi a <i>Fifa</i> o <i>Madden</i>? Sul tablet tieni ben visibili le tattiche e le formazioni. Partita ad <i>Halo</i>? Gestisci le armi o tieni d’occhio la mappa. Passare da un dispositivo all’altro è un chiaro riferimento alla Wii U, ma le meccaniche gestibili completamente a voce sono una contromossa davvero di spessore; il tutto grazie a un vero e proprio browser che gestirà tutte queste informazioni come un novello Windows 8 e con tanto di Internet Explorer 10 e navigazione (giusto per ribadirlo per la millesima volte) a controllo vocale. </div>
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<br /></div>
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Si torna a bomba sui videogames con un titolone con la T maiuscola: <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=1Q_WJEbT4ws">Tomb Raider</a></i>. Il reboot dell’arcinota saga saprà ridare lustro al titolo? Quel che i miei occhi sgranati vedono dice di sì! </div>
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<a href="http://www.console3000.com/wp-content/uploads/2012/06/tomb_raider_2011_reborn_by_chris6288-d34d69q-510x301.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="187" src="http://www.console3000.com/wp-content/uploads/2012/06/tomb_raider_2011_reborn_by_chris6288-d34d69q-510x301.jpg" width="320" /></a></div>
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Tralasciando il fatto che un titolo così fortemente “Sony” venga annunciato dalla Microsoft e che tutti i primi contenuti scaricabili saranno un’esclusiva X360, è un gioco che davvero può segnare la storia nel gameplay degli action games: innanzitutto l’ambiente, è lui il vero padrone delle azioni, scordiamoci rifugi dietro botti o tavoli di legno indistruttibili o pareti di rocce antiproiettili, ogni elemento intorno a noi durerà ben poco sotto i colpi dei nemici se ci faremo scoprire. E qui entra in gioco anche l’IA degli avversari che pare (pare!) davvero intelligente, tanto che useranno a loro volta gli oggetti e l’ambiente circostante per difendersi. </div>
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<a href="http://www.egmnow.com/wp-content/uploads/2012/06/0028.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="180" src="http://www.egmnow.com/wp-content/uploads/2012/06/0028.jpg" width="320" /></a>Trattandosi di un survival quasi horror, la tatticità con cui affronteremo gli scontri sarà cruciale per sopravvivere, e come detto prima l’ambiente è davvero al centro dell’azione: un passo falso in un guado e ci ritroveremo ad annaspare tra forti correnti schivando rocce ed altro; cascare su un tetto da troppo in alto non sarà una passeggiata di routine, anzi, fracassando il tetto e cascando al di sotto rischierete di farvi sentire e scoprire; persino planare con il paracadute ci riserverà spiacevoli inconvenienti se passeremo troppo vicini agli alberi; su tutto una nota davvero di merito va alla giovane Lara, della quale saranno sempre ben visibili la sofferenza e il dolore, per non parlare della trama che la segnerà minuto dopo minuto. Un plauso più che sentito (anche dalla platea). </div>
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<br /></div>
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<a href="http://cdn1.buddhagaming.it/images/2012/06/re6_vid.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="179" src="http://cdn1.buddhagaming.it/images/2012/06/re6_vid.jpg" width="320" /></a></div>
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Sembra impossibile ma tutto questo è stato spiegato in appena mezz’ora, e la conferenza è ancora proseguita; si passa infatti alle esclusive mondiali X360, <i>Ascend: New Gods</i>, di stampo fantasy, <i>LocoCycle</i>, fantascientifico e molto “Tron-style”, e un certo <i>Matter</i> per Kinect, ancora poco svelato. Urla, grida e tanti zombie ci invitano invece a parlare di <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=53dKjtAan6A">Resident Evil 6</a></i>, purtroppo però non con la stessa verve di <i>Tomb Raider</i>: anche qui i fan si aspettavano una promessa molto forte, da Capcom in particolare, ma in quasi 5 minuti di gameplay si son viste le solite scene di devastazione nella solita città simil-Raccoon City, con i soliti disastri che peggiorano sempre più la situazione di minuto in minuto; davvero nulla di nuovo sul fronte. Peccato! </div>
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<a href="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/uploads/2012/06/South-park-stick-of-truth-logo-600x329.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="109" src="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/uploads/2012/06/South-park-stick-of-truth-logo-600x329.jpg" width="200" /></a></div>
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Da Xbox Live viene presentato <i>Wreckateer</i>, un angry bird in piena salsa medievale e con castelli da abbattere, che non può non ricordare l'avo <i>Crush the Castle</i>; subito dopo parte la comicità assolutamente politically scorrect del nuovo <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=OvLwgwKu9Yw">South Park: The Stick of Truth</a></i>, con teaser trailer condito dalle battute dei due autori del cartone Trey Parker e Matt Stone. Parte una musica sfrenata e ballerini invadono il palco per presentare <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=1SAKcGA71g4">Dance Central 3</a></i>, con Usher che fa da guest star e ci mostra in tempo reale, oltre che sugli schermi, il gameplay ballerino del titolo. </div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.onlysp.com/wp-content/uploads/2012/06/All-Call-of-Duty-Black-Ops-2-images-thus-far-including-high-resolution-wallpapers.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://www.onlysp.com/wp-content/uploads/2012/06/All-Call-of-Duty-Black-Ops-2-images-thus-far-including-high-resolution-wallpapers.jpg" width="320" /></a></div>
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Ritorna Don Mattrick, visibilmente contento, per concludere la conferenza introducendo l’ultimo (ma senza dubbio non meno importante) titolo, <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=aMXScdEmjTU">Call of Duty: Black Ops 2</a></i>! Il problema (non una novità) è quello di tutti gli fps degli ultimi tempi, cioè la scarsità di innovazione. Si vedono una città che crolla, del gameplay misto a cut scenes, ambientato in un futuro prossimo, con droni, aerei con tecnologia VTOL (<i>vertical take-off and landing</i>), elicotteri e gadget ipertecnologici. Parafrasando alcuni giornalisti italiani al riguardo, “fate girare un FPS a caso tra i più in voga degli ultimi 5 anni al limite su una console a caso e vedrete ciò che stiamo vedendo noi”; certo grafica e IA sono aggiornate e migliorate, ma pare ancora mancare qualcosa di davvero interessante; ciò nonostante sono sicuro che andrà a ruba senza problemi. </div>
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<br /></div>
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La conferenza Microsoft si è conclusa qua: sembrano davvero impossibili così tante novità in un’ora soltanto. Si è poi passato alla conferenza EA, sperando che fosse altrettanto interessante e gustosa.</div>
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Drow</div>
</span>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-74998901269558492502012-05-29T15:34:00.000+02:002012-05-29T18:34:11.406+02:00A spasso per il pianeta con Outerra e Anteworld<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sviluppato dai tre slovacchi Brano Kemen, Tomas Mihalovic e Laco Hrabcak a partire dal 2008, Outerra è un motore fisico e grafico di nuova generazione che permette di simulare tridimensionalmente l'intero globo terracqueo con una precisione e una scalabilità mai viste prima. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-Outerra-banner.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="137" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-Outerra-banner.png" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le <a href="http://outerra.com/wfeatures.html">caratteristiche tecniche di Outerra</a> sono decisamente interessanti: rendering in tempo reale della superficie del pianeta e della sua illuminazione, uso di algoritmi frattali nel calcolo dei dettagli dei terreni, delle piante e delle maree, possibilità di sincronizzazione e importazione di dati da Google Maps attraverso il browser integrato Chromium, scaricamento dinamico delle zone man mano che le si percorre, passaggio dalla panoramica spaziale allo zoom sul terreno, visibilità limitata solo dalla curvatura del pianeta, edificabilità di strade ed edifici, esplorazione tramite veicoli terrestri e aerei... </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.outerra.com/shots/medem/medem2-8.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://www.outerra.com/shots/medem/medem2-8.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tra i fiori all'occhiello di Outerra c'è un <a href="http://outerra.blogspot.it/2012/05/procedural-grass-rendering.html">complesso sistema di resa fisica dell'erba</a>, che ne aumenta il fotorealismo.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/pdMaFWGLxKE?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/9BY-lLSiYbc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In sintesi, si tratta di un simulatore di pianeta tra i più accurati mai creati. Outerra sarà la base del gioco <i>Anteworld</i>, attualmente in fase alpha (versione ancora lontana dal completamento). I giocatori impersoneranno dei coloni spaziali tornati sulla Terra dopo una lunga assenza che però la troveranno del tutto spopolata: toccherà a loro ripristinare la civiltà, attraverso raccolta di materiali e la costruzione di infrastrutture, oltre alle indagini sulla scomparsa dell'umanità. <i>Anteworld</i> offrirà una modalità single player, con edifici e insediamenti condivisibili tra utenti, e una pienamente multiplayer.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://s3.imagestime.com/out.php/i686264_Clip3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://s3.imagestime.com/out.php/i686264_Clip3.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dal <a href="http://www.outerra.com/forum/index.php?topic=637.0">forum del sito ufficiale</a> è possibile scaricare una <a href="http://www.gamefront.com/files/21735999/Anteworld-0.7.11.3083.exe"><i>tech demo</i> gratuita</a> di Outerra, dal peso di poco più di 220 MB, con cui provare a esplorare il pianeta e a piazzare alcuni oggetti statici in giro per il mondo. Chi gradisse particolarmente il progetto può finanziarlo con un versamento di 15 dollari (circa 11 euro), con il quale si acquista la versione alpha di <i>Anteworld</i> e tutti i suoi aggiornamenti futuri, la stessa formula che adottò Notch per il suo ormai celebre <i>Minecraft</i>. I requisiti hardware minimi per far girare Outerra e Anteworld sul proprio computer sono una scheda grafica Nvidia 8800GT o ATI 4850 o migliori con almeno 512 MB di memoria e un processore dual core, niente di particolarmente esoso. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-41-48-68.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-41-48-68.jpg" width="200" /></a> <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-43-47-49.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-43-47-49.jpg" width="200" /></a> <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-44-01-13.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/outerra2012-05-2900-44-01-13.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È evidente che le potenzialità di Outerra e <i>Anteworld</i> sono vastissime. Il motore grafico potrà essere utilizzato per molti altri giochi simulativi, e non solo; se in <i>Anteworld</i> sarà implementato un gameplay all'altezza, in cui i giocatori potranno esplorare e costruire dando sfogo a tutta la loro curiosità e creatività, ci troveremo di fronte a una pietra miliare del genere <i>sandbox</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-12753274944045362292012-05-23T18:21:00.000+02:002012-06-13T14:52:10.310+02:00Speciale Sonata Arctica, parte 1: da Ecliptica a The Days of Grays<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L’uscita nei negozi del nuovo album dei finlandesi Sonata Arctica è ormai imminente. Prima di redigerne una recensione (che si preannuncia assai difficile, a giudicare dai trailer online), ho pensato che sarebbe stato utile presentare ai lettori di VC una delle band fiore all’occhiello del panorama musicale rock/metal europeo, autrice non solo del nuovo <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/speciale-sonata-arctica-parte-2.html">Stones Grow Her Name</a></i>, ma anche di illustri (talvolta illustrissimi) album di musica metal melodica. Torniamo quindi al metal, dopo gli ultimi articoli riguardanti prettamente il prog? Non del tutto in effetti. Perché, ascoltandone le composizioni, è facile accorgersi che col tempo i Sonata Arctica sono divenuti qualcosa di diverso dalla classica band power metal...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La band</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il nome è tutto un programma. Sonata Arctica richiama alla mente panorami nordici, pregni di una bellezza fredda e maestosa, e foreste scandinave dagli alberi innevati. Ed è proprio in Scandinavia, più precisamente in Finlandia, che sul finire degli anni ’90, fa la sua comparsa un complesso destinato a lasciare un segno; e non solo in Europa. Certo, non sarà profondo quanto quello lasciato da gruppi più blasonati quali Iron Maiden o Metallica (e stiamo citando solo i più noti). D’altra parte, gli anni ’80 sono finiti da un pezzo e, sebbene il metal sia ben lungi dall’essere sulla via del pensionamento, ha ormai abbandonato il circuito mainstream in molti Paesi. Eppure, i Sonata Arctica possiedono quel “non so che”, quel guizzo artistico che lasciava intendere che quei ragazzi capelloni, che tributavano in maniera poco velata le sonorità degli Stratovarius, erano destinati a lasciare l’underground molto presto. La band nasce nel 1995 con il nome di Tricky Beans, nome spiritoso che fatichiamo ad associare a quel che il gruppo è oggi, e comprendeva gran parte della line-up attuale. Vediamo infatti i fondatori Marko Paasikoski (poi al basso) e Jani Liimatainen alle chitarre, Tommy Portimo alla batteria e, soprattutto, Tony Kakko (vediamo di esaurire qui tutte le risate, nda) alle tastiere e alla voce e che diverrà la vera spina dorsale della band. Il gruppo suona inizialmente hard rock, spostandosi nei successivi anni al metal sinfonico di matrice Stratovarius e cambiando nome (in virtù delle liriche sempre più serie) dapprima in Tricky Means, quindi nel definitivo Sonata Arctica. Tony abbandona le tastiere, dietro alle quali si posiziona Mikko Härkin, per dedicarsi alla voce e alla composizione. Lo stile della band, insieme a pressochè tutti i brani, si deve solamente al suo estro creativo. Questo aspetto sarà contemporaneamente il maggior punto di forza e il più pericoloso punto debole della band. Nel 1999 esce, per l’etichetta Spinefarm, il debut <i>Ecliptica</i>.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Gli album</b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Passiamo dunque in rassegna, con occhio il più possibile critico, i lavori della band. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><u><i>Ecliptica</i> (1999)</u></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://ecx.images-amazon.com/images/I/51yQhPpqjtL._SL500_AA300_.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://ecx.images-amazon.com/images/I/51yQhPpqjtL._SL500_AA300_.jpg" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dietro alla copertina blu del debutto, si cela un lavoro di classico power metal scandinavo (è bene specificarlo, prima che qualcuno pensi di imbattersi in un lavoro teutonico alla Gamma Ray). È vero: corre l’anno 1999 e molto è già stato detto in tal senso. Difficile per un gruppo di esordienti allontanarsi troppo dai propri idoli e sfornare qualcosa di nuovo e originale. Cos’hanno, questi ragazzi, da offrire al mondo che altri già non abbiano dato (a parte la velocità d’esecuzione)? Poco, per ora. Forse pochissimo. Eppure c’è un aspetto estremamente rilevante: a distanza di tredici anni, le canzoni sono <i>belle</i>. I Sonata sanno scrivere belle canzoni, al cento per cento metal (e vale sia per le ballad, sia per le speedy songs) ma, soprattutto, spaventosamente orecchiabili e cantabili. Peccano, senza dubbio, di poca originalità e talvolta di ingenuità. A partire dalla voce di Kakko, dal timbro bellissimo, ma spinta in parti acute un po’ “di genere” e, a volte, un tantino non necessarie. Difetti comunque che passano in secondo piano rispetto alla piacevolezza delle canzoni. In conclusione, perchè ascoltare <i>Ecliptica</i>? Perchè sarà anche vero che suona “come gli Stratovarius” (anche se, tutto sommato, solo fino a un certo punto), ma in nessun album degli Stratovarius troverete le bellissime canzoni di <i>Ecliptica</i>. Semplice, no? </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/E4yjpT8dkLw?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><u><i>Silence</i> (2001)</u></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://www.metal-archives.com/images/2/5/4/7/2547.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.metal-archives.com/images/2/5/4/7/2547.jpg" style="cursor: move;" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
Eccoci dunque al secondo lavoro. Cosa è cambiato rispetto al precedente? Non molto, per la verità. Tredici tracce che sono, forse, ancora più “power metal” e veloci di quelle di <i>Ecliptica</i>. I brani non perdono però un’oncia di incisività: trattasi di ottime e ispirate composizioni. Non escono, forse, dagli schemi del genere dichiarato, ma sono, come quelle di <i>Ecliptica</i>, melodiche ed eccezionalmente accattivanti. A mio avviso, i risultati migliori si ottengono quando la band rallenta i tempi, permettendo alla distintiva voce di Tony di sfoderare tutta la sua emozionalità. Ne è esempio lampante quello che ritengo il pezzo in assoluto più riuscito del platter: <i>The End Of This Chapter</i>. Riscontriamo, in definitiva, più o meno i medesimi difetti già presenti in <i>Ecliptica</i>, cui aggiungerei (se di difetto si può parlare) un pizzico di dispersività. I brani più lenti e riflessivi sono seguiti da bordate di doppia cassa di velocità impressionante. Ritengo che, in alcuni casi, questo sia stato fatto per massimizzare l’impatto dei pezzi più spinti. Tuttavia, non posso fare a meno di ritenere questo lavoro, sotto questo aspetto, “poco compatto”; richiama alla mente un alternarsi di stati d’animo molto differenti, tipici della gioventù, più che un maturo e graduale andirivieni di pensieri. Un grandissimo lavoro, comunque, forse addirittura un classico del genere e che merita senza dubbio più d’un ascolto. Per molti,il lavoro definitivo della band. </div>
</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/uOIQYAhE6ik?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div>
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><u><i>Winterheart's Guild</i> (2003)</u></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://image.musicimport.biz/sdimages/disk4/760805.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://image.musicimport.biz/sdimages/disk4/760805.jpg" width="311" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Il terzo album è un traguardo di estrema importanza per una band. In moltissimi casi, si tratta del disco della consacrazione, di un qualcosa che dirà se la band è degna di nota o solo una delle tante. Spesso ci si aspetta un lavoro dalla grandiosità artistica immensa e che proponga qualcosa di nuovo; qualcosa che dica davvero di che pasta è fatto il gruppo. Soprattutto quando, lo stesso gruppo, è un figlio così evidente di un genere creato da altre realtà musicali precedenti, per quanto belle siano le canzoni che incide. <i>Winterheart’s Guild</i> come si raffronta con le alte aspettative della critica? Accontenterà solo i fan (ormai moltissimi) o segnerà un distacco dal passato? In pratica: i Sonata Arctica sanno camminare con le proprie gambe? Non del tutto, almeno per ora. I Sonata Arctica posticipano il salto di qualità mentre riassestano la line-up. Härkin lascia la band. Lo sostituirà, in pianta stabile, il bravissimo Henrik Klingenberg. Il disco viene però registrato pima, insieme a Jens Johansson degli Stratovarius, dal momento che il posto di tastierista è vacante. Un segnale forte che mostra come il cordone ombelicale della band ancora non sia caduto del tutto. Tony Kakko pare reticente a variare il proprio stile compositivo e, di conseguenza, la band fatica a evolversi più di tanto. Qualche tentativo già lo si nota, di quando in quando, durante l’ascolto: canzoni come <i>Gravenimage</i> e <i>Broken</i> si discostano, almeno parzialmente, dalla maggior parte del materiale precedente. Tuttavia è difficile, per me, dare all’album un giudizio diverso rispetto a quello espresso nei confronti dei buonissimi predecessori. Buone canzoni, orecchiabili, cantabili e ottimamente suonate, ma ancora poca originalità. Un disco buono, forse più che buono, ma che non raggiunge a mio avviso, se non in alcuni passaggi davvero ottimi, la qualità compositiva del debutto <i>Ecliptica</i>, che aveva dalla sua l’arma della spontaneità, e di <i>Silence</i>, ispirata dimostrazione dell’abilità della band di muoversi all’interno del proprio genere con competenza e maestria. </div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/j84CjpX2bX8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<u><i>Reckoning Night</i> (2004)</u></div>
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<a href="http://images.uulyrics.com/cover/s/sonata-arctica/album-reckoning-night.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://images.uulyrics.com/cover/s/sonata-arctica/album-reckoning-night.jpg" width="320" /></a>Eccolo, il pomo della discordia. L’album che ha diviso la critica e i fan e che ha cambiato tutto, per sempre. Per qualcuno, i Sonata Arctica finiscono qui. Per altri, iniziano qui. Quando ripenso alla data d’uscita di questo disco, ancora fatico a crederci. A un solo anno di distanza da <i>Winterheart’s Guild</i>, vede la luce <i>Reckoning Night</i>: l’album che aspettavo. Tutto poteva voler dire un solo anno di composizione: scarsa ispirazione, fretta o chissà cos’altro. Ben pochi, penso, si aspettavano quella che ritengo una maturazione incisiva e repentina. Certo è che, personalmente, ho davvero faticato ad apprezzare quest’album, all’inizio. Un ragazzino di diciotto anni, fissato col power metal e la doppia cassa, come deve reagire quando i Sonata Arctica registrano un lavoro così...diverso? Perchè è questo l’aggettivo più corretto. <i>Reckoning Night</i> è, semplicemente, diverso da tutto ciò che la band è stata fino ad ora. È power metal, eppure non lo è del tutto. È melodico, orecchiabile e cantabile, ma non nella maniera cui eravamo abituati. La cosa che, però, colpisce di più è che suona incredibilmente Sonata Arctica: finalmente, la band ha uno stile che la rende riconoscibile, anche quando le composizioni escono dai canoni del power metal. Cambi di tempo (che talvolta diventa dispari), linee vocali originali, velocità diminuite, intermezzi strumentali nuovi e interessanti. Maturità è fatta: i Sonata Arctica sono una band con la quale il mondo metal, e non solo, dovrà fare i conti. Non è fatta per piacere ai fan del tal o del tal altro gruppo. Cammina sulle proprie gambe, si muove bene e con eleganza. Il singolo <i>Dont’t Say A Word</i> è spiazzante e bellissimo con i suoi intermezzi da brividi ma, per essere giusti, occorrerebbe citare tutti i brani. Mi risulta più semplice consigliarne caldamente l’ascolto. Ascoltatelo e fatevi una vostra idea: come sempre, quando si parla di un lavoro discusso. Doverosa precisazione: naturalmente, per molti dei metal-heads più oltranzisti, questo album è stato un tradimento imperdonabile. Se appartenete a questa corrente di pensiero, lasciate perdere. Unico punto debole, se proprio devo trovarne uno, la presenza della “carina” ma assai scontata <i>My Selene</i> (unico brano non scritto da Kakko ma, mi pare, da Liimatainen), canzone che mal si adatta al contesto sonoro del platter e che avrei apprezzato di più se avesse fatto parte di un qualsiasi album d’esordio. Ironicamente, al primo ascolto, fu l’unico pezzo che mi piacque davvero... beata gioventù. </div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/sEUjbBMOUBg?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<u><i>Unia</i> (2007)</u></div>
</span><br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMDqXPjEc_q_BXZ2hVhg2smPxraAFsULVssgBRpbkSW7Qzad0Q_WKSB1_U_JMDs3Xm8dnr7Pd75wwaXjNLWm3c2F0SgPGDsy26rG5xDWabm-exK_ELHGB85iwzTyS5sxxADW_HOZjeA6E/s1600/Sonata+Arctica+%E2%80%93+Unia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMDqXPjEc_q_BXZ2hVhg2smPxraAFsULVssgBRpbkSW7Qzad0Q_WKSB1_U_JMDs3Xm8dnr7Pd75wwaXjNLWm3c2F0SgPGDsy26rG5xDWabm-exK_ELHGB85iwzTyS5sxxADW_HOZjeA6E/s320/Sonata+Arctica+%E2%80%93+Unia.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">C’è un aneddoto riguardo questo disco. Quando uscì, si lessero le recensioni più disparate, sulle riviste e in giro per la rete. Non ricordo più dove, lessi una “mezza stroncatura” che paragonava la band, nella persona di Tony Kakko, allo studente migliore della classe che sbaglia un’interrogazione. Credo che noi tutti possiamo ricordare un simile episodio, accaduto chissà quando ai tempi delle medie o del liceo. Lo studente, chiamato dal professore, si avvia al suo destino tremando, conscio dell’imminente fallimento, perchè sa benissimo di non essersi preparato come al solito. La simpatia di quell’articolo mi rimase impressa e me ne ricordo tutt’ora, a distanza di cinque anni. Che dire: calza alla perfezione. Certo, forse non parlerei di un votaccio quanto di una mezza debacle: inevitabile; tutti vi incappano prima o poi. Il disco è strano. Vorrebbe essere un’evoluzione del predecessore, qualcosa di ben lontano dal ritorno alle origini che molti fan speravano, ma la band manca il bersaglio realizzando un punteggio ben al di sotto delle aspettative. Ammirevoli, naturalmente, le intenzioni. Credo che ciò che la band volesse ottenere si possa intravedere in brani come <i>Caleb</i>, forse il pezzo più riuscito. Intendiamoci, le canzoni non sono brutte: è solo che paiono incomplete, insicure, come se chi le avesse scritte avesse ben in mente l’obiettivo, ma non altrettanto bene la via per raggiungerlo. Una buona metà dei brani sono piacevoli, a mio avviso, ma appare chiaro che il nuovo stile deve essere rodato ancora un po’. Impressionante, però, come per partorire <i>Unia</i> ci siano voluti tre anni. Per il nettamente superiore <i>Reckoning Night</i>, ne era bastato uno. I tempi dell’ispirazione sono davvero imprevedibili. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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</span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/eob9izeo-CU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
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<u><i>The Days of Grays</i> (2009)</u></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxcg71wcV2Wv902Zm6yK3UA4B7kBkOO3TAQMC8UB4NsrGLi1B0dOoj1Ax2t3EGvV0UxiDCH0E2-nlkgZmkoP_YOcO-Pu5Z_j0qBQKFiiuSBqblssYB4xgDnss0BHYHK-Uet3y7zLCylzQ/s1600/sonata_arctica_-_the_days_of_grays_artwork.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxcg71wcV2Wv902Zm6yK3UA4B7kBkOO3TAQMC8UB4NsrGLi1B0dOoj1Ax2t3EGvV0UxiDCH0E2-nlkgZmkoP_YOcO-Pu5Z_j0qBQKFiiuSBqblssYB4xgDnss0BHYHK-Uet3y7zLCylzQ/s320/sonata_arctica_-_the_days_of_grays_artwork.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Quando questo lavoro uscì, devo ammetterlo, trattenni il fiato. Avvicendamento in line-up: esce Liimatainen ed entra il “guitar hero” Elias Viljanen. Benchè Kakko, sia il maggior compositore, l’uscita di Jani, figura centrale e carismatica nella band, potrebbe causare un po’ di smarrimento... C’era una buona possibilità che il nuovo album fosse un flop, che i Sonata Arctica non riuscissero a gestire la nuova direzione artistica intrapresa. C’era una buonissima possibilità che tornassero alle origini, cosa che non posso fare a meno di ritenere un fallimento per la band, un’involuzione, anche se molti fan forse ne avrebbero gioito. Oppure poteva essere un capolavoro. Tutto poteva essere. Fortunatamente, mi bastarono pochi ascolti per ritenerlo un album dalla qualità elevatissima, estremamente variegato e maturo. Il degno successore di <i>Reckoning Night</i> non copia lo stile di quest’ultimo: comincia da dove questi aveva lasciato e si spinge più avanti. Prende gli aspetti migliori di <i>Unia</i> e li integra bene con tutto ciò che i Sonata Arctica sono stati prima. La band perde quella che è stata, in passato, una delle sue migliori qualità, l’orecchiabilità, ma guadagna immensamente in termini di complessità avvicinando la propria proposta sonora a una sorta di progressive (non “progressive metal”, si badi bene). Benchè, al solito, lo stile sia riconoscibilissimo, il tutto suona nuovo e moderno, arricchito di quando in quando da un inedito uso di filtri vocali o di insoliti synth. Si passa da brani tetri ma dal sound classico, come <i>Deathaura</i> (davvero grandioso), a esperimenti sonori come la bizzarra <i>Zeroes</i>, che potrà non incontrare i gusti di tutti gli appassionati, ma che trovo decisamente riuscita. Pezzi molti differenti tra loro, quindi, e ricchi di variazioni. Anche quando la band decide di omaggiare i fan della prima ora, con la melodica e veloce <i>Flag In The Ground</i> (l’unico pezzo di cui forse si poteva davvero fare a meno, visto il contesto), le influenze del nuovo corso sono ben in evidenza. Consiglio quindi un ascolto approfondito e consiglio altresì di acquistare, se possibile, la versione contente la bonus track <i>In The Dark</i>, veramente bellissima. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/X7Y3OjC-Ryc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo questo “azzeramento”, possiamo apprestarci ad ascoltare il nuovissimo <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/06/speciale-sonata-arctica-parte-2.html">Stones Grow Her Name</a></i> e vedere che cosa i cinque finlandesi ci hanno preparato questa volta. Come si diceva in apertura, tutto lascia intendere che recensire questo lavoro non sarà facile. Vedremo.</div>
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<br /></div>
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Spectraeon_86</div>
</span>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-76621520662246581402012-05-13T12:24:00.000+02:002012-05-13T14:48:22.011+02:00La Vecchia Signora è tornata!<a href="http://img225.imageshack.us/img225/3531/cerimonia63.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="426" src="http://img225.imageshack.us/img225/3531/cerimonia63.jpg" width="640" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span class="st"><i>“Alla
Juventus </i></span><em>vincere non è importante</em><span class="st"><i>. È l'unica cosa che conta”<o:p></o:p></i></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Così si espresse Giampiero
Boniperti qualche anno fa, ribadendo il concetto anche a inizio stagione, durante l’inaugurazione dello Juventus Stadium.
Dopo due settimini posti, però i tifosi juventini vedevano in
quell’affermazione soltanto una cosa: tanta nostalgia…</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Risulta difficile scrivere
qualcosa su questa cavalcata straordinaria, tanto si è già detto e scritto,
nonostante ciò voglio comunque condividere con voi le sensazione provate. </span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“<i>Vince chi ha più fame”<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Durante una delle conferenze
stampa pre mondiale 2006, Marcello Lippi si espresse così in merito a chi gli
chiedeva se l’Italia, che non partiva di certo favorita, avesse qualche chance
di vincere il titolo<i>. </i>Verissimo. Però
la fame non basta, il fatto di avere una storia alle spalle che pesa, il fatto
di giocare per una squadra abituata a primeggiare nemmeno. Penso che la fame,
la voglia, la grinta siano state determinanti per raggiungere il successo, ma
sicuramente sono solo una delle componenti.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“<i>Per vincere ci vuole testa, cuore e gambe”</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://juvemania.it/wp-content/uploads/2011/09/antonio-conte-juventus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; font-family: Verdana, sans-serif; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="245" src="http://juvemania.it/wp-content/uploads/2011/09/antonio-conte-juventus.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Antonio Conte, il mister,
l’intuizione di Andrea Agnelli, ha stupito tutti. Me per primo, che ero
scettico ad inizio stagione, non sulle sue qualità umane, non su quelle
caratteriali e tantomeno sul fatto di sapere cosa volesse dire stare alla
Juventus. Ero scettico sulla sua preparazione tattica, sulle sue doti di
allenatore in se, con alle spalle due campionati vinti in serie B e un esonero
in A all’Atalanta. Conte ha dimostrato un'intelligenza tattica assoluta, una
capacità di preparare la squadra immensa. Volete dei dati? Aggiungendo il solo Lichtsteiner
(e Caceres a gennaio), la stessa difesa colabrodo dello scorso anno (47 gol
subiti) è risultata la miglior difesa (per distacco) della Seria A con sole 19
reti al passivo. In tutto ciò la mano dell’allenatore si sente, è stata
fondamentale l’organizzazione di gioco che da inizio anno è stata impostata.
Via le cervellotiche marcature a zone imposte da Del Neri, via il costante
ripiegamento sulla zona debole del quinto difensore (l’ala); Conte ha impostato
una difesa più alta, capace di risultare impenetrabile sia giocando a 3 che a
4. Uno dei segreti è sicuramente il fatto che la Juve sia stata la squadra ad
aver concesso il minor numero di tiri in porta agli avversari, merito di
reparti sempre stretti, di un pressing in posizione avanzata attuato
perfettamente, come il Barcellona di Guardiola, senza dar tempo di ripartire
agli avversari. Il mister mi ha stupito anche per l’elasticità mentale
nell’adattare la sua idea di calcio ai giocatori a disposizione: solo i grandi
allenatori sono in grado di farlo. Un altro grande merito è quello di aver
riportato la giusta disciplina all’interno dello spogliatoio, basta interviste
rilasciate giornalmente dai calciatori con promesse e sparate, basta screzi e
ripicche di senatori svogliati (vero Camoranesi?). I complimenti però vanno
fatti anche a tutto lo staff tecnico, che tramite un lavoro mirato è riuscito
ad estirpare uno dei problemi maggiori della Juve degli ultimi 3 anni, gli
infortuni soprattutto muscolari, quest’anno praticamente nulli (altro che colpa
dei campi di Vinovo…).</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il pagellone che ora vi proporrò
è il miglior modo che mi viene in mente per celebrare ogni singolo giocatore,
mettendone in luce pregi e difetti, aggiungendo qualche dato statistico e
assegnando loro un voto che ovviamente sarà più che opinabile.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b># 1. Gianluigi Buffon</b></span><br />
<a href="http://www.calciomercato.it/imagenes/original/NEWS_1330433036_buffon_2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="210" src="http://www.calciomercato.it/imagenes/original/NEWS_1330433036_buffon_2012.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">35 presenze. Chi lo dava per
bollito ha dovuto ricredersi col passare delle giornate. Gigi è tornato quello
dei mondiali, dopo due anni travagliati a causa dei problemi alla schiena, con
tanto lavoro si è ripreso con pieno merito il titolo di miglior portiere al
mondo. Fondamentale nel gioco di Conte per la sua fantastica capacità di utilizzare
al meglio i piedi per far ripartire l’azione. Molti avranno in mente solo
l’errore con il Lecce, io penso che quello sia stato solo un infortunio e se
avessimo perso lo scudetto a causa di quell’episodio il mio giudizio non
sarebbe cambiato di una virgola: uno dei segreti del nostro possesso palla sta
nello riuscire a far partire sempre e comunque l’azione palla a terra, un
errore a fronte di mille rischi è umano, il resto delle parate invece lo sono
molto meno. Voto: 9.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b># 3. Giorgio Chiellini</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://static.fanpage.it/calciofanpage/wp-content/uploads/gallery/le-immagini-piu-belle-di-roma-juventus-1-1/chiellini-esulta-in-roma-juventus.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="213" src="http://static.fanpage.it/calciofanpage/wp-content/uploads/gallery/le-immagini-piu-belle-di-roma-juventus-1-1/chiellini-esulta-in-roma-juventus.jpg" width="320" /></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">33 presenze; 2 gol, 1 assist.
Trascinatore, uomo ovunque, con la sua grinta nessuno in campo poteva
permettersi di mollare un centimetro. Molti lo volevano lontano dalla Juve
perché troppo falloso, irruento e sgraziato. Lui non ha dato peso a tutto ciò,
rinnovando il contratto e tornando ad essere “il chiello carro armato” di
sempre, dimostrando di essere uno juventino vero, oltreché uno dei migliori
difensori italiani. Senza dubbio è stato quello che ha beneficiato maggiormente
del cambio di allenatore: il suo modo di giocare era abbastanza inadatto alla
difesa a zona e al tipo di marcature richieste da Del Neri. Partito centrale ha
saputo adattarsi tornando a fare il terzino, per poi andare a formare quel trio
fenomenale con Barzagli e Bonucci, giocando di fatto nel suo vero ruolo. Voto:
9</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#4. Martín Cáceres</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn.sportevai.it/wp-content/uploads/2012/03/milan_juventus_caceres.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="188" src="http://cdn.sportevai.it/wp-content/uploads/2012/03/milan_juventus_caceres.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">6 presenze; 1 gol. A questi
numeri non si possono non aggiungere quelli della Coppa Italia, con quella
doppietta strepitosa nel suo (secondo) esordio in maglia bianconera. Arrivato a
Gennaio, si è inserito negli schemi di Conte alla perfezione da subito,
dimostrandosi un giocatore maturo e molto duttile. Il suo acquisto era ben
voluto da tutti, dirigenza, allenatore e tifosi, Martin ha subito fatto capire
il motivo di tanta benevolenza nei suoi confronti. El Pelado è cresciuto molto
rispetto alla sua prima esperienza in bianconero, ora è un giocatore su cui il
mister potrà contare a tutti gli effetti, un titolare aggiunto. Voto: 7.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#7 Simone Pepe</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://cdn.blogosfere.it/wonderjuve/images/pepe-golf.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://cdn.blogosfere.it/wonderjuve/images/pepe-golf.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">25 presenze, 6 gol, 3 assist.
Fondamentale nel girone d’andata, e questo aggettivo non è riduttivo o
esagerato. Con la sua presenza ha garantito il giusto equilibrio nel il 4-3-3
con cui la juve ha giocato tutta la prima parte di stagione. Rispetto allo
scorso anno anche lui ha beneficiato enormemente del cambio di allenatore,
riuscendo finalmente ad unire alla grandissima generosità e corsa, molta
concretezza, soprattutto in zona gol con 6 reti, ma anche con continui tagli,
ripiegamenti, contrasti e assist. Si è guadagnato il posto da titolare grazie
soprattutto al suo acume tattico (ricordate quando si è messo a bordo campo a
spiegare allo spaesato Elia i movimenti da fare?) e alla sua umiltà, perché le
parole sopra citate di Conte hanno il loro valore. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Voto: 8</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#8 Claudio Marchisio</b></span><br />
<a href="http://static.fanpage.it/calciofanpage/wp-content/uploads/2011/12/claudio-marchisio-638x425.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="213" src="http://static.fanpage.it/calciofanpage/wp-content/uploads/2011/12/claudio-marchisio-638x425.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">35 presenze, 9 gol, 4 assist. Numeri
straordinari, che potrebbero già dire tutto sulla stagione del ex “principino”
(ora principe), eppure non bastano. Conte ad inizio stagione era stato
chiarissimo, dicendo che Claudio era un giocatore fondamentale per la juve del
presente e per il futuro. Marchisio è sicuramente stato uno dei migliori, i
suoi sono numeri da attaccante, da seconda punta, invece il suo mestiere è la
mezz’ala, la più forte e completa che ci sia in Italia. Nella sua stagione c’è
tanta sostanza, lui è Vidal sono uno dei segreti di questa juve, con la loro
intelligenza tattica, con polmoni infiniti, sempre a pressare altissimi, anche
più in là degli attaccanti, e poi via a chiudere in difesa. Claudio più del
cileno, capace di inserimenti fulminei, smarcamenti da bomber di razza,
dribbling, lucidità sotto porta e negli assist, tutto. Dal mio punto di vista
(non me ne voglia il chiello) Marchisio rappresenta perfettamente
l’incarnazione della juventinità, a prescindere dalle caratteristiche tecniche
e tattiche. Voto: 9.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#10 Alessandro Del Piero</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://blog.panorama.it/sport/files/2012/03/alessandro-del-piero-juve-inter-large.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="300" src="http://blog.panorama.it/sport/files/2012/03/alessandro-del-piero-juve-inter-large.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">22 presenze, 2 gol, 2 assist. Qui
non parlerò del suo addio, di quello che rappresenta per noi tifosi, ci sarà
modo e tempo per farlo, dedicandogli un pezzo ad hoc. La stagione del capitano
dovrebbe esser presa, incorniciata e mostrata a tutti questi aspiranti
“campioncini” che a 20 anni (o anche di più) pensano di essere arrivati,
pretendono il posto da titolari e piagnucolano per tutto l’anno quando la juve
(e non solo) li scarica in squadrette provinciali (ogni riferimento a Sebastian
Giovinco è puramente voluto.) Mai una parola fuori posto, massimo impegno negli
allenamenti, massima disponibilità, massima grinta ogni volta che è stato
chiamato in causa, anche per i dieci minuti finali, magari a risultato
acquisito, anche se ti chiami Del Piero, anche se hai fatto la storia di questo
club, anche se non esiste nessun record con questa maglia che non ti
appartenga. Già solo questo meriterebbe un dieci, ma c’è di più, c’è molto di
più nella stagione del capitano, perché quando è arrivato il momento decisivo
lui è stato fondamentale ancora una volta, nei big match di Coppa Italia,
quelli da dentro o fuori, con Roma e Milan, ma soprattutto in campionato, con
due soli gol certo, ma che gol! Uno nella partita più sentita e l’altro su
punizione, decisivo per permettere alla juve non solo di battere la Lazio (che
era terza) ma soprattutto di scavalcare il Milan, senza più perdere la testa
della classifica. Ho cercato di godermi ogni singolo minuto giocato dal
capitano, sapendo che erano gli ultimi, ho gioito come non mai ad ogni suo gol
e domenica quando alzerà il trofeo di questo scudetto avrò una certezza: aveva
ragione lui, ancora una volta. Voto 10+</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#11 Paolo De Ceglie</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/556197_448161618532193_116430681705290_1854195_177826069_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="150" src="http://a7.sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash3/556197_448161618532193_116430681705290_1854195_177826069_n.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">21 presenze, 1 gol, 2 assist.
L’avete vista la foto della sua macchina? Juventino vero anche lui, così come
Marchisio proveniente dalle trafile, tutte, compreso l’anno in serie B. Paolino
si è meritato la riconferma sul campo, migliorando tantissimo, favorito dal
modulo a 5 di centrocampo che gli ha permesso di giocare nel suo vero ruolo. Si
merita questa maglia, si merita questa vittoria. Voto 7.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#14 Mirko Vucinic</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://zave.dailyrando.it/wp-content/uploads/2012/03/vucinic.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://zave.dailyrando.it/wp-content/uploads/2012/03/vucinic.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">32 presenze, 9 gol, 8 assist.
Genio e sregolatezza, definizione banale quanto inappropriata a mio avviso.
Mirko quest’anno è stato molto più fondamentale di quanto i giornalai e finti
esperti abbiano compreso. Conte l’ha sempre dimostrato, con le presenze nella
formazione titolare e anche in conferenza stampa. Vucinic è l’unico giocatore
in rosa in grado di garantire un cambio di passo, creare superiorità numerica e
allo stesso tempo una corsa continua dall’inizio alla fine. Lui stesso in
un’intervista si è meravigliato di come quest’anno abbia capito e imparato a
correre, a coprire (fondamentali certi suoi ripiegamenti). Mancava qualche gol?
Si, perché li ha tenuti tutti in serbo per il finale di stagione, decisivo,
anche con i suoi assist (8, tantissimi), ha fatto ricredere gli scettici. Per
tutti gli altri lui è semplicemente “genio e sregolatezza”. Voto 9</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#15 Andrea Barzagli</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://juvecentral.it/sites/default/files/15gen2012_Barzagli_Big.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="196" src="http://juvecentral.it/sites/default/files/15gen2012_Barzagli_Big.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">34 presenze, 1 assist. Il
direttore sportivo del Wolfsburg si starà mangiando le mani (seh le mani..) per
avercelo venduto alla bellezza di cinquecento mila euro. Un muro. Basterebbe
questo, è l’unico dei titolarissimi a non aver segnato, ma ne ha salvati
talmente tanti che quello è un dettaglio più che superfluo. Nel 2006 al
mondiale aveva giocato solo una partita, peraltro molto bene, quest’anno Conte
non l’ha mai fatto riposare, trovando un calciatore maturo, migliorato, senza
dubbio per rendimento il miglior difensore della serie A. Voto: 9.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#17 Eljero Elia</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://www.calcioline.com/wp-content/uploads/2012/01/elia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="199" src="http://www.calcioline.com/wp-content/uploads/2012/01/elia.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">3 presenze. Vero oggetto misterioso,
capace di ottime giocate individuali, ma poco incline al rigore tattico imposto
dal mister. Ciò che mi ha stupito maggiormente in negativo è stata l’incapacità
di comprendere movimenti e dinamiche di gioco nel corso dell’anno. Non puoi
allenarti tutti i giorni con i tuoi compagni, provare e riprovare i movimenti
e, dopo 6 mesi, quando ti viene data la possibilità di dimostrare il tuo
valore, vagare per il campo spaesato. Voto: 5</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#18 Fabio Quagliarella</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.datasport.it/images/2012/4/7/16482.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="228" src="http://www.datasport.it/images/2012/4/7/16482.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">22 presenze, 4 gol. Dopo 6 mesi
fermo a causa di un grave infortunio al ginocchio non era facile tornare ai
livelli ottimi del suo esordio (9 gol nelle prime 20 partite di campionato
2010). Conte a inizio anno, quando Fabio ancora non riusciva a dare il meglio,
aveva detto che lo considerava un titolare, perfetto per la sua idea di gioco,
e che dal momento in cui sarebbe tornato al 100% fisicamente l’avrebbe fatto
giocare. Detto fatto, Quagliarella si è allenato con grande determinazione,
ritrovando la forma migliore, le sensazioni che solo il campo sa darti, e
infine i gol. La seconda parte di stagione dal mio punto di vista gli varrà una
meritata riconferma. Voto: 8</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="font-family: Verdana, sans-serif;">#19 Leonardo Bonucci</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://www.radioradio.it/Assets/radioradio/Uploads/Images/news/bonucci.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="220" src="http://www.radioradio.it/Assets/radioradio/Uploads/Images/news/bonucci.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">31 presenze, 2 gol 1 assist. Così
come Vucinic, anche Leonardo è stato più volte vittima di numerose critiche, a
volte ingenerose, a volte giuste. Nella sua stagione ho visto un miglioramento
netto con il passaggio alla difesa a 3, che ha esaltato le sue grandi doti di
regista arretrato. Col passare del tempo è aumentata anche la sicurezza nei
contrasti e la presenza in area; ad oggi dubito che Prandelli se ne priverà.
Tutto ciò che è successo invece dopo la trasferta di Trieste dimostra solo
quanto lui sia sempre stato uno juventino nel dna. Voto: 8.5</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#20 Simone Padoin</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://l.yimg.com/bt/api/res/1.2/v_TMO8MavVX3ve2kl8lc8Q--/YXBwaWQ9eW5ld3M7Zmk9aW5zZXQ7aD00MjA7cT04NTt3PTYzMA--/http://media.zenfs.com/en_us/News/Reuters/2012-03-17T222225Z_699341727_GM1E83I0HZB01_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="212" src="http://l.yimg.com/bt/api/res/1.2/v_TMO8MavVX3ve2kl8lc8Q--/YXBwaWQ9eW5ld3M7Zmk9aW5zZXQ7aD00MjA7cT04NTt3PTYzMA--/http://media.zenfs.com/en_us/News/Reuters/2012-03-17T222225Z_699341727_GM1E83I0HZB01_RTRMADP_3_SOCCER-ITALY.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">5 presenze, 1 gol. Fortemente
voluto dal mister nel mercato di Gennaio, si è dimostrato un centrocampista
duttile, intelligente e soprattutto umile. Dubito che verrà venduto in estate,
lui sa benissimo che non potrà partire da titolare e che con tutta probabilità
arriverà anche un altro semititolare nel suo ruolo, ma a differenza di altri
(Pazienza) preferisce giocarsi le sue carte in una grande squadra, con la
possibilità di crescere e vincere qualche trofeo. Voto: 7</span></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#21 Andrea Pirlo</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhStq58BCsxFzbR7daFG9w8a52T_ZYxsyf6AAKT-tPCOrIQJOzPwHAk5WnOTQvc6fUIzWgI1pPATTuBRgnLkFPH0mpcwDUe3cQpmQdaI-dyP7IYtSK5UG5VA4JnlWX6CUQ-_x422ZrqmMP9/s1600/pirlo.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhStq58BCsxFzbR7daFG9w8a52T_ZYxsyf6AAKT-tPCOrIQJOzPwHAk5WnOTQvc6fUIzWgI1pPATTuBRgnLkFPH0mpcwDUe3cQpmQdaI-dyP7IYtSK5UG5VA4JnlWX6CUQ-_x422ZrqmMP9/s320/pirlo.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">36 presenze, 3 gol 13 assist. Il
più presente, l’imprescindibile, il regalo, “quellochemancavadaanni”,
chiamatelo un po’ come volete, per me rimane semplicemente Andrea Pirlo. Lo
ammiravo col Milan e in nazionale, figuriamoci ora. Dopo un anno passato a
riposarsi nella pensione di Milanello, su gentile concessione del simpatico Max
Allegri (sempre sia lodato), Andrea è tranquillamente tornato a disputare una
normale stagione da 40 presenze, come se nulla fosse, senza neanche sudare
troppo. Mai sostituito, sempre lucido, capace di 13, dico TREDICI assist per i
compagni, quasi increduli alle volte di trovarsi palloni così semplici da
spingere in rete. La sua presenza in mezzo al campo è stata di un'importanza
vitale per il gioco imposto da Conte, nessun allenatore è riuscito a fermalo,
nemmeno quando si è provato a sacrificare un giocatore per marcarlo a uomo,
troppo intelligente lui a spostarsi in posizione di mezz’ala, troppo atletico
per reggere quel trotterello incessante per 90 minuti, e si sa, a Pirlo basta
un attimo per inventare una giocata. Voto: 9.5</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#22 Arturo Vidal</b></span><br />
<a href="http://www.sportitalia.com/storage/img_notizie/thumb2/df5ce1043b2cd85027a9295bb821dadc.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="http://www.sportitalia.com/storage/img_notizie/thumb2/df5ce1043b2cd85027a9295bb821dadc.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">33 presenze, 7 gol, 3 assist. Top
player di valore mondiale. Chapeau a Marotta che l’ha pagato 10,5 ml. Celia
Punk, come si fa chiamare, si è adattato alla perfezione al campionato italiano,
risultando uno dei giocatori fondamentali per la conquista di questo scudetto.
Arturo ha una capacità innata nello sradicare i palloni senza che l’avversario
se ne renda conto, anche da dietro è in grado di rubarti palla senza commettere
fallo; è un giocatore con qualità aerobiche fuori dalla norma, corre, pressa
più alto degli attaccanti, ripiega fin dentro l’area di rigore e poi è pronto
al contropiede; ha un tiro potente preciso, la giusta grinta e determinazione
che gli permettono di non mollare mai, nemmeno dopo aver tirato, lui continua a
correre, sai mai che il portiere non la blocchi; ha una tecnica che per un
giocatore con le sue caratteristiche mai ti aspetteresti, grande visione di
gioco, calma e tranquillità nel saper fare la cosa giusta anche al lite
dell’area, seriamente uno dei giocatori più completi che abbia mai visto. Voto:
9.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b># 23 Marco Borriello</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.datasport.it/images/2012/1/3/13419.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="228" src="http://www.datasport.it/images/2012/1/3/13419.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">13 presenze, 2 gol. Arrivato con
la nomea del tronista, sopravvalutato, mezzo giocatore, Marco ha lavorato sodo,
perché era l’unico modo per convincere Conte. A Roma aveva una condizione
scarsa, impegnandosi è tornato atleticamente in forma, e così il mister, che ne
apprezza molto il modo di giocare, ha iniziato ad utilizzarlo, continuando a
farlo nonostante le prime presenze non siano state del tutto degne di nota. Il
gol al Cesena, da 3 punti, decisivo per il titolo, avrà probabilmente un peso
specifico nelle valutazioni della dirigenza. Non so se Marco rimarrà o meno, ma
lo ringrazio comunque per l’impegno e l’abnegazione con la quale è stato in
grado di far ricredere i tifosi. Voto: 7.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#24 Emanuele Giaccherini</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn.cinetivu.com/wp-content/uploads/2012/01/Giaccherini-Getty.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="225" src="http://cdn.cinetivu.com/wp-content/uploads/2012/01/Giaccherini-Getty.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">22 presenze, 1 gol, 1 assist.
Nello scetticismo generale tutti si chiedevano l’utilità che potesse avere
questo giocatore. Ve lo ricordare il “</span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Giaccherini”</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
urlato da conte in panchina con il gesto alla Toni? L’ha voluto, l’ha fatto
giocare e ora tutti hanno capito il perché. Giak è un calciatore
intelligentissimo tatticamente, che ha saputo inserirsi al meglio negli schemi,
adattandosi anche a ricoprire un ruolo nuovo, la mezz’ala, con risultati più
che soddisfacenti. Sicuramente una delle sorprese più liete, fondamentale nelle
partite chiuse, con i suoi dribbling e i suoi inserimenti costanti. Complimenti
davvero. Voto: 8.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b># 26 Stephan Lichtsteiner</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://www.corrieredellosport.it/images/70/C_3_Media_1335970_immagine_obig.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="120" src="http://www.corrieredellosport.it/images/70/C_3_Media_1335970_immagine_obig.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">34 presenze, 2 gol, 2 assist.
Finalmente un terzino destro degno. Ammettetelo, è quello che avete pensato
tutti dopo il 4-0 d’esordio contro il parma?! Maratoneta con due polmoni
infiniti, capace di costanti proiezioni e sovrapposizioni, ma anche molto bravo
a coprire, nelle diagonali difensive e nell’uno contro uno. Assolutamente un
acquisto azzeccato. Voto: 8.5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="font-family: Verdana, sans-serif;">#27 Milos Krasic</b><br />
<a href="http://u.goal.com/160700/160754hp2.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="198" src="http://u.goal.com/160700/160754hp2.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">7 presenze, 1 gol. Tutti si
aspettano la stagione dell’esplosione definitiva, quella che l’avrebbe
consacrato come campione. Purtroppo non è stato così e in tutto ciò non vedo
demeriti da parte di Conte. Nonostante Milos non capisse gli schemi, nonostante
mal si adattasse a giocare nello stretto, il mister gli ha inizialmente dato
fiducia, ma vedendo che non c’erano
miglioramenti effettivi, essa è cessata. Dispiace perché lo scorso anno è stato
uno dei pochi a farci gioire, però i suoi limiti tattici oltre che tecnici sono
troppo evidenti, farà sicuramente benissimo altrove. Voto: 5</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#28 Marcelo Estigarribia</b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.vecchiasignora.it/public/vs/userimg/primo%20gol%20di%20Estigarribia.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="124" src="http://www.vecchiasignora.it/public/vs/userimg/primo%20gol%20di%20Estigarribia.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">13 presenze, 1 gol, 1 assist.
Arrivato in prestito quasi a sorpresa, dopo una gran Coppa America, El Chelo si
è dimostrato un giocatore affidabile, utile e il suo apporto è stato importante
in gare come contro Napoli e Roma. Nella seconda parte della stagione però
Conte l’ha sempre meno utilizzato, preferendogli De Ceglie. Probabilmente non
verrà riscattato, ma sicuramente avrà la possibilità di rimanere in europa nel
calcio che conta. Voto: 7</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#30 Marco Storari</b></span><br />
<a href="http://multimedia.lastampa.it/fileadmin/MULTIMEDIA/QUIJUVE/102169_album/01juve_bologna_storari_83bb8c1f.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="163" src="http://multimedia.lastampa.it/fileadmin/MULTIMEDIA/QUIJUVE/102169_album/01juve_bologna_storari_83bb8c1f.jpg" width="200" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 presenze, più quelle in Coppa
Italia. Nessuno in Italia può permettersi una coppia di portieri di questo
tipo, il merito maggiore di Storari è stato quello di accontentarsi, preferendo
giocarsi al meglio le occasioni ricevute, con la possibilità di vincere
qualcosa, piuttosto che andare a fare il titolare altrove (Pazienza). Sempre
sicuro, una garanzia. Voto 7</span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#32 Alessandro Matri</b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.calcioscore.com/images/FotosNews/FILEMATRI.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="133" src="http://www.calcioscore.com/images/FotosNews/FILEMATRI.JPG" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">31 presenze, 10 gol, 4 assist. Per
tutto il girone d’andata tra gli attaccanti segnava praticamente solo lui. Poi
con l’arrivo di Borriello e il ritorno di Quagliarella ha perso il posto da
titolare e quella sicurezza sotto porta che dallo scorso anno mai si era
interrotto. Il finale di stagione l’ha visto in campo di rado, la sensazione è
che davanti ad un offerta concreta non sarà considerato incedibile. Rimane pur
sempre il miglior marcatore stagionale e la sua media gol con la maglia
bianconera è quella di un bomber vero. Voto: 8</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>#34 Luca Marrone</b></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://juvemania.it/wp-content/uploads/2012/01/Marrone_Luca21242.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img border="0" height="200" src="http://juvemania.it/wp-content/uploads/2012/01/Marrone_Luca21242.jpg" width="200" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">2 presenze, 1 assist. Ha giocato
di più in Coppa Italia, facendo vedere a tutti il motivo per cui Conte l’ha
fortemente voluto in rosa, dopo che lo scorso anno è stato il titolare del suo
centrocampo a 4 col Siena. Luca ha grandissime doti tattiche e tecniche, di
fronte però aveva un trio di centrocampisti che giocherebbero titolari ovunque.
Il prossimo anno probabilmente andrà a giocare, lo vogliono in tantissimi, si
dovrà convincere Conte a cederlo, ovviamente solo in prestito perché il futuro
di questo ragazzo sembra già scritto. Voto: 7</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Che dire ancora? Si, la Juve ha
vinto lo scudetto da imbattuta e questa è una cosa di cui bisogna andar
veramente fieri, sia perché non era MAI capitato nel campionato italiano, sia perché
dimostra quanto i ragazzi siano riusciti a rimanere concentrati, attenti,
aggressivi, sul pezzo, in ogni singola partita disputata e si sa quanto la
Serie A sia un campionato tutt’altro che scontato.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://www2.lapresse.it/phpThumb/phpThumb.php?w=670&h=500&&src=http://www.lapresse.it/polopoly_fs/1.159742.1336581855!/image/image.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://www2.lapresse.it/phpThumb/phpThumb.php?w=670&h=500&&src=http://www.lapresse.it/polopoly_fs/1.159742.1336581855!/image/image.JPG" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Non so cosa succederà il prossimo
anno, chi arriverà, chi verrà ceduto, ma so che potremmo ripartire da basi
solidissime, da un gioco fantastico, a cui la Juve non ha mai rinunciato per
tutta la stagione, zero lanci lunghi, zero scorciatoie. Di questo ne andrò
sempre fiero.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Grazie ragazzi.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='640' height='532' src='https://www.youtube.com/embed/Grny6lxAxMQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: right;">
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Mywo</span></div>
</div>Mywohttp://www.blogger.com/profile/10303131679415248126noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-20257663923413944962012-05-10T13:24:00.000+02:002012-05-10T13:27:30.942+02:00Law - Il lato oscuro della legge, il nuovo legal thriller di Star Comics<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo le storie noir di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/10/i-racconti-di-carlo-lucarelli-fumetti.html">Nuvole Nere</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> e le avventure horror di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Legion 75</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, Star Comics propone un inedito fumetto italiano di genere </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">legal thriller</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, molto di moda nella letteratura contemporanea e in televisione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.comicsbreed.com/wp-content/uploads/2011/10/law-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="163" src="http://www.comicsbreed.com/wp-content/uploads/2011/10/law-2.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In Italia questo tipo di narrativa, fatta di casi complessi affrontati in tribunale spesso in duelli di arguzia e retorica tra avvocati e magistrati, è strettamente legata ai prodotti mediatici provenienti dagli Stati Uniti, nelle cui <i>courthouse</i> bisogna impressionare una giuria di persone qualunque per far scagionare il proprio cliente o per far condannare l'imputato; il magistrato e scrittore barese Gianrico Carofiglio, durante l'ultimo decennio, è stato il primo autore nostrano a proporre storie appartenenti a questo filone, con i pluripremiati romanzi dell'avvocato Guido Guerrieri (che personalmente ho adorato). Per quanto riguarda le serie tv, basta citare l'esempio di <i>Law & Order</i>, che tra episodi regolari, spin-off e film televisivi ha superato le 900 ore di durata complessiva; è significativo, inoltre, il recente successo internazionale della serie di videogiochi giapponesi <i>Ace Attorney</i>, con i casi dell'avvocato Phoenix Wright, del difensore Apollo Justice e del procuratore Miles Edgeworth. I tempi, dunque, erano maturi per un fumetto italiano che ricalcasse i dettami e possibilmente il carisma delle storie di questo genere.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://sbamcomics.it/wp-content/uploads/2012/04/Law_1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="http://sbamcomics.it/wp-content/uploads/2012/04/Law_1.jpg" width="312" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La miniserie <i>Law</i>, che consterà di 6 albi, è ambientata nell'odierna San Francisco. I protagonisti delle avventure dentro e fuori dalle aule sono i membri dello studio legale Cussler & Brandise, ognuno specializzato in un ruolo e una funzione narrativa: la "tigre" Gwen Brandise, da poco vedova di suo marito Bernard Cussler, dirige lo studio con fermezza e aggressività mediatica; Donnie Martini, ex agente FBI di origini italiane, ricorda i detective vecchio stile, con tecniche di interrogatorio e di risoluzione dei conflitti da vero mastino; l'avvocato Chris Sanders, tutto sorrisi affascinanti e parlantina sciolta, è "l'animale da tribunale" abile ad accattivarsi le simpatie del pubblico. I consulenti dello studio sono la psicologa Michelle Miller, incaricata di valutare clienti e giurati, e l'analista scientifico Nat Naik, esperto forense. L'ultima arrivata è Rachel Roth, un po' ingenua ed emozionale, che si troverà alle prese con la feroce Gwen e in generale con un concetto di giustizia decisamente diverso dal suo. Lo studio Cussler & Brandise, infatti, si muove secondo criteri crudi e realisti, se non cinici: l'importante è dare il giusto spettacolo, convincere la giuria e far assolvere il cliente, possibilmente senza farsi radiare dall'albo professionale per frasi e comportamenti irriverenti. Nel primo volume <i>Fuori Tempo</i> (96 pagine, 2</span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 21px;">,70 €)</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, presentato in anteprima a </span><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/04/report-torino-comics-2012.html" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Torino Comics</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, i nostri devono scagionare un'insegnante di arti marziali dall'accusa di aver ucciso un cantante che in passato fu suo amante.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-LawLatoOscuroLegge-FuoriTempo1.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-LawLatoOscuroLegge-FuoriTempo1.jpg" width="150" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il pregio principale di questo primo numero di <i>Law</i> è indubbiamente la tecnica di disegno sfoggiata da Enza Fontana, molto realistica ed elegante; i volti sono molto convincenti e gli ambienti spesso ben dettagliati. A mio parere la copertina, opera di Fabiano Ambu (anche responsabile del character design), sortisce una buona impressione e il giusto impatto. La storia di <i>Fuori Tempo</i>, sceneggiata dai creatori della serie Davide Caci e Giorgio Salati,<i> </i>si dipana senza infamia e senza lode, con un ritmo abbastanza azzeccato ma qualche ingenuità nei procedimenti del processo; quel che può dare fastidio è l'utilizzo molto allegro di volti noti per i protagonisti. Come ben evidenziato anche dal blog <a href="http://fumettibrutti.blogspot.it/2012/05/law-il-lato-oscuro-della-legge-n1-fuori.html">Fumetti Brutti</a>, il musicista ucciso è chiaramente Chris Martin, Chris Sanders ha le fattezze di Edward Norton, i volti e la relazione tra Gwen e Rachel ricordano immediatamente il film <i>Il diavolo veste Prada</i>, e così via. L'altro principale difetto è l'abbondare di frasi fatte, spacconate e cliché stantii presenti nei dialoghi, tentativo di ricreare un'atmosfera sopra le righe tipica dei telefilm americani che però risulta talvolta perfino grottesco.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sul blog <a href="http://lawcomics.blogspot.it/">LAW</a> sono disponibili approfondimenti sul fumetto e sulle sue citazioni, nonché collegamenti alla recensioni ricevute e informazioni sui suoi autori. Caci e Salati sono interessati al feedback dei lettori («<i>Nessun processo è completo senza un verdetto»</i>), inviabile sul blog o a lawcomics@gmail.com.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-68180712682674991842012-04-30T14:53:00.001+02:002012-04-30T15:00:54.608+02:00Dragon's Dogma, provata la demo per Playstation 3<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Capcom, la casa produttrice di saghe celebri come </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Devil May Cry</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> e </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/resident-evil-revelations-terrore.html">Resident Evil</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, si lancia nel mondo degli </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">action rpg</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> con un progetto ambizioso e un obiettivo quanto mai difficile, ovvero quello di riuscire a inserirsi in un ambiente dominato da giganti come </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">The Elder Scrolls V: Skyrim</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> e </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/recensione-di-mass-effect-3-degna.html">Mass Effect 3</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> (tralasciando poi i giochi “minori” come </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dark Souls</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/01/provata-la-demo-di-kingdoms-of-amalur.html">Kingdoms of Amalur: Reckoning</a></i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> o </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dragon Age II</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">). La demo, messa online il 25 aprile, ci serve da assaggio per capire come questo nuovo gioco tenti di distinguersi dalla massa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.coplanet.it/userfiles/Dragons-Dogma-Logo(1).jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="314" src="http://www.coplanet.it/userfiles/Dragons-Dogma-Logo(1).jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo aver installato la demo, avrete la possibilità, come in tutti i giochi del genere, di creare un vostro alter ego modificandone aspetto, voce e movenze. Fin qui, nulla di nuovo sotto il sole. Vi verrà poi offerta l’occasione di affrontare due mini-missioni: nella prima, chiamata “L’avvento”, faremo la conoscenza con il drago che dà anche il titolo al gioco stesso. Ma non lo affronteremo subito, ovviamente, mentre ci verrà data la possibilità di combattere dei semplici goblin e delle arpie fino ad arrivare a una chimera, ben più impegnativa dei precedenti nemici; nella seconda, chiamata “L’ombra dilagante della morte”, affronteremo, ancora una volta, un gruppo di goblin per poi vedercela con un bel grifone. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0pG51Dd0ZrFbVIA9REMOrftPfcwBTrKOqQRaTTX_E2swRY3JkrUztP9eKzjrj4GiMzpIw-Z7Mhcr94J-pBabRxRAPGNH_xZVoKBafINcu7E1PzH-sCbxaYypVvCJqLckIGKcEu8LuCO4/s1600/Dragons-Dogma-04.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg0pG51Dd0ZrFbVIA9REMOrftPfcwBTrKOqQRaTTX_E2swRY3JkrUztP9eKzjrj4GiMzpIw-Z7Mhcr94J-pBabRxRAPGNH_xZVoKBafINcu7E1PzH-sCbxaYypVvCJqLckIGKcEu8LuCO4/s400/Dragons-Dogma-04.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sicuramente la prima cosa che balza all’occhio è il sistema di combattimento, davvero profondo e molto più “action” di quello di <i>Skyrim</i>. Del resto il producer e il director del gioco sono Hiroyuki Kobayashi e Hideaki Itsuno: entrambi, in passato, hanno lavorato su <i>Devil May Cry</i> e <i>Resident Evil</i>, e la loro esperienza in fatto di combattimenti si nota tutta. I controlli del nostro personaggio sono molto reattivi e le possibilità di attacco sono varie: dai semplici attacchi leggeri e pesanti a mosse più particolari e potenti che si attueranno con la semplice pressione del tasto R1+triangolo, quadrato o tondo. Lo stesso avviene con lo scudo che non ha solo la semplice funzione di parare ma serve anche a contrattaccare e a sbeffeggiare gli avversari. Menzione d’onore per l’arco: con quest’arma non lanceremo una semplice freccia alla volta ma avremo la possibilità di effettuare un attacco più potente con il tasto quadrato (il nostro personaggio tenderà l’arco al massimo per poi scagliare un siluro), un attacco ad ampio raggio con il triangolo (verranno sparate in aria più frecce insieme in modo da creare una “pioggia di frecce”) oppure un attacco rapido con il tasto tondo (il nostro alter ego scaglierà tre frecce insieme verso il nostro bersaglio). </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://nowgamer.net-genie.co.uk/siteimage/scale/0/0/315706.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://nowgamer.net-genie.co.uk/siteimage/scale/0/0/315706.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Insomma, il sistema di combattimento è piuttosto ben fatto e appagante, ci trasmette davvero la sensazione di affondare i colpi. Peccato per la telecamera che non sempre segue a dovere l’azione e spesso crea molta confusione; manca ancora un mese all'uscita del gioco e spero che su questo punto gli sviluppatori riescano ad apportare qualche modifica, mal che va con una patch. Un'altra trovata interessante è quella della gestione dei “pedoni”, ovvero i vostri alleati: ne potrete avere fino ad un massimo di 4 e ci dovremo occupare del loro equipaggiamento e delle loro tecniche di battaglia. Questi pedoni sono ampiamente personalizzabili e, grazie all’online, potremo anche scambiarli con altri giocatori. Il bello è che i pedoni si portano dietro i loro bagagli di conoscenze e di esperienze per cui ci potranno suggerire i punti deboli delle creature nemiche oltre che guidarci in luoghi a noi sconosciuti.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.wired.com/images_blogs/gamelife/2012/01/dragons-dogma.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://www.wired.com/images_blogs/gamelife/2012/01/dragons-dogma.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da un punto di vista strettamente tecnico, il gioco si assesta sui canoni del genere; il design dei mostri è piuttosto banale per quello che ho potuto affrontare e vedere. Si sa ancora poco della storia ma le poche notizie trapelate fino a oggi fanno presagire la solita e scontata storia fantasy. Si impersonerà, infatti, un eroe </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">morto per mano del drago che gli ha strappato il cuore dal petto e </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">tornato in vita grazie a un incantesimo. Inizierà dunque la vostra caccia al mostro per riprendervi ciò che vi è stato tolto. Probabilmente il gioco non punta su una storia indimenticabile, ma su un sistema di combattimento davvero gratificante. Per quel (poco) che ho potuto provare, <i>Dragon's Dogma</i> mi ha favorevolmente sorpreso, davvero. Può essere un'ottima alternativa ai due big del genere, anche se non sembra in grado di superarli; per una recensione definitiva, comunque, aspettiamo il 25 maggio. </span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> HBK</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-28449298741407617612012-04-27T18:37:00.000+02:002012-04-27T18:37:34.011+02:00Morsi di MMORPG #4: TERA, impressioni dalla open beta<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Prodotto dagli sviluppatori sudcoreani di Bluehole Studios, <i>The Exiled Realm of Arborea</i>, meglio noto con il suo acronimo <i>TERA</i>, è un <i>mmorpg</i> pubblicato in patria a inizio 2011 e in d'arrivo in Occidente nei primi giorni di questo maggio. Tra venerdì 20 e martedì 24 aprile si è svolta una sessione di open beta, ovvero di prova libera per gli interessati: è stata la prima occasione per il grande pubblico nordamericano ed europeo di provare il gameplay del gioco, non limitato come in altri casi ai soli primissimi livelli.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERA-banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="196" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERA-banner.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo il download del gioco, che pesa ben 25 gigabyte tra client e patch automatiche, ci si crea un personaggio con cui partire all'avventura. La prima scelta, come di consueto, è quella della razza: in <i>TERA</i> ce ne sono sette, ognuna con il suo aspetto caratteristico, la sua storia e le sue abilità particolari. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oltre agli ovvi umani troviamo i demoniaci Castanics, gli aggraziati High Elves, gli enormi Baraka, i tondeggianti Popori, le </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">loli</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> (apparentemente bambine) Elin e i ferali Aman; a esclusione dei Popori e delle Elin, le varie razze sono disponibili in entrambe le versioni maschili e femminili. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta1-RaceBaraka.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta1-RaceBaraka.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Avendo un debole per i personaggi robusti, per la mia prova della beta ho scelto un Baraka e ho resistito alla diffusa tentazione di chiamarlo Obama. La seconda selezione che occorre fare è quella della classe. Quattro delle otto possibilità riguardano lo scontro fisico: gli Warrior sono "pseudo-tank" che puntano tutto sulle schivate e sugli attacchi in movimento, i Lancer sono veri e propri tank che eccellono nella difesa a scapito della potenza offensiva, gli Slayer eccellono nel combattimento rapido e brutale con spade a due mani, i Berserker effettuano attacchi caricati devastanti ma sono penalizzati dalla loro lentezza. Le altre quattro classi sono l'Archer, che colpisce a distanza usando archi e trappole, il Sorcerer, che scaglia magie micidiali ma paga pegno con la sua fragilità, il Priest, classico curatore preziosissimo per i gruppi di giocatori, e il Mystic, tanto utile per i suoi </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">buff</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> a salute e mana quanto per le sue evocazioni di creature da battaglia. La scelta naturale per il mio Baraka è stata la classe del Lancer, così da creare il bastione difensivo più imponente possibile.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta2-Beginning20.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta2-Beginning20.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La prima piccola innovazione con cui si ha a che fare è il <i>setting</i> della sessione di gioco iniziale: anziché cominciare con il solito miserabile personaggio di livello 1 da impegnare con quest da lacchè, <i>TERA</i> ci lancia subito nel cuore di vicende importanti per la trama con il nostro alter ego già a livello 20, con tanto di equipaggiamento e skill adeguate. Il personaggio muove i suoi primi passi sulla spiaggia su cui è naufragato insieme alla flotta del comandante Elleon; dopo alcuni incarichi da tutorial si percorrono delle caverne infestate da mostri alla ricerca del capo, e si finisce ad affrontare, in gruppo, un grosso boss. Contro il successivo, come mostrato da una cinematica, invece non ci sarà alcuna possibilità di vittoria. Ed ecco che la gradevole sessione introduttiva cede il passo al solito lacchè di cui sopra, nei coloratissimi territori della Island of Dawn appena scoperta. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta3-Hot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta3-Hot.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Da qui in poi il gameplay segue i canoni fissati da altri titoli coreani, come ad esempio <i>Aion</i>, nell'occupare il giocatore con un sistema di quest centrate sull'andare a parlare con npc di riferimento, sull'ammazzare X mostri e/o sul recuperare Y oggetti dai loro cadaveri o da <i>item</i> interattivi. La noia è stemperata dalle richieste modeste delle quest e soprattutto dal sistema di combattimento, più "fisico" e più dinamico della media. </span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta9-Combo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta9-Combo.jpg" width="400" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Complice l'alto livello grafico, che dà vita a creature molto dettagliate e a panorami quasi artistici, menare le mani in TERA è piuttosto divertente, specialmente grazie al ritmo delle combo, ovvero le concatenazioni di skill offensive che diventano sempre più dannose e soddisfacenti, e alla varietà nei pattern d'attacco dei mob, da imparare e prevedere per ottimizzarne le contromisure. Nel caso del mio Lancer, per concludere impeccabilmente un duello contro il mob di turno era necessario alternare stoccate con la lancia e parate con lo scudo: queste ultime consumano mana ma prevengono completamente i danni se attivate con il giusto tempismo, ed è essenziale capire se il nemico sta per lanciarsi contro il personaggio, per tirargli due schiaffi di seguito o per rotolarsi contro di lui per danni sequenziali. </span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta5-Mobs.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta5-Mobs.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alcuni tipi di nemici si muovono con un seguito di </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">minion</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, minimostri che attaccano in massa. Nell'affrontarli è meglio usare degli attacchi ad area, AoE in gergo, che li colpiscano tutti insieme; i colpi perforanti con la lancia e una skill rotante del mio Lancer aiutavano nell'impresa, ma altre classi, come il Sorcerer, possono specializzarsi nel </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">crowd control</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">. Le creature selvagge sono piuttosto varie: si va dagli alberi animati Ghilliedhu agli abominii Sporewalker, dai cerberi bicefali Cromos agli inquietanti Kariagon, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta4-DiscReaper.jpg">Disc Reaper</a> e Runekeeper. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nota di colore: gli onnipresenti mostriciattoli Terron non potranno che suscitare sarcasmo nel giocatore italiano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Oltre al combattimento ci si può cimentare nel crafting di armi, armature, accessori, pozioni e quant'altro. Formazioni di minerali, piante speciali e cristalli energetici sono sparsi per i territori di gioco in attesa che qualche giocatore laborioso li raccolga, ne ottenga materiali di base per nuove creazioni e alzi così le proprie abilità inerenti, tipo Mining. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta6-Achievements.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta6-Achievements.jpg" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sebbene io abbia picconato pietre, tagliuzzato erbe e assorbito essenze fin dai primi livelli, non ho trovato le ricette necessarie al crafting fino al livello 10, quando ho raccolto le istruzioni per cucire un tessuto vegetale. C'è da dire, comunque, che la raccolta di ingredienti fa ricevere al personaggio dei buff nella rigenerazione o nella velocità utili nel combattimento, invogliando ad alternare spesso le due attività. Per forgiare nuovi equipaggiamenti bisogna trovarsi vicini a un fuoco da campo, presente negli accampamenti degli npc e accendibile ovunque con un apposito kit; al calore del fuocherello, inoltre, ci si ristora la Stamina, necessaria per attacchi più efficaci. Va poi detto che <i>TERA</i> stuzzica le ambizioni dei giocatori con una vasta quantità di achievement, cioè medaglie e titoli onorifici di ricompensa per determinati raggiungimenti, come l'aver ucciso un determinato numero di mostri, l'aver concluso una certa missione o un certo dungeon. Gli achievement sbloccati sono consultabili nel gioco in una pratica tabella ordinata per tipologie e completa dei requisiti necessari a ottenere quelli mancanti.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta8-Karascha.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta8-Karascha.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La open beta di <i>TERA</i> ha messo a disposizione dei giocatori l'avanzamento del personaggio fino al 32° livello, ma io mi sono fermato, per limiti di tempo, all'undicesimo, e in particolare dopo il primo grande <i>boss fight</i> contro il temibile Karascha, il mostro corazzato che aveva sconfitto la spedizione di Elleon. </span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta7-Karascha.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta7-Karascha.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La missione per cui dobbiamo ridurlo a più miti consigli termina la trama principale di Island of Dawn e dà accesso al territorio successivo, in cui tra l'altro riceveremo la prima <i>mount</i>, un cavallo, come ricompensa per aver raggiunto il livello 11. Karascha risiede in fondo a un complesso lineare di caverne (di fatto la prima instance che ci viene proposta), che percorreremo, insieme a un utilissimo npc curatore, evitando o affrontando i mostri ivi residenti. Una volta giunti al boss bisogna rimboccarsi le maniche, ingollare eventuali pozioni di potenziamento, assicurarsi di aver indossato l'equipaggiamento migliore ottenuto fino a quel momento e attaccare usando al meglio le proprie abilità. Nel caso del mio Lancer si è trattato di parare i colpi più pesanti e di colpire nei momenti liberi, contando sui danni delle combo e sulle cure dell'npc di supporto, mentre Karascha si spostava qua e là. L'unico bug che ho riscontrato nella mia intera prova della beta è stato il riscontro della morte del boss da parte della quest, avvenuto qualche minuto in ritardo.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta10-Sword.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-MorsiMmorpg4-TERAOpenBeta10-Sword.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il mio parere finale su questo assaggio di <i>TERA</i> è senz'altro positivo. Nonostante la sostanziale aderenza ai cliché dei mmorpg orientali, come la tendenza al farming tanto detestata da noi occidentali, essi sono ridotti e diluiti in un gioco visivamente affascinante, dallo stile narrativo più marcato del solito (anche grazie alle scene animate che presentano boss e punti di svolta) e dal sistema di combattimento appagante. Peccato che Bluehole Studios e i vari publisher del gioco abbiano optato per il pagamento a sottoscrizione anziché adeguarsi all'ormai dominante free-to-play, alienandosi l'interesse dei giocatori tirchioni come me; scommetto, comunque, che si arrenderanno alla formula "freemium" entro un anno o poco più.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-34504912876107366672012-04-26T14:56:00.000+02:002012-04-26T15:14:19.245+02:00The Avengers, i Vendicatori finalmente al cinema<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Tanto vale mettere le cose in chiaro fin da subito: <i>The Avengers</i> è un film assolutamente eccezionale, uno dei migliori action movie di sempre, anche se sarebbe un errore considerarlo "solo" un film di genere. Si tratta di un film dall’azione e dai ritmi serrati che riesce a coinvolgere e divertire il pubblico in modo straordinario, regalando al contempo una delle migliori esperienze visive della storia del cinema.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-gUIB4JAlYgc/Tun45WPY2_I/AAAAAAAAAz8/8scsB_LBiEc/s1600/Marvel%2527s+The+Avengers+++In+cinemas+April+2012.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="http://1.bp.blogspot.com/-gUIB4JAlYgc/Tun45WPY2_I/AAAAAAAAAz8/8scsB_LBiEc/s640/Marvel%2527s+The+Avengers+++In+cinemas+April+2012.jpg" width="640" /></a></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-the-avengers-locandina-italiana-recensione.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="400" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-the-avengers-locandina-italiana-recensione.jpg" width="270" /></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Il film trova la sua forza nel riconoscere e valorizzare le sue debolezze: non c’è un protagonista, non ci sono veri colpi di scena e la pellicola non si prende sul serio, ed è per questo che evita il rischio più grande, il deludere i fan che lo attendono da quattro anni, da quando Nick Fury, nelle fattezze di Samuel L. Jackson, è spuntato dall’ombra dei titoli di coda di <i>Iron Man</i> (2008) invitando gli spettatori a unirsi all’"Iniziativa Vendicatori". La scelta di un film corale è dovuta alla presenza di una mezza dozzina di supereroi che hanno meritato (o meriterebbero, negli ultimi due casi) una pellicola tutta loro, dallo shakespeariano Thor (Chris Hemsworth) al redivivo Captain America (Chris Evans), passando per l’istrionico Iron Man (Robert Downey Jr.) al sorprendentemente carismatico Hulk (Mark Ruffolo, rimpiazzo del tutto accettabile di un Edward Norton che, ora come ora, si starà mangiando le mani per essersi rifiutato di riprendersi il ruolo del Golia Verde). Il regista Joss Whedon e gli sceneggiatori sono riusciti nel difficile compito di riunire un gruppo di attori e personaggi del genere senza che nessuno prevaricasse sugli altri, dando un certo peso anche alle figure, che rischiavano di passare in secondo piano, di Occhio di Falco (Jeremy Renner), l’arciere infallibile, e della Vedova Nera (Scarlet Johannson), letale superspia sovietica. La mancanza di grandi colpi di scena è forse l’unica pecca del film, ma per come è impostato il film, non è stata una mancanza particolarmente sentita. L’intero kolossal (perché, diciamocelo, The Avengers sarà ricordato quantomeno come uno dei più grandi kolossal d’azione di sempre) verte su ritmi serratissimi e su uno scopo estremamente semplice: intrattenere lo spettatore. </div>
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<br /></div>
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<a href="http://cdn.ilcinemaniaco.com/wp-content/uploads/2012/02/The-Avengers-ecco-il-nuovo-Hulk-.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="172" src="http://cdn.ilcinemaniaco.com/wp-content/uploads/2012/02/The-Avengers-ecco-il-nuovo-Hulk-.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Missione compiuta: il film ha una pesante vena umoristica che viene a galla quasi in ogni momento (la brutalità di Hulk ha spesso risvolti comici inaspettati) che coinvolgono lo spettatore, almeno nella sala ove ho assistito alla proiezione, dalle risate da mal di pancia alla standing ovation vera e propria. <i>The Avengers </i>è un film di cui si gode appieno se si ha avuto l’occasione di vedere i cinque film "antefatto", perché vanno a integrarsi in un immenso affresco meta-cinematografico fatto di riferimenti, autocitazioni e azione al cardiopalma che farà la felicità di appassionati e non.</div>
</span></div>
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<a href="http://static.film.it/fnts/film/immagini/660x371/the_avengers_Scarlett_johansson_01-44591329.jpg" style="clear: right; display: inline !important; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><img border="0" height="179" src="http://static.film.it/fnts/film/immagini/660x371/the_avengers_Scarlett_johansson_01-44591329.jpg" width="320" /></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Il film riesce a essere molto più che un semplice collage di battute "cult" (e ce ne sono parecchie), personaggi famosi e tanta adrenalina, e lo fa divertendo e appassionando la sala in un modo avvolgente e coinvolgente. Le scene d'azione sono una meraviglia per gli occhi, le battute esilaranti e i personaggi perfettamente caratterizzati grazie alle quasi dieci ore che hanno avuto i film precedenti per preparare la scena agli eroi di Nick Fury e dell’avvenente Maria Hill (Cobie Smouder, la bellissima Robin di <i>How I Met Your Mother</i>).</div>
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<br /></div>
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<a href="http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2012/04/avengers-loki.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2012/04/avengers-loki.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="266" src="http://www.bestmovie.it/wp-content/uploads/2012/04/avengers-loki.jpg" width="400" /></a></div>
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Venendo alla trama (occhio agli spoiler!), Loki (Tom Hiddleston), avversario e fratello del mitico Thor, manipola il supercecchino Occhio di Falco e un manipolo di soldati e uomini di scienza per impadronirsi del Tesseract, cubo cosmico dal potere illimitato che solo grazie all’intervento di Captain America, negli anni’40, non aveva permesso all’H.Y.D.R.A., associazione segreta nazista guidata dal temibile Teschio Rosso, di distruggere gli Stati Uniti. Grazie al Tesseract, alla manipolazione di Hulk e della Vedova nera e alla tecnologia di Iron Man, Loki riuscirà ad aprire un portale verso la terra ai suoi nuovi protettori, gli esseri alieni noti come Chitauri, e a dividere gli eroi inviati a fermarlo. Solo di fronte alla minaccia comune e alla presa di coscienza dei propri limiti, Iron Man, Thor, Hulk, Captain America, la Vedova Nera e un nuovamente fedele Occhio di Falco riusciranno a contrastare il nemico e a cementare il proprio rapporto, unendosi per combattere insieme come sotto il nome di Vendicatori, gli Eroi più potenti della Terra. Sconfitto e rispedito ad Asgard Loki, per i Vendicatori sarà tempo di ritornare alle proprie vite, ma gli eroi non sanno che chi ha fornito nuovi poteri e protezione a Loki, il potentissimo e folle Thanos di Titano, è solo in attesa di una nuova occasione per capire potere e annientare la Terra e gli eroi che hanno osato sfidarlo…</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I prossimi appuntamenti per rivedere i Vendicatori in azione saranno a maggio e a novembre 2013, con l’uscita di <i>Iron Man 3</i> e di <i>Thor 2</i>. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: right;">
Falco_Nero87</div>
</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-3321391727020323642012-04-23T18:27:00.000+02:002012-04-24T01:18:27.123+02:00Tris di nuovi manga #3: L'attacco dei giganti, Sket Dance, Crazy Zoo<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/tris-di-nuovi-manga-mirai-nikki.html">Tris di nuovi manga: <i>Mirai Nikki</i>, <i>Durarara!!</i> e <i>Luck Stealer</i></a>)</span></div>
<div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/tris-di-nuovi-manga-2-toriko-certain.html">Tris di nuovi manga #2: <i>Toriko</i>, <i>A Certain Magical Index</i>, <i>The World God Only Knows</i></a>)</span></div>
<br /><b><i><span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">L'attacco dei giganti</span></i></b><br /><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Autore</b>: Hajime Isayama</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Editore italiano</b>: Panini Comics</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo</b>: 3,90 €</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Frase chiave</b>: «<i>Stavolta è il nostro turno, degli esseri umani. D'ora in avanti... saremo noi a divorare i giganti!</i>»</div>
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</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-LAttaccoDeiGiganti1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-LAttaccoDeiGiganti1.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono trascorsi cento anni dalla misteriosa e terrificante apparizione dei giganti, creature umanoidi alte fino a quindici metri la cui principale passione è scovare gli esseri umani e mangiarli. L'umanità, decimata in breve tempo, è stata ridotta al lumicino dalla comparsa di questo inedito predatore naturale ed è stata costretta a rinchiudersi in enormi cittadelle fortificate, protette da solide mura alte cinquanta metri. All'interno di una delle cittadelle, il giovane Eren Jaeger, figlio di un dottore-scienziato, sogna di unirsi al Corpo di ricerca, sezione dell'esercito che si occupa di studiare i giganti e gli strumenti con cui eventualmente tentare di abbatterli; ma i tentativi di controffensiva dell'armata finiscono sempre in tragedia. Un giorno Eren e sua sorella adottiva Mikasa sono testimoni dello sfondamento delle mura cittadine da parte di un gigante immenso, alto quasi sessanta metri, che con una potente pedata crea una breccia per far entrare dei normali giganti. Durante il massacro che ne consegue, Eren e Mikasa assistono impotenti all'orribile morte della loro madre, prima di rifugiarsi in una zona più interna e sicura della cittadella. Cinque anni dopo, i due ragazzi sono nominati tra le dieci nuove leve più promettenti dell'esercito, ma poco dopo ricompare lo stesso colosso fumante che sconvolse la loro vita e ripete lo stesso assalto alle mura. Eren salva sé stesso e i propri compagni grazie all'uso dell'attrezzatura per il "movimento tridimensionale", dotata di rampini e propulsori a gas, e azzarda persino un contrattacco contro il mostro. Il primo volume si conclude con un <i>cliffhanger </i>piuttosto sconvolgente e decisamente inusuale, che mette una gran voglia di leggere il capitolo successivo anche solo per vedere come se la caverà il protagonista.<br />
Crudo e spietato, <i>L'attacco dei giganti</i> (<i>Shingeki no kyojin</i>) ci va giù pesante con lo splatter, e in generale la sua storia è così inconsueta da essersi meritata il Kodansha Manga Award come miglior <i>shonen</i> del 2011. Il punto debole dell'opera dell'esordiente Isayama è chiaramente la tecnica di disegno, piuttosto rigida e sgraziata, in particolare per quanto riguarda i giganti ordinari, davvero brutti. Ciononostante, la missione disperata di Eren, apparentemente destinata al completo fallimento, risulta abbastanza avvincente da invogliare a seguirla. In madrepatria la serie, iniziata nel 2009, è arrivata al sesto <i>tankobon</i> e continua tuttora.</div>
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<b><i><span style="font-size: large;">Sket Dance</span></i></b></div>
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<b>Autore</b>: Kenta Shinohara</div>
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<b>Editore italiano</b>: Panini Comics</div>
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<b>Prezzo</b>: 3,90 €</div>
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<b>Frase chiave</b>: «<i>Io sono il leader dello Sket-dan, il club che tutela la serenità di questo liceo all'insegna del motto "Ci pensiamo noi a risolverti il problema". Il mio nome è Yusuke Fujisaki, detto Bossun, e sono qui per servirti!</i>»</div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-SketDance1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-SketDance1.jpg" /></a>Come ci insegnano anime e manga, nei licei giapponesi è fortemente consigliata la partecipazione a un qualche tipo di gruppo ricreativo, che sia un club sportivo, artistico, letterario, o di altro tipo. Il gruppo più improbabile mai visto è indubbiamente lo Sket-dan, una sorta di combriccola tuttofare composta da Yusuke Fujisaki/Bossun, leader carismatico dotato di un cruciale "potere" di concentrazione riflessiva e di un talento per i lavori manuali, Hime Onizuka/Himeko, vicepresidentessa del club in passato chiamata Onihime (principessa dei demoni) per il carattere irascibile e manesco, e Kazuyoshi Usui/Switch, nerd freddo e razionale che parla solo attraverso il sintetizzatore vocale del computer portatile che porta sempre appeso al collo. Lo Sket, acronimo di <i>Support Kindness Encouragement Troubleshoot</i>, si occupa di risolvere i problemi altrui, per quanto bislacchi: in questo primo volume si va dal giallo di alcuni scherzi con la vernice all'appuramento dell'esistenza di un fantasma, dall'accudimento di una scimmietta pestifera alla ricerca di un principe azzurro senza nome, passando per l'assistenza nell'allenamento di un samurai e uno scontro tra teppiste. I casi si concludono entro uno o due capitoli, secondo lo schema del manga a episodi. Le indagini e le scene d'azione sono sempre ben condite da battute e siparietti comici, che non di rado citano altri manga più o meno famosi o attuali, tra cui per esempio <i>Bleach</i> e <i>D.Gray-Man</i>; alcuni casi sono aperte parodie di genere, come l'ultimo che sbeffeggia i cliché degli <i>shojo</i>, i manga romantici per ragazze, sfociando quasi nel metafumetto.<br />
I tre personaggi ispirano subito simpatia, con i loro caratteri apparentemente poco compatibili ma con la loro grande capacità di lavoro di squadra; i clienti che di volta in volta bussano alla loro porta hanno sono sempre al limite della caricatura, in maniera un po' vecchio stile. Un problema di <i>Sket Dance</i> è la verbosità di alcune vignette, talvolta eccessiva, che inevitabilmente porta la casa editrice a dover usare caratteri molto piccoli per farci stare tutto, rendendo la lettura più difficile del solito. Nel complesso, comunque, la lettura è leggera e divertente come in pochi altri manga, e non stupisce che <i>Sket Dance</i> abbia vinto, nel 2009, lo Shogakukan Manga Award; dalla serie, per ora giunta a 24 volumi, TV Tokyo ha tratto una versione animata a partire dall'aprile 2011.</div>
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<span style="font-size: large;"><b><i>Crazy Zoo</i></b></span></div>
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<b>Autore</b>: Kohei Horikoshi</div>
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<b>Editore italiano</b>: GP Publishing</div>
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<b>Prezzo</b>: 3,90 € (in promozione a 1,90 €)</div>
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<b>Frase chiave</b>: «<i>Io ho girato il mondo... e riunito gli animali. Lo capisci? Perché io torni a essere un umano... Crazy Zoo... deve diventare il numero uno al mondo!</i>»</div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-CrazyZoo1.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-TrisNuoviManga3-CrazyZoo1.jpg" /></a>Il vispo bambino Shiina stava inseguendo un coniglio in un bosco quando gli è apparso un "demone coniglio" che lo ha maledetto: lo ha trasformato in un uomo-coniglio, dotato di forza e velocità sovrumane, ponendo come condizioni per la trasformazione inversa la dimostrazione di amore verso tutti gli esseri viventi e il raggruppamento di molti animali in uno zoo di fama mondiale. Una quindicina di anni dopo, la goffa ma volenterosa studentessa Hana Aoi entra nel recondito e misconosciuto Crazy Zoo per proporsi come custode, scoprendo che l'assurdo e tirannico direttore Shiina ha anche il potere di trasformare gli animali in creature antropomorfe. Hana viene assunta (a condizioni quasi schiavistiche) e investita del gravoso incarico di rendere famoso il cadente Crazy Zoo, occupandosi tra l'altro delle pulizie, del nutrimento degli ospiti e del loro benessere. La ragazza deve affrontare molte sfide: fermare dei ladri di animali rari, dare più libertà a un gorilla recluso, far dimagrire un ghepardo obeso, aiutare un rinoceronte a conquistare la sexy serpentessa di cui è innamorato, placare la furia distruttrice di un leone frustrato... e tutto mentre Shiina, che "fa solo cose divertenti", la picchia e la bersaglia con carote da lancio, ma la sprona anche e le dà fiducia, aiutandola a credere di più in sé stessa.</div>
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Prima della trama generale e dei singoli episodi o dell'umorismo di parecchie scene, l'aspetto più simpatico di questo manga è lo stile di disegno, molto dinamico ed espressivo. La carinissima Hana, in particolare, risalta per le sue mille facce, smorfie ed espressioni, mentre di Shiina eccellono le pose, per metà pigre e sornione e per metà fortemente aggressive, da <i>shonen</i>. Gli animali comprimari hanno un design accattivante, e le scene d'azione ispirano il giusto senso di movimento. <i>Crazy Zoo</i> (<i>Ōmagadoki Dōbutsuen</i>), pubblicato in Giappone dal luglio 2010 all'agosto 2011 su "Weekly Shōnen Jump", si è concluso con il quinto <i>tankobon</i>, quindi da noi, vista la cadenza mensile, l'ultimo volume di questa miniserie dovrebbe uscire ad agosto.</div>
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Lor</div>
</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-6543483242639626552012-04-18T13:28:00.000+02:002012-04-18T13:28:28.713+02:00Burn It Down e Living Things: un ritorno alle origini per i Linkin Park?<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.thegamingvault.com/uploads/2011/01/rock-band-linkin-park-banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="184" src="http://www.thegamingvault.com/uploads/2011/01/rock-band-linkin-park-banner.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lunedì 16 aprile è uscito </span><i style="font-family: Verdana, sans-serif;">Burn It Down</i><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, nuovo singolo della famosa band americana Linkin Park. Un anno e mezzo dopo <i>A Thousand Suns</i>, il gruppo di Los Angeles è pronto a sfornare il suo quinto album, <i>Living Things</i>, prodotto da Rick Rubin (famoso producer del genere nu metal/rock) e con sonorità più immediate e “cattive”. Dalle ultime interviste l’idea che fuoriesce sembra quella di un ritorno alle origini e in particolare allo stile di <i>Hybrid Theory</i> e <i>Meteora</i>.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/zgEKLhvCCVA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Il singolo è già acquistabile su iTunes e orecchiabile in radio, mentre l’album uscirà il 26 giugno con l'etichetta Warner Bros. Questa la tracklist ufficiale di <i>Living Things</i>:</div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/linkin-park-livingthings.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/linkin-park-livingthings.jpg" width="197" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
1 - <i>Lost in the Echo </i></div>
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2 - <i>In My Remains</i></div>
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3 - <i>Burn It Down </i></div>
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4 - <i>Lies Greed Misery</i></div>
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5 - <i>I'll Be Gone</i></div>
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6 - <i>Castle of Glass</i></div>
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7 - <i>Victimized</i></div>
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8 - <i>Roads Untraveled</i></div>
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9 - <i>Skin to Bone</i></div>
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10 - <i>Until It Breaks</i></div>
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11 - <i>Tinfoil</i></div>
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12 - <i>Powerless</i></div>
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<br /></div>
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Dal 26 maggio, poi, i Linkin Park inizieranno il loro tour mondiale partendo dal Portogallo e toccando festival come il Rock am Ring e il Pinkpop. Nonostante le svariate date in tutta Europa, purtroppo al momento non sono previsti concerti in Italia.</div>
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</span><div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lares</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-41669663370260050332012-04-16T16:09:00.000+02:002012-04-16T22:22:52.140+02:00Report: Torino Comics 2012<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 aprile si è svolta la diciottesima edizione di Torino Comics, la fiera torinese del fumetto che da alcuni anni si svolge presso Lingotto Fiere, in via Nizza, e questa volta nel suo padiglione 3. L'evento, dedicato a giochi e videogiochi e al cosplay oltre che ai fumetti, ha seguito la stessa formula delle edizioni precedenti, mostrando quindi i soliti (pochi) punti forti e le consuete (parecchie) magagne.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/torino-comics-2012-locandina.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/torino-comics-2012-locandina.jpg" width="225" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il primo elemento discutibile che si incontra è il prezzo del biglietto: 10 euro di intero ci possono anche stare, ma lo sconto di soli due euro per i cosplayers, per i bambini e per gli accompagnatori dei disabili, oltre che per i possessori di alcune tessere, è un po' squallido; chi si traveste (bene) per l'occasione e porta colore alla manifestazione, in particolare, dovrebbe avere diritto a un biglietto ridotto più economico (se non all'accredito, come per i giornalisti), in modo da incentivare l'impegno creativo dei partecipanti e il fascino complessivo della kermesse.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lo spazio interno del padiglione, arredato con gli stand commerciali, le esposizioni di tavole, quadri e veicoli speciali, l'area relax/giochi da tavolo con tavoli e panche, e quant'altro, non risulta ben gestito. Alcuni corridoi tra gli stand sono stretti e perennemente affollati, spesso con una ressa tale da impedire una tranquilla esplorazione di quanto c'è in mostra, mentre altre zone sono inutilmente ampie, come lo spazio in tra l'area dei tavoli e il chiosco Autogrill, e non di rado vuote. La Sala Azzurra dove si sono tenute le sfilate di cosplay, poi, è chiaramente troppo poco capiente: molte persone rimangono in piedi al fondo della sala pur di assistere allo sfoggio dei costumi dei partecipanti, con alcuni addetti che piombano periodicamente a imporre lo sgombro dello spazio centrale. In generale la fiera non sembra studiata per un grande afflusso di pubblico, errore piuttosto stupido per una manifestazione che ogni anno attira migliaia di appassionati.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/terry-moore-torino-comics-2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" height="240" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/terry-moore-torino-comics-2012.jpg" width="320" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'ospite d'onore di quest'anno era Terry Moore, fumettista statunitense autore della serie <i>Strangers in Paradise</i> e di diversi albi Marvel e DC, fulcro dell'incontro di sabato mattina in Sala Azzurra e disegnatore in diretta, a pagamento, di tavole per i suoi fan; tra i disegnatori e sceneggiatori italiani presenti, Patrizio Evangelisti, Gabriele Dell'Otto, Massimiliano Frezzato e Fabio Ruotolo, Bepi Vigna, Andrea Serio, Paolo Barbieri; Davide G. G. Caci e Giorgio Salati hanno presentato e autografato il loro primo numero della nuova serie <i>Law - Il lato oscuro della legge</i> di Star Comics. Senza nulla togliere agli ospiti di quest'anno, era lecito aspettarsi qualcosa (qualcuno) in più, visto che l'anno scorso era arrivato nientemeno che Don Rosa, colonna storica del fumetto Disney. Sul fronte editoriale, pesano le assenze espositive della suddetta Disney e soprattutto della Panini Comics; lo stand di Sergio Bonelli Editore non era particolarmente grande né ricco di novità, mentre quello di GP Publishing, in piena espansione negli ambiti del fumetto italiano e del manga, si difendeva bene, come pure quello di Star Comics.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160853.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160853.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I rappresentanti dei vari rivenditori e fumetterie hanno messo in vendita albi, volumi e <i>tankobon</i> vecchi e nuovi, talvolta con sconti degni di nota, e non mancavano <i>action figure</i>, pupazzi, cuscini, spade, mousepad, giocattoli, cappelli, poster e portachiavi dei personaggi e dei brand più famosi. Presenti anche bancarelle di videogiochi vecchi e nuovi; apprezzabile la presenza dei banchi delle caramelle e di un chiosco di ramen, mentre la vera novità era uno stand che vendeva magliette, spille e braccialetti con i <i>meme</i> di internet: Trollface, Me Gusta, Lol e compagnia bella, segno definitivo (specie vista la gran quantità di clienti) che ormai le "faccine di internet" non sono più un umorismo di nicchia per pochi appassionati, ma un fenomeno popolare. Imperdibile per i nerd nostalgici era lo spazio che <a href="https://sites.google.com/site/flipperezolfo/">Flipper & Zolfo</a>, attività di vendita e riparazione di flipper, juke-box e slot machine, ha riempito con piattaforme videoludiche storiche, dal Master System ai cabinati a moneta, consentendo ai visitatori di giocare gratuitamente a <i>Super Mario Land</i>, <i>Metal Slug</i> e altre vecchie glorie. I gruppi tematici organizzati erano gli stessi di sempre, ovvero quelli di <i>Resident Evil</i>, <i>Star Wars</i>, <i>Star Trek</i> e Sentieri Tolkeniani; i primi hanno dato vita alla consueta processione di zombie in gabbia e guardie armate, mentre i secondi hanno proiettato dei film <i>fanmade</i> sulla saga delle guerre stellari.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La vera attrattiva di Torino Comics è, senza dubbio, l'enorme quantità di cosplayer che vi prendono parte, anche con costumi molto ben elaborati e fantasiosi; i fumetti più gettonati erano, come prevedibile, <i>Naruto</i> e <i>One Piece</i>. Ne riporto alcuni, fotografati alla meno peggio: da <i>One Piece,</i> <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/torino-comics-2012-nightmare-luffy-perona-brook.jpg">Nightmare Luffy, Perona e Brook</a>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160976.jpg">Luffy, Zoro e Jewerly Bonney</a> (più uno Stewie Griffin in vena di <i>photobombing</i>), <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160947.jpg">Portgas D. Ace <i>genderswapped</i></a>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160850.jpg">Usopp e Chopper post-timeskip</a>; da <i>Naruto</i>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/torino-comics-2012-tsunade-hinata-sakura-sasuke.jpg">Tsunade, Hinata, Sakura e Sasuke</a>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160924.jpg">Naruto <i>genderswapped</i>, Kakashi, Itachi e due Anbu</a>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160979.jpg">Jiraya <i>genderswapped</i></a>; poi <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160843.jpg">Elsa e Gray</a> di <i>Fairy Tail</i>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1170004.jpg">Bayonetta</a> dell'omonimo videogioco, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160950.jpg">Termite Bianca</a> dell'omonimo fumetto italiano, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160973.jpg">due combattenti di <i>Mortal Kombat</i></a>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160866.jpg">Solid Snake "mimetizzato"</a> di <i>Metal Gear Solid</i>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160952.jpg">un Moogle</a> della saga <i>Final Fantasy</i>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160985.jpg">Albus Silente</a> di quella di <i>Harry Potter</i>, <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160945.jpg">Daenerys Targaryen</a> del telefilm <i>Game of Thrones</i>, e per finire <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/P1160887.jpg">il sottoscritto nei panni di Eduard Khil</a> che canta <i><a href="http://www.youtube.com/watch?v=1orMXD_Ijbs">Trololo</a></i> con un uomo-cavallo e una trollface.</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>
</div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-9163653886341786832012-04-01T14:01:00.000+02:002012-04-01T14:01:06.807+02:00Nuove date del tour, i Coldplay in concerto anche a Milano e a Roma<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Questa è una di quelle notizie che faranno esplodere di gioia i fan italiani dei Coldplay: visto <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/12/coldplay-torino-su-ticketone-e-tutto.html">l'esaurimento immediato</a> dei biglietti per il concerto del <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/12/i-coldplay-in-concerto-torino-il-24.html">24 maggio a Torino</a>, lo staff della celeberrima band londinese ha organizzato due nuove date italiane per il loro tour europeo di questa estate, in modo da accontentare le decine di migliaia di affezionati che le avevano chieste a gran voce.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.grr.rai.it/dl/images/1321936004400coldplay.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="473" src="http://www.grr.rai.it/dl/images/1321936004400coldplay.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come annunciato stamattina durante una conferenza stampa, i due concerti italiani in più sono stati aggiunti alla fine del tour, la cui ultima data era il 22 settembre a Hannover, in Germania. I Coldplay infatti si esibiranno <b>mercoledì 26 settembre a Milano</b>, allo stadio San Siro, e <b>venerdì 28 settembre a Roma</b>, presso il Palalottomatica. In cambio dell'attesa di qualche mese in più, dunque, chi non è riuscito a procurarsi i biglietti per l'esibizione di Torino potrà comunque gustarsi le emozioni di canzoni dal vivo del calibro di <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/09/paradise-il-nuovo-singolo-dei-coldplay.html">Paradise</a> e <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/coldplay-nuovo-video-per-il-terzo.html">Charlie Brown</a>, oltre ad altre altrettanto belle precedenti all'album <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/mylo-xyloto-il-nuovo-album-dei-coldplay.html">Mylo Xyloto</a>, senza doverli inseguire all'estero o aspettare il prossimo tour.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://cdn.idolator.com/wp-content/uploads/2011/12/coldplay-chris-martin-germany-concert-500x360.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="459" src="http://cdn.idolator.com/wp-content/uploads/2011/12/coldplay-chris-martin-germany-concert-500x360.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I costi dei biglietti per le date di Milano e Roma, prossimamente in vendita su <a href="http://www.ticketone.it/coldplay.html?affiliate=ITT&doc=artistPages/overview&fun=artist&action=overview&kuid=458988">TicketOne</a>, non sono ancora noti, ma dovrebbero avvicinarsi a quelli di Torino; le voci femminili d'accompagnamento potrebbero essere quelle di <a href="http://www.robyn.com/">Robyn</a>, di <a href="http://www.marinaandthediamonds.com/">Marina & the Diamonds</a> o di <a href="http://rocnation.com/ritaora/">Rita Ora</a>. Vi terremo aggiornati!</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte: <a href="http://www.youtube.com/watch?v=dQw4w9WgXcQ">conferenza stampa dei Coldplay</a>.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-77993493791935696752012-03-31T12:27:00.000+02:002012-03-31T12:27:05.838+02:00Speciale Ayreon, parte 2: i capolavori The Human Equation e 01011001<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(<a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/speciale-ayreon-parte-1-la-musica.html">Speciale Ayreon, parte 1: la musica fantascientifica di Arjen Lucassen</a>)</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ben ritrovati, cari lettori. In questa seconda parte proseguiamo con l’itinerario musicale che ci conduce alla scoperta dei lavori discografici del progetto Ayreon. Dopo il carismatico debutto, <i>The Final Experiment</i>, e l’onirico <i>Into The Electric Castle</i>, giungiamo alle ultime quattro opere, quelle che più marcatamente vanno a definire i contorni di una trama fantascientifica sempre più avvincente. Basta con i preamboli e veniamo alla musica. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
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<b><i>The Universal Migrator Part I: The Dream Sequencer</i> (2000) </b></div>
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<a href="http://www.lyra.net/fabio/new/ayreon/seq_b.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.lyra.net/fabio/new/ayreon/seq_b.jpg" width="320" /></a>Siamo di nuovo nel futuro, qualche anno dopo la guerra nucleare globale del 2084. Il progetto <i>Time Telepathy</i>, che avrebbe dato all’umanità una speranza di salvezza dall’autodistruzione, è miseramente fallito. La Terra è ormai devastata da un oceano di fuoco radioattivo che non ha lasciato scampo alla vita presente sul pianeta. Solo un uomo ancora respira, sulla colonia di Marte. Le scorte alimentari inviate dalla terra sono terminate e tutto ciò che gli resta da fare è morire. Mentre attende la fine, l’uomo si connette ad un sofisticato simulatore denominato Dream Sequencer, ideato per rendere meno opprimente la permanenza dei coloni sul pianeta rosso. La macchina trasporta la mente del protagonista progressivamente indietro nel tempo, in un viaggio a metà strada tra realtà e immaginazione, facendo riaffiorare ricordi della sua infanzia, della guerra finale e poi ancora più in là. I successi e i fallimenti dell’umanità gli scorrono dinanzi sempre più rapidamente fino a raggiungere il caos primordiale e a scoprire la primigena fonte di vita: un’entità denominata Universal Migrator. Insomma, finalmente si entra nel vivo. Musicalmente, l’album è assai variegato e difficile da classificare. Sicuramente può dirsi molto vicino al prog rock. Non vi sono quasi mai accelerazioni figlie di branche più dure del rock. Le atmosfere sono abbastanza soffuse, dense di synth e di suoni “cibernetici” che rendono bene la sequenza di immagini e di storie passate che il protagonista rivive. Sebbene questo disco non venga spesso considerato all’altezza dei capitoli seguenti, alcuni brani sono davvero grandiosi, come i due che vi propongo qui sotto. Un grande album. </div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/tv2AJpf6VPc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/jqBZ87YjEic?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<br /></div>
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<b><i>The Universal Migrator Part II: Flight Of The Migrator</i> (2000) </b></div>
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<a href="http://cdburn.narod.ru/covers/Ayreon_Flight_of_the_Migrator-face.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://cdburn.narod.ru/covers/Ayreon_Flight_of_the_Migrator-face.jpg" width="320" /></a></div>
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Avevamo lasciato l’ultimo uomo su Marte nel Dream Sequencer. Egli, ormai prossimo alla fine, decide di spingere il simulatore onirico ancora di più. Il suo viaggio lo conduce al Big Bang. Il caos lascia il posto a una moltitudine di pianeti e stelle. L’universo per come lo conosciamo è nato. In questo istante, fa la sua comparsa anche una forma di vita priva di corpo. Un essere di pura anima, scaturito apparentemente dal nulla cosmico, che comincia a vagare per il neonato universo. Il nostro decide di seguirlo attraverso le galassie, tra buchi neri e <i>wormhole</i>, fino a comprendere la verità. L’entità, identificata come Universal Migrator, altro non è che la forma di vita basilare dalla quale tutte le altre discendono. Il Migrator è un corriere di vita intergalattico che, scindendosi di quando in quando, porterà vita ovunque. Il Migrator giunge infine sulla Terra dando origine alle forme di vita preistoriche. Mentre assiste a questo, l’ultimo colone di Marte muore di stenti all’interno del Dream Sequencer. La sua anima lascia il suo corpo ed egli diviene consapevole di essere il nuovo Migrator. Egli creerà nuovamente la vita, come fece il suo predecessore. Il Migrator originale non ha creato, però, l’uomo sulla Terra. Le origini dell’umanità sono decisamente diverse… Nelle intenzioni di Lucassen, questo album doveva essere dedicato ai fan dalle preferenze più “metalliche”. Questo capitolo di <i>The Universal Migrator</i> è, in effetti, un disco di metal progressivo carico di riff potenti e di hammond distorti. Voci poderose quali quelle di Russell Allen (Symphony X), Fabio Lione (Rhapsody Of Fire, Vision Divine), Ralf Scheepers (ex-Gamma Ray, Primal Fear) e Bruce Dickinson (Iron Maiden) si oppongono con violenza alle atmosfere riflessive del disco precedente mentre le solenni tastiere ci riportano alla mente <i>The Final Experiment</i>. Benchè però le atmosfere da sci-fi epica siano ben ricreate, ritengo personalmente questo album inferiore alla Parte I e, più in generale, agli altri lavori di Arjen. La composizione mi pare meno ispirata, non vi è sempre una perfetta fusione tra musica e voce e alcuni passaggi paiono un tantino “forzati”. Sia ben chiaro che, tuttavia, stiamo parlando di un disco di una bellezza tutt’altro che indifferente. </div>
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<object width="320" height="266" class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://2.gvt0.com/vi/y_z4LTWvpOY/0.jpg"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/y_z4LTWvpOY&fs=1&source=uds" />
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<br /></div>
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Prima di proseguire, avviso i lettori che i seguenti album sono dei capolavori assoluti e delle pietre miliari della storia della musica. L’ascolto di tali opere musicali potrebbe seriamente cambiare la vostra vita… Non è uno scherzo. </div>
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<b><i>The Human Equation</i> (2004) </b></div>
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<a href="http://img12.nnm.ru/8/c/3/6/8/8c368d01e4b72025c1b85c7b46c7fd53_full.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://img12.nnm.ru/8/c/3/6/8/8c368d01e4b72025c1b85c7b46c7fd53_full.jpg" width="320" /></a></div>
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Immaginate una strada isolata. Una giornata dal clima mite e un cielo senza nuvole. Immaginate ora che, su questa strada, un uomo (vocalmente interpretato da un James Labrie grandioso) stia guidando da solo. Nessuno oltre a lui si trova nei paraggi quando, senza apparente ragione, perde il controllo della macchina. L’impatto che segue lo spedisce in un coma profondo. Ricoverato in ospedale, due persone lo vegliano, gli parlano e pregano che si riprenda: la moglie (Marcela Bovio) e il suo migliore amico (Arjen Lucassen). Da come parlano tra loro, però, pare che i due abbiano qualcosa da nascondere… Nel frattempo, il protagonista si risveglia all’interno di quella che scopre essere la sua stessa mente. In questo luogo egli si ritrova a confrontarsi con le personificazioni delle sue emozioni più profonde: amore, passione, ira, paura, orgoglio, ragione e agonia. Esse lo porteranno a fare i conti con un passato fatto di negligenze genitoriali, solitudine, tristezza, bullismo: tutti fattori che hanno contribuito, molto più di quanto egli voglia ammettere, a renderlo l’uomo che è ora. I drammi personali del trittico di protagonisti vengono lentamente alla luce, rivelando tradimenti, rancori, ipocrisie e vanità… Questa, signori, è Musica. Questo è Ayreon al massimo dello splendore. Raramente mi è capitato di immedesimarmi così tanto in un personaggio. Questo disco è una girandola non solo di emozioni, ma anche di sfumature delle stesse. L’atmosfera può cambiare in pochi secondi…così come l’umore degli esseri umani. Mai così efficacemente, credo, la natura umana è stata messa su pentagramma. Le grandiose voci che interpretano le diverse emozioni conducono, per venti giorni, i tre protagonisti dapprima all’autoanalisi, quindi alla consapevolezza e, infine, alla comprensione e al perdono reciproco. Un disco da scoprire e da assaporare, dalla prima all’ultima nota, fino alla sconvolgente rivelazione finale: tutta l’esperienza è stata generata dal Human Equation Program, una simulazione del Dream Sequencer. All’interno della macchina, però, non c’è un essere umano ma una forma di vita aliena che, con una voce filtrata dalle macchine, mormora: «<i>Emotions… I remember…</i>». Suona familiare? Se avete ascoltato <i>Into The Electric Castle</i>, direi che dovrebbe… Estrarre due soli pezzi da allegare è stato arduo davvero. Questo è il classico album che deve essere ascoltato dall’inizio alla fine, tutto d’un fiato. E, credetemi, ne vale davvero la pena. </div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/iefHFBZp6NA?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/KlID-9ItHC8?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<b><i>01011001</i> (2008) </b></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOmn93jQl7d4qXO-pvDmm-1aq3pL1V5HnACPvIJpM8x-Ru9jKIaXm1GAjaFzvy0XRMKat4Vpz8NZsMzcY-tzusS59k1SYR6AlhDlXmGf-rqSBLNqlCEQdiM4yIeG5Akmx3s0W7tfiSveF7/s1600/Ayreon_-_2008_-_01011001.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOmn93jQl7d4qXO-pvDmm-1aq3pL1V5HnACPvIJpM8x-Ru9jKIaXm1GAjaFzvy0XRMKat4Vpz8NZsMzcY-tzusS59k1SYR6AlhDlXmGf-rqSBLNqlCEQdiM4yIeG5Akmx3s0W7tfiSveF7/s320/Ayreon_-_2008_-_01011001.jpg" width="320" /></a></div>
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Eccoci alla resa dei conti. Ayreon ci ha raccontato la storia e i drammi dell’umanità e di singoli individui. Di quando in quando, però, una strana forma di vita extraterreste faceva capolino. Il burattinaio di <i>Into the Electric Castle</i>, la voce nel Dream Sequencer in <i>The Human Equation</i>… È tempo di ordinare i tasselli e di narrare la storia dei Forever. Durante il viaggio al seguito del Migrator, si assistette ad una scissione dello stesso. Una parte diede vita alla Terra. L’altra, giunse a destinazione molto prima e diede origine ad una razza di umanoidi su di un pianeta in seguito denominato solo come Y (che, in codice binario, è appunto 01011001). Questa razza giunse ad uno stadio di evoluzione tecnologica impressionante e, ben presto, ossessionata dalla morte, tentò di rendersi immune alla vecchiaia e alle malattie. L’obiettivo venne raggiunto grazie a sistemi artificiali di mantenimento vitale: erano divenuti eterni (Forever). Millenni di vita artificiale hanno però effetti collaterali. I Forever si scoprirono, col passare dei secoli, sempre più indifferenti al tempo, a loro stessi e ai loro simili: avevano perduto la capacità di provare emozioni. Tutte eccetto la nostalgia del passato. I Forever non possono tornare indietro. Possono però ricreare la loro razza altrove e monitorarla, per poter registrare le emozioni e provarle nuovamente. Per fare questo, pongono il seme della loro specie all’interno di un asteroide artificiale che viaggerà attraverso le stelle in cerca di un pianeta adatto allo scopo. Dopo secoli di viaggio intergalattico, l’asteroide, guidato a distanza dai Forever, piomba sulla Terra eliminando i dinosauri (un pericolo troppo grande per i fragili umani) e dando il via a un ciclo di eventi che porterà alla nascità dell’Uomo. I Forever ammirano la loro creazione con freddezza, incamerando il maggior numero possibile di dati. L’evoluzione dell’Uomo procede però a rilento: le sue credenze religiose rallentano il progresso e il suo debole organismo lo rende facile preda di malattie. La creatura dei Forever rischia di estinguersi prima che il programma di ricerca sia completato. Gli alieni decidono perciò di effettuare un upload delle loro nozioni scientifiche per accelerare l’evoluzione del genere umano. Il boom tecnologico colpisce le menti umane con troppo durezza. Il risultato ultimo dell’upload è stato la nascita di nuove armi con le quali, nel 2084, gli umani daranno il via alla guerra definitiva. Presentendo l’estinzione dell’Uomo, i Forever tentano il salvataggio trasmettendo agli uomini l’idea del progetto Time Telepathy. Questo, tuttavia, come già sappiamo, non basterà a salvare l’umanità. Mentre il silenzio regna sulla Terra, ormai un pianeta disabitato, martoriato e morente, i Forever capiscono di non essere davvero vivi, di essere solo dei cadaveri che respirano, dei gusci senz’anima. Vinta la paura della morte, le macchine di mantenimento vitale vengono spente, la vita termina e il ciclo ricomincia con un nuovo Migrator… </div>
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<a href="http://images.coveralia.com/audio/a/Ayreon-01011001-Trasera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="313" src="http://images.coveralia.com/audio/a/Ayreon-01011001-Trasera.jpg" width="400" /></a></div>
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<br /></div>
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La saga giunge al termine nel mgliore dei modi, musicalmente parlando. Bissare la qualità di <i>The Human Equation</i> era compito tutt’altro che facile. Arjen, tuttavia, riesce magistralmente nell’intento mantenendo intatto il suo stile ma variando sensibilmente il tono dei brani. Le sonorità adottate, i filtri vocali…tutto contribuisce a dare all’album un taglio “artificiale”, robotico. La necessità era quella di trasmettere un’assoluta freddezza che risultasse anche, paradossalmente, poco distaccata. I Forever non provano emozioni se non, come detto, la nostalgia e il rimpianto. Questi due stati d’animo, assai correlati tra loro, risultano più che percepibili. Tutti i pezzi ne sono impregnati. Spettacolari, poi, le tracce riguardanti la fondazione dell’umanità. I punti di vista e le differenze d’opinione dei diversi Forever (volutamente anonimi anche se fortemente riconoscibili dalle fantastiche voci degli interpreti) vengono resi alla perfezione. Canzoni come <i>Ride The Comet</i> o <i>The Fifth Extinction</i> non si sentono tutti i giorni. Le atmosfere si mantengono sempre piuttosto tetre, con qualche eccezione, per trasmettere l’insorabile caduta dalla grazia del genere umano. La chiusura, affidata alla spaventosa <i>The Sixth Extinction</i>, ha davvero dell’apocalittico con un finale da brividi, a rappresentare la presa di coscienza dei Forever, culminante in un susseguirsi di interpretazioni vocali da urlo (tra i singer coinvolti cito Hansi Kursh, Bob Catley, Floor Jansen, Anneke Van Giersbergen e un Jorn Lande decisamente sugli scudi). Interessante la scelta di disseminare per la tracklist canzoni riguardanti anche esperienze umane: quotidianità deludente, fasulli amori nati su internet… Quasi a mostrare che, in fondo, tra umani e Forever, ormai, non c’è poi questa gran differenza... Altro capolavoro, quindi, che chiude la saga sci-fi targata Ayreon. Stabilire quale sia il migliore, tra <i>01011001</i> e <i>The Human Equation</i>, credo sia solo questione di gusti. Tecnicamente eccelsi entrambi anche se in maniera estremamente differente. </div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/tIqRsl8Vm-Q?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/fS1OryN8UHk?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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Chiudiamo quindi questo dossier sul progetto Ayreon. Spero che leggere l’articolo vi abbia incuriosito e che vogliate andare oltre, ascoltando questa musica meravigliosa. Certo, non è proprio musica per tutti. Si tratta pur sempre di progressive abbastanza “spinto”. Sono certo che, però, molti di voi potranno, magari dopo ripetuti ascolti, carpire tutte le sfumature racchiuse in questi magnifici dischi. Al momento il progetto Ayreon è in stasi poichè, terminata la saga, Lucassen pare intenzionato a occuparsi di altro. In attesa di scoprire cosa Ayreon ci riserverà in futuro, prima di chiudere non posso fare a meno di consigliarvi di ascoltare anche i due album del progetto Star One, sempre firmato Lucassen. Se avete amato Ayreon, potrebbe regalarvi più di qualche soddisfazione. Grazie e alla prossima!</div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Spectraeon_86</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-64696168162803445452012-03-27T12:20:00.000+02:002012-03-27T12:25:54.675+02:00Recensione di Mass Effect 3, degna conclusione di una grande trilogia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come succede alle trilogie cinematografiche, anche quelle videoludiche si chiudono. <i>Mass Effect 3</i> è il capitolo conclusivo della trilogia avviata da Bioware nel 2007 con <i>Mass Effect</i>, inizialmente disponibile solo per Xbox 360 e portato nel 2008 su PC, mentre il secondo e il terzo episodio sono sbarcati anche sulla console di casa Sony. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://www.christian-gaming.com/wp-content/uploads/2012/02/Mass-Effect-3-banner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="249" src="http://www.christian-gaming.com/wp-content/uploads/2012/02/Mass-Effect-3-banner.jpg" width="640" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Storia e personaggi </b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://web-vassets.ea.com/Assets/Richmedia/Image/Screenshots/Mass%20Effect%203%20at%20Pax%202011%20Screenshot%203.jpg?cb=1317875689" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://web-vassets.ea.com/Assets/Richmedia/Image/Screenshots/Mass%20Effect%203%20at%20Pax%202011%20Screenshot%203.jpg?cb=1317875689" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il gioco inizia con la convocazione del comandante Shepard di fronte al Consiglio di difesa, accortosi finalmente dalla effettiva esistenza dei Razziatori, una terribile razza di macchine senzienti provenienti dallo spazio ignoto che ha come obiettivo la distruzione dell'umanità. Di li a poco infatti questi ultimi tenteranno l'invasione del pianeta Terra, dando il via a terribili quanto epici scenari di guerra e distruzione. L'improvviso attacco costringe il nostro eroe a fuggire in cerca di aiuto presso le altre civiltà della galassia. Sulla strada di Shepard appariranno vecchi e nuovi amici e nemici, tra cui Cerberus, l'organizzazione segreta per la supremazia umana che gli si rivolta contro dopo gli eventi di <i>Mass Effect 2</i>. La narrazione del gioco è studiata per fare di <i>Mass Effect 3</i> un’esperienza memorabile, ogni avvenimento farà si che il giocatore debba mantenere un altissimo tasso di concentrazione, il merito di questo grazie soprattutto al <i>character design</i> accompagnato da una regia da Oscar. Il coinvolgimento è ad alti livelli sopratutto perché è proprio il giocatore a determinare l'andamento delle relazioni e le sorti di interi popoli, grazie a scelte in grado di lasciare il segno. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Gameplay </b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.dualshockers.com/wp-content/uploads/2012/01/Mass-Effect-3-Jan2012-003.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="http://www.dualshockers.com/wp-content/uploads/2012/01/Mass-Effect-3-Jan2012-003.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Mass Effect 3</i> come già detto è un gioco che si basa sulle scelte: fin dall'inizio del gioco dovremo decidere se far prevalere la sua componente shooter o se puntare sull'aspetto RPG. Chi ha già giocato a <i>Mass Effect </i>può scegliere di importare il proprio Shepard o di crearne uno da zero, con l'aiuto di un tutorial molto completo. Finita la fase iniziale scopriremo che la componente shooter rimane comunque il fulcro del gioco, nonostante le scelte precedentemente citate. Il nemico non si farà pregare e farà di tutto per eliminare il protagonista, cercando di farlo uscire dalle posizioni di copertura mediante l'ausilio di granate, poteri speciali e molto altro. Dalla nostra, oltre a un notevole numero di armi da fuoco, avremo anche i poteri biotici, che comprendono tecniche come la disgregazione, la scarica di adrenalina e la singolarità; è importante collaborare con i compagni di squadra, combinando i poteri e dando cosi il via a combo biotiche. </span></div>
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<a href="http://web-vassets.ea.com/Assets/Richmedia/Image/Screenshots/Mass%20Effect%203%20at%20Pax%202011%20Screenshot%202.jpg?cb=1317875689" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://web-vassets.ea.com/Assets/Richmedia/Image/Screenshots/Mass%20Effect%203%20at%20Pax%202011%20Screenshot%202.jpg?cb=1317875689" width="400" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per difendersi dagli attacchi troviamo un ottimo sistema di coperture, migliorato moltissimo rispetto al passato, combinato con un nuovo tipo di attacco che ci permette di prendere il nostro avversario da dietro la copertura. Presente naturalmente la facoltà di migliorare le nostre capacità e il nostro armamento mediante gli oggetti trovati, i punti esperienza e i crediti racimolati durante l'avventura. Un difetto di <i>Mass Effect 3</i> è l'esiguità della componente esplorativa, limitata (come peraltro nel titolo precedente) alla scansione dei pianeti o alla risoluzione di quest lineari: il nostro eroe non può girare liberamente per il pianeta ma solo seguire il percorso prestabilito al fine di completare la missione di turno; inoltre, a differenza di <i>Mass Effect 2</i>, i pianeti su cui è possibile atterrare sono solo quelli in cui troviamo una missione secondaria avviata, per il resto ci si limiterà al solito mini-game del radar. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Grafica e sonoro</b> </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel comparto grafico andremo a trovare poche migliorie rispetto a <i>Mass Effect 2</i>, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali, già di ottimo livello, oltre all'ambiente circostante sempre molto particolareggiato. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.offdutygamers.com/wp-content/uploads/2012/03/MassEffect3-2012-03-07-11-16-11-98.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://www.offdutygamers.com/wp-content/uploads/2012/03/MassEffect3-2012-03-07-11-16-11-98.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le espressioni facciali, necessarie per fornire un adeguato coinvolgimento emotivo, risultano ancora una volta eccezionali, peccato soltanto per la visibile differenza di qualità tra protagonista e personaggi secondari. Prestazione non ottimale invece per quel che riguarda le animazioni, a tratti lente e "scattose", ottimo invece l'uso delle luci e la presenza di effetti speciali da capogiro. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'accompagnamento sonoro sostiene completamente l'emotività di ogni situazione, coinvolgendo a dovere il giocatore. Fa il suo ruolo anche un doppiaggio italiano di buonissimo livello, anche se può sembrare a tratti un po' freddo e non in grado di rendere con precisione l'emotività della situazione. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Commento finale </b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La trama del gioco ha subito forti critiche: nei giorni successivi all'uscita del gioco si è manifestata una forte insofferenza da parte dei giocatori riguardo alla parte finale del gioco, in particolare per la percepita non varietà dei finali. Questo particolare non ha soddisfatto l'utenza anche per il ruolo marginale del comandante Shepard: dopo che il nostro eroe ha effettuato la scelta tra le ultime azioni disponibili, l'avventura di Shepard termina in sostanza ad azione compiuta, lasciando così ampi interrogativi sulla sua fine, su quella dei suoi alleati e sulle conseguenze che la scelta ha sulla galassia. A parer mio la trama e il <i>character design</i> fanno di <i>Mass Effect 3</i> una delle più profonde ed emozionanti avventure di questa generazione, visto che ogni scelta, ogni panorama, ogni dettaglio contribuisce a creare un'atmosfera magnifica; in sostanza quindi ci troviamo di fronte alla conclusione di una trilogia forse non perfetta ma comunque indimenticabile. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Kal-El</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-37373487579585616472012-03-24T17:22:00.000+01:002012-03-25T00:32:12.416+01:00Morsi di MMORPG #3: Blacklight: Retribution<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Torna la rubrica <i>Morsi di MMORPG</i>, che dopo i reportage di <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/01/morsi-di-mmorpg-1-dawntide.html">Dawntide</a></i> e <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/02/morsi-di-mmorpg-2-champions-online.html">Champions Online</a></i> questa volta si occupa di un promettente MMOFPS (Massive Multiplayer Online First-Person Shooter) futuristico e gratuito attualmente in open beta, ovvero <i><a href="http://blacklight.perfectworld.com/">Blacklight: Retribution</a></i>.</span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-BlacklightBanner1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-BlacklightBanner1.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Il gioco</b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-14-21-16.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-14-21-16.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Blacklight: Retribution</i> è stato sviluppato nel 2011 dalla <i>software house</i> statunitense <a href="http://zombie.com/">Zombie Studios</a> con finanziamenti e pubblicazione da parte di Perfect World Entertainment, branca nordamericana del colosso cinese <a href="http://www.perfectworld.com/">Perfect World Co.</a>, la cui ampia offerta di MMORPG, perlopiù basati sul modello free-to-play, include il suo primo titolo <i>Perfect World</i>, il già citato <i>Champions Online</i>, <i>Star Trek Online</i> e il futuro <i>Neverwinter</i>. <i>Retribution</i>, inizialmente presentato come <i>Blacklight 2</i>, è il seguito del mediocre <i>Blacklight: Tango Down</i>, gioco dello stesso tipo uscito nel 2010 per Xbox360, Windows e in seguito Playstation 3; questo nuovo episodio è invece, per ora, un'esclusiva PC. Lo scorso 27 febbraio è stato dato il via al periodo di open beta, cioè di prova accessibile a chiunque, di <i>Retribution</i>, che si concluderà martedì 3 aprile con il debutto della versione completa. Quella che vi propongo è una recensione di questa open beta, giunta alla versione 0.952 e probabilmente abbastanza vicina a quella che sarà la 1.0.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Gameplay</b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-02-26-79.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-02-26-79.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Come ogni sparatutto online che si rispetti, <i>Blacklight: Retribution</i> propone le classiche modalità di gioco del genere, ovvero Deathmatch (DM), tutti contro tutti; Team Deathmatch (TDM), due squadre che si macellano a vicenda; Capture the Flag (CTF), alias ruba bandiera; Domination (DOM), in cui vince la squadra che mantiene il controllo di tre stazioni più a lungo; Team King of the Hill (TKOTH), dove le due fazioni si danno battaglia per la supremazia in una zona della mappa. Le partite possono ospitare 8 o 16 giocatori, e l'opzione Quick Join permette di entrare in un match popolato nell'arco di pochi secondi. Le mappe attualmente disponibili sono sei (Deadlock, Piledriver, Vortex, Vertigo, Containment e Heavy Metal), tutte piuttosto grandi, complesse e ricche di punti caldi, scorciatoie, interfacce per aprire cancelli, ricaricarsi salute o munizioni, o cambiare armi. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-11-05-17.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-11-05-17.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Chi accumula abbastanza punti con uccisioni o conquiste può comprarsi un Hardsuit, una goduriosa macchina di morte con cui dare l'assalto al team nemico; l'esoscheletro include armi potenti, una corazza spessa e jet posteriori con cui sorprendere gli avversari che si aspettano di affrontare un bestione lento. Questi mech possono cambiare le sorti di una partita, e vanno neutralizzati a suon di esplosivi e lanciafiamme. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'altro elemento interessante del gameplay di <i>Blacklight: Retribution</i> è il visore a scansione incluso in ogni elmetto: premendo V è possibile, per una vitale manciata di secondi, passare ai raggi X tutto l'ambiente circostante, identificando la posizione di amici, nemici e oggetti interattivi anche su lunghe distanze. Sarà subito chiaro a tutti il valore tattico di un simile gingillo, che consente di localizzare istantaneamente le zone di scontro, risparmiando tempo nel raggiungerle, e di non farsi sorprendere dai soldati avversari in avvicinamento o in agguato da qualche parte. Per il resto, le dotazioni belliche del gioco aderiscono ai canoni degli fps: coltelli, pistole, mitragliatori, fucili di precisione, shotgun, lanciafiamme, granate esplosive o stordenti, lanciarazzi... quando si viene uccisi, grazie a un'apposita <i>killcam</i>, si ha il piacere di vedere chi è stato e quale arma ha usato, informazioni utili per tentare poi di vendicarsi. Il <i>netcode</i> di <i>Blacklight: Retribution</i> è piuttosto valido e assicura una buona fluidità generale, anche se a volte le sventagliate di proiettili possono avere effetto sui bersagli con qualche istante di ritardo di troppo, non sempre dovuto alla <i>lag</i> di chi spara.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Grafica e sonoro</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>Blacklight: Retribution</i> è stato realizzato con l'Unreal Engine 3, supporta le librerie DirectX 11 e le alte risoluzioni: il dettaglio grafico, infatti, è di ottimo livello, specie considerando che si tratta di un gioco free-to-play, e propone sia modelli di personaggi che ambienti molto dettagliati; anche gli effetti luminosi risaltano per particolare bellezza ed efficacia, e solo le esplosioni lasciano un po' a desiderare. Le mappe si diversificano tra loro a sufficienza, con basi militari, centri commerciali devastati, aree di guerriglia urbana, cantieri e impianti industriali; grattacieli e razzi spaziali si stagliano verso il cielo, e dalle posizioni più elevate si gode talvolta di bei panorami su città futuribili.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0422-41-35-82.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0422-41-35-82.jpg" width="200" /></a><a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0422-51-47-92.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0422-51-47-92.jpg" width="200" /></a> <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0522-24-45-96.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="112" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0522-24-45-96.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Le uccisioni possono essere spettacolari: chi viene colpito al petto da un'arma potente può venire scagliato indietro e immortalato vergognosamente mentre vola via, mentre il buon vecchio <i>headshot</i> spappola i crani in un <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2415-10-22-63.jpg">tripudio di sangue</a>, con conseguente accasciamento del corpo decapitato. Gli unici bug grafici che mi è capitato di incontrare riguardano la fisica dei cadaveri, che ogni tanto hanno dei guizzi di movimento autonomo, e la disposizione delle texture, alle quali <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-0522-24-51-35.jpg">nelle strade della mappa Deadlock</a> capita di "sfarfallare" o di mancare proprio. Il comparto audio si difende bene, con brani d'accompagnamento che creano un minimo di tensione, ruggiti delle armi peculiari e distinguibili, e grida degli avatar («<i>Reloading!</i>» e simili) che aiutano il gruppo a coordinarsi nelle offensive.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Acquisti e personalizzazione</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sebbene non arrivi alle vette di personalizzazione estetica di <i>All Points Bulletin</i>, <i>Blacklight: Retribution</i> gli assomiglia nello stile dei menu e del negozio d'equipaggiamenti. Quest'ultimo, chiamato Customization, è l'<i>hub </i>delle modifiche del proprio mercenario, dalla selezione del titolo onorifico sbloccato con tante sudate partite alla scelta dei Nodes, ovvero potenziamenti e abilità particolari, fino all'ovvio shopping di armi, armature, gadget, medaglie, tinture e altri orpelli. Non manca nemmeno uno stemma personale, da creare e ritoccare con un apposito editor. Quel che non rende il personaggio più robusto, più veloce o più letale gli dona un tocco di stile, il cui massimo momento di sfoggio è l'eventuale podio dei vincitori di fine partita. </span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2416-49-58-58.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2416-49-58-58.jpg" width="320" /></a> <a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2416-51-13-97.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/BLR2012-03-2416-51-13-97.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La moneta con cui si pagano gli acquisti in Customization sono i GP (Gold Points?) guadagnati portando a termine una partita, diversi dai punti esperienza con cui il nostro Agente sale di livello e ottiene la possibilità di comprarsi equipaggiamenti più sofisticati; nella sezione Marketplace, invece, si spendono punti Zen, che bisogna acquistare dal sito di Perfect World con denaro reale, e si ottengono oggetti dalle caratteristiche superiori, da cui trarre un certo vantaggio negli scontri; il giocatore squattrinato o tirchione, comunque, può farsi valere anche contro avversari meglio dotati, ma è fuor di dubbio che chi è bravo e si paga la roba migliore non avrà difficoltà a primeggiare nelle partite.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Commento finale</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sono contento di aver giocato alla beta di <i>Blacklight: Retribution</i>, perché mi sono divertito parecchio e ho avuto modo di provare a fondo un titolo che mi pare molto promettente. La qualità generale di questo gioco è decisamente alta, e se gli sviluppatori continueranno ad aggiungere costantemente nuove mappe, nuove modalità di gioco e nuove <i>feature</i> per i giocatori, potremo trovarci di fronte a un prodotto capace di fare almeno un po' di concorrenza, sul fronte online, a mostri sacri come <i>Team Fortress 2</i>, <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/recensione-di-call-of-duty-modern.html">Modern Warfare 3</a></i> o <i><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/recensione-di-battlefield-3.html">Battlefield 3</a></i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/HevGgDe6BJs?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/JbgXfm07cfQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-65301727035879693712012-03-22T19:57:00.000+01:002012-03-24T17:23:10.202+01:00Recensione di FIFA Street per Playstation 3 e Xbox360<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;">
</div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Della serie calcistica arcade <i>FIFA Street</i>, avviata nel 2005, non avevamo più notizie dal 2008, cioè da quando EA ne fece uscire un terzo episodio con un look grafico molto discutibile. In questi quattro anni di assenza la serie si è completamente rinnovata, soprattutto nelle dinamiche di gioco, anche grazie ai progressi della serie “maggiore”, il cui più recente capitolo è <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/10/recensione-fifa-12-per-ps3-x-box-360-e.html"><i>FIFA 12</i></a>, che nel corso degli anni ha distrutto un mostro sacro come <i>Pro Evolution Soccer</i>, e ora <i>FIFA Street</i> è pronto a catturare gli ultimi sostenitori rimasti fedeli a casa Konami (parole del creative director Gary Paterson). Ma EA sarà riuscita nell'ennesima impresa?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-logo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-logo.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gameplay </span></b></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/uploads/2011/11/FIFA-street-MESSI-art.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.capsulecomputers.com.au/wp-content/uploads/2011/11/FIFA-street-MESSI-art.jpg" width="255" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il nuovo <i>FIFA Street</i>, che sarebbe il quarto della serie ma essendo privo di numerazione è da considerarsi una sorta di <i>reboot</i>, è uscito lo scorso 13 marzo negli USA e tre giorni dopo in Europa per le piattaforme Playstation 3 (su cui è stato provato da chi scrive) e Xbox360. Leviamo subito qualsiasi dubbio, anche se il titolo stesso non ne lascia alcuno: chi cerca o spera di trovare un gioco di calcetto (o futsal come va di moda chiamarlo ora) serio e realistico, lasci perdere. In <i>FIFA Street</i> a farla da padrone è la spettacolarità: tutto ruota intorno ai trick, alle finte, ai “numeri” che riuscirete a fare durante la partita. Certo, alla fine vince chi fa più goal, ma se non imparerete subito a fare tunnel e doppio passo, le vostre vittorie andranno scemando con il tempo. Il vostro scopo dunque è questo: vincere irridendo l’avversario e dando allo stesso tempo spettacolo, proprio come spesso accade nei campetti di cemento delle periferie. Per fare ciò, EA ha messo a vostra disposizione un infinità di trick e di mosse, la metà delle quali riprese da <i>FIFA 12</i>, ma altre completamente nuove o riviste! Per rendere possibile questi virtuosismi è stato implementato un sistema di controllo mai visto prima in un gioco di calcio: a volte per fare uno o più trick collegati dovrete fare delle vere e proprie combo di tasti, ritrovandovi a pensare di star giocando a un picchiaduro. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-03.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-03.jpg" width="400" /></a>Il fulcro dei comandi risiede nelle due levette: con quella di sinistra muoverete il vostro giocatore, mentre con la levetta destra lo farete “danzare” sul terreno di gioco. Il bello è che le finte o i trick sono talmente tanti che se muoverete la levetta destra in modo rapido il giocatore da voi selezionato farà una cosa mentre se la muoverete in modo lento ne farà un'altra ancora, e questo vale per tutte le direzioni. Premendo la levetta, invece, il vostro idolo salirà sul pallone dandovi la possibilità di fare altre finte che non potreste fare con la palla in movimento. A questo aggiungete pure la possibilità di iniziare a palleggiare premendo semplicemente il tasto R1, e mentre il giocatore controllato si diletta nel palleggio si può dare inizio ad altri trick, sempre muovendo la già citata levetta destra. Quindi, in conclusione, durante il match avrete la possibilità di dribblare il vostro avversario come meglio credete: tentando un tunnel, provando a scavalcarlo con un sombrero oppure aggirarlo facendo sbattere la palla sul muro disorientando così chi vi sta di fronte. Insomma, le possibilità sono infinite!</span></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-2012-02.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-2012-02.jpg" width="320" /></a></div>
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Peccato però che il contorno di gioco non sia poi all’altezza dell’emozione che voi riuscite a mettere in campo: l’IA degli avversari è infatti molto bassa, anche ai livelli più difficili, per non parlare poi della stupidità dei portieri che passano dal fare i miracoli a errori che non commetterebbe neanche un bambino. Ci sono poi dei problemi nell’andare a prendere la palla e controllarla quando questa finisce in un angolo del campo, oltre a tanti piccoli bug nella gestione della fisica dei contrasti. Il motore è lo stesso di <i>FIFA 12</i>, ma accelerando il ritmo di gioco e riducendo gli spazi, con conseguente aumento dei duelli tra i giocatori in campo, si nota qualche incoerenza di troppo.</div>
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<b>Modalità di gioco </b></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/kaka_backheel_panna_pass.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="221" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/kaka_backheel_panna_pass.jpg" width="400" /></a></div>
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<i>FIFA Street</i> permette di affrontare i vostri avversari in varie tipologie di sfida: dal semplice 5vs5 al 2vs2 con porte piccole, fino alla modalità chiamata “Re del tunnel”, in cui oltre ai goal i dribbling semplici valgono 1 punto, i tunnel 3 e le giocate aeree 2; i punti vengono messi da parte e assegnati solo in caso di goal, ma se segna prima la squadra avversaria vengono cancellati. Un'altra modalità divertente è “Ultimo rimasto” in cui la squadra che segna perde un giocatore e vince chi riesce a concludere prima la partita senza uomini in campo. La modalità principale però è “Tour mondiale”: qui il vostro alter ego girerà il mondo per sfidare varie squadre nelle modalità precedentemente citate. Il vostro scopo è quello di trionfare nelle varie fasi (regionale, nazionale, continentale e mondiale) completando di volta in volta i vari eventi contrassegnati sulla mappa. Ma sicuramente in questo particolare gioco di calcio è la modalità online a divertire all'ennesima potenza! Oltre all'immancabile “stagione online” e alle sfide 4vs4 o 5vs5 , è infatti la stessa modalità “Tour Mondiale” a fare un enorme passo avanti se vi connetterete alla rete: oltre all'acquisizione di tutta una serie di elementi inediti collegati alla compravendita di giocatori, alle sfide tematiche, ai tornei a esclusione diretta e alle classifiche condivise, giocando online diminuiscono i problemi legati all'IA imbarazzante, aumentando di non poco il divertimento complessivo. </div>
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<b>Grafica e sonoro </b></div>
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<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-chiellini-venice.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="225" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/fifa-street-chiellini-venice.jpg" width="400" /></a></div>
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Il motore grafico di <i>FIFA Street</i> è, come già detto, lo stesso di <i>FIFA 12</i>, ma il grande lavoro degli sviluppatori si nota soprattutto nella cura delle piccole cose. Le licenze sono meno sfruttate (non troverete tutte le squadre presenti nel capitolo dedicato al calcio “serio” ma solo quelle più importanti per ogni campionato), tuttavia i ragazzi di EA hanno dato libero sfogo alla loro creatività nel design delle fantastiche arene di gioco, aumentando il numero delle animazioni, migliorando sensibilmente i menu e dando al giocatore la possibilità di personalizzare a fondo i propri giocatori creati da zero: sono infatti veramente tante le cose che potrete sbloccare, dalle finte alle magliette passando per felpe, pantaloncini e persino calzini. Il comparto audio si mantiene su altissimi livelli: menzione speciale alla <a href="https://help.ea.com/it/article/fifa-street-soundtrack">colonna sonora</a>, davvero adatta all’atmosfera di gioco. </div>
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<b>Commento finale </b></div>
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<i>FIFA Street</i> rappresenta un'ottima sintesi tra il realismo della saga "maggiore" e l’immediatezza del calcio tutto finte e trick di strada. Sicuramente è una solida base di partenza per un eventuale capitolo futuro. Peccato per qualche imperfezione di troppo nella fisica e nell’ IA, ma il gioco rimane caldamente consigliato a chi ama il calcio e a chi, in particolare, cerca un trastullo calcistico più immediato rispetto alle simulazioni più realistiche e complesse.</div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/f8d1QX4jmaQ?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/JNFfG-5pVwc?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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HBK</div>
</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-43293471501479055942012-03-21T13:07:00.000+01:002012-03-31T12:27:56.241+02:00Speciale Ayreon, parte 1: la musica fantascientifica di Arjen Lucassen<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Dopo svariati mesi di pressanti impegni, finalmente, rompo il silenzio e riesco a tornare a scrivere qualcosa per Vasi Comunicanti. Questo è un articolo che desideravo scrivere da diversi mesi, in attesa delle nuove uscite musicali primaverili. Giusto qualche mese fa avevamo parlato di </span><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/10/speciale-alan-parsons-project-parte-1.html" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Alan Parsons Project</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/10/speciale-alan-parsons-project-parte-2.html" style="font-family: Verdana, sans-serif;">e della loro ecletticità</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">; v</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">orrei ora portare la vostra attenzione a quello che mi piace scherzosamente definire “l’Alan Parsons Project del nuovo millennio”. Quanto è cambiata la musica dagli anni ’70 a oggi? Abbastanza da far sì che svariati musicisti potessero farsi strada nel mondo, generando sonorità come l’hard rock, l’heavy metal, la musica elettronica e chi più ne ha più ne metta. Ciascun, diciamo, “genere” musicale (soprattuto quelli “figli del rock”) pare, nella maggior parte dei casi, fin troppo concentrato su se stesso, deciso più che mai a portare avanti un discorso sonoro secondo stilemi ben precisi e omaggiando ripetutamente i grandi del passato con una devozione e con una costanza allarmanti. Naturalmente, la pena per il cambiamento stilistico è l’accusa di tradimento. Se è facile accusare di integralismo musicale i fan di oggi, è altrettanto facile, mettendoci nei loro panni, comprenderli, almeno parzialmente: dopotutto, ai sentimenti non si comanda. Vero è altresì il fatto che, su questa via, l’evoluzione sonora si asintotizzerebbe. E sarebbe davvero la fine. Esistono anche oggi, tuttavia, progetti musicali, per lo più nell’underground, estremamente interessanti e dal sound variegato. Per quanto mi riguarda, il portabandiera indiscusso di questo piccolo gruppo di irriducibili rivoluzionari, è <b>Arjen Anthony Lucassen</b>. </span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>L’artista e il progetto </b></span></div>
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<a href="http://userserve-ak.last.fm/serve/_/25184611/Arjen+Anthony+Lucassen+Arjen+Lucassen.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://userserve-ak.last.fm/serve/_/25184611/Arjen+Anthony+Lucassen+Arjen+Lucassen.jpg" width="210" /></a></div>
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Olandese, sulla cinquantina, alto, biondo e lungocrinito. Così si presenta uno dei musicisti più poliedrici e affascinanti della scena rock moderna. Prog rock, prog metal, elettronica, folk: tutto questo confluisce in Lucassen che, dal canto suo, si dimostra sempre capace di miscelare il tutto nella maniera più efficace. Polistrumentista di grande fama, principalmente chitarrista e tastierista, ottimo produttore, cantante discreto, compositore eccezionale. Vanta trascorsi in svariate band, spesso da lui stesso create, e non meno di venti album pubblicati durante la sua carriera. Tra questi, spiccano senz’altro quelli pubblicati con il nome <i><b>Ayreon</b></i>. All’inizio, accostai il progetto agli Alan Parsons Project e questo si deve a tre fattori: la varietà stilistica, i concept album e agli ospiti illustri. Il progetto <i>Ayreon</i> ha all’attivo sette album, composti e suonati pressochè interamente da Arjen stesso, contenenti brani lunghi e articolati e, il più delle volte, legati tra loro da testi di matrice sci-fi/fantasy. Come per gli AAP, anche questi lavori possono vantare una vasta schiera di ospiti illustri dietro al microfono: Bruce Dickinson (Iron Maiden), James Labrie (Dream Theater), Russell Allen (Symphony X), Jorn Lande (ex-Masterplan, ex-Ark), Hansi Kursch (Blind Guardian). Solo per citarne alcuni tra i più noti…</div>
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<b>I testi e la fantascienza </b></div>
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<a href="http://www.epica.nl/images/Ayreon_logo.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" src="http://www.epica.nl/images/Ayreon_logo.jpg" /></a>Veniamo all’aspetto, a parer mio, più interessante del progetto: le liriche. Le definii sci-fi/fantasy. Se definire il fantasy è relativamente semplice (mi riferisco per lo più alla scuola tolkeniana, howardiana e moorcockiana), definire la fantascienza è più complicato. Non mi occupo di letteratura e non ho background scolastico per parlarne approfonditamente ma sono dell’idea che tutti, bene o male, abbiano una propria idea di ciò che è la fantascienza. Come sono certo del fatto che molti, dovendo rispondere a una domanda in merito, risponderebbero che la sci-fi è “il genere con le astronavi”. Certo, non sarebbero troppo lontani dalla verità anche se, una lunga schiera di racconti e scrittori, pubblicati decentemente in Italia qualche decennio fa (e ormai quasi introvabili per chi, come me, non disponga di un padre detentore di una nutrita collezione di vecchi Urania, nda), testimoniano che la sci-fi non è solo questo. Hi-tech, low-tech, alieni, scenari post-apocalittici o futuri grandiosi…personalmente, amo definire sci-fi, tutto ciò che avanza ipotesi, più o meno realistiche, sul futuro dell’umanità. Detto questo, non posso quindi non considerare la saga narrata negli album di Ayreon come sci-fi vecchio stampo all’ennesima potenza. </div>
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<b>Il concept </b></div>
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Con l’eccezione di <i>Actual Fantasy</i> (1996), di cui non tratteremo, tutti gli studio-album targati Ayreon sono tra loro legati…anche quando non sembra. L’evento centrale del concept è un’ipotetica estinzione umana datata 2084. Un gruppo di scienziati e ricercatori, avanguardia del sapere di una razza umana sull’orlo del baratro, riesce infine a mettere a punto un sistema che definiscono "Time Telepathy". Attraverso questo dispositivo, inviano un messaggio nel passato per tentare di cambiare la storia e fermare il tracollo dell’umanità. Tale messaggio verrà intercettato dalla recettiva mente di un menestrello cieco, Ayreon, che vive in una Gran Bretagna medievale dominata da re Artù. Egli tenterà di portare il profetico messaggio a conoscenza della gente, con risultati prevedibili (dopotutto, siamo nei Secoli Bui). La profezia resterà inascoltata con tutto ciò che ne consegue. Questa la storia dietro ai testi del debut album <i>The Final Experiment</i> (1995). Interessante, direte voi, ma nulla di eccezionale. In realtà, questo è solo l’inizio. Il bello deve ancora venire… </div>
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<b>Gli album </b></div>
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Eccoci dunque al nocciolo: la musica. Vediamo quindi i sei album lungo i quali si sviluppa la storia che Arjen ci racconta, i diversi capitoli che la compongono e, soprattutto le caratteristiche musicali che rendono questo progetto unico. </div>
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<b><i>The Final Experiment</i> (1995) </b></div>
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<a href="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/76/Ayreon_The_Final_Experiment.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/7/76/Ayreon_The_Final_Experiment.jpg" width="200" /></a>Il debutto, del cui concept abbiamo già parlato, è un disco di notevole caratura. Album dal forte flavour prog metal e da toni medievaleggianti alla maniera di certo prog rock seventies. Lo stile di Lucassen è già ben delineato anche se questo disco mi è sempre parso un po’ fuori dal coro, forse per il fatto che i cantanti ancora non hanno un ruolo preciso all’interno del concept (il personaggio di Ayreon è interpretato di volta in volta da diversi singer). Benchè gli ottoni sintetizzati, dal suono vagamente e piacevolmente vintage, la facciano spesso da padrone, non mancano brani dal taglio più moderno. Difficile estrapolare episodi particolari (regola valida anche per tutti gli album seguenti). Ciascun pezzo è un discorso a se stante. Premetto dunque che nessuno dei pezzi allegati di seguito può considerarsi completamente rappresentativo. </div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/UFrKM8dbMaY?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe> <iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.youtube.com/embed/Cx8jlx0a5bU?feature=player_embedded' frameborder='0'></iframe></div>
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<b><i>Into The Electric Castle</i> (1998) </b></div>
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<a href="http://www.progarchives.com/progressive_rock_discography_covers/34/cover_10581412112009.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="318" src="http://www.progarchives.com/progressive_rock_discography_covers/34/cover_10581412112009.jpg" width="320" /></a>Otto personaggi (volutamente stereotipati, esagerati e, come disse qualcuno, molto influenzati dai B-movies fantascientifici), provenienti da diverse epoche e da diversi luoghi, si ritrovano in un luogo al di là dello spazio e del tempo, richiamati da chissà quale forza ultraterrena. Insieme, dovranno farsi largo fino a raggiungere il cuore di una labirintica struttura, l'Electric Castle, per poter fare ritorno a casa. Sulla loro strada, verranno messi a confronto con le loro paure, con le loro coscienze e con le rispettive ipocrisie, in una successione di mortali prove di forza e volontà fino alla rivelazione finale. Una creatura aliena, che si presenta solo come “Forever of the stars”, mantenuta in vita da macchine, li ha riuniti per poter analizzare le loro emozioni. Egli è infatti, da millenni, incapace di provarne: ne ha perso la capacità a seguito del processo di ibridazione che lo ha reso immortale. I pochi sopravvissuti potranno fare ritorno a casa, ma non ricorderanno nulla. Un concept interessante e apparentemente slegato al precedente (di questo ne riparleremo) caratterizza quello che considero il più classicamente progressive tra gli album di Ayreon. Su di una solida base di tastiere di matrice prog si innestano le chitarre, ora di settantiana memoria, ora decisamente più metal. Non mancano divagazioni strumentali tra tempi dispari mai fastidiosi o forzati, intermezzi atmosferici, assoli, effetti magistralmente integrati nel contesto e tastiere sempre presenti e fantasiose. Sul variopinto tappeto musicale tessuto dagli strumenti di Arjen si vanno a intrecciare le voci degli interpreti, tutti di grandissimo calibro, ciascuno stavolta immedesimato nel proprio ruolo dall’inizio alla fine. Non potrei davvero descrivere questo lavoro più di così. Una vera e propria esperienza sonora. Giudicate da voi dopo un ascolto approfondito. </div>
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<object class="BLOGGER-youtube-video" classid="clsid:D27CDB6E-AE6D-11cf-96B8-444553540000" codebase="http://download.macromedia.com/pub/shockwave/cabs/flash/swflash.cab#version=6,0,40,0" data-thumbnail-src="http://3.gvt0.com/vi/Y_yxGo_lw7s/0.jpg" height="266" width="320"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/Y_yxGo_lw7s&fs=1&source=uds" />
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(<a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/03/speciale-ayreon-parte-2-i-capolavori.html">continua…</a>) </div>
<div style="text-align: right;">
<span style="background-color: white; line-height: 18px;">Spectraeon_86</span>
</div>
</span>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-69692075196382665602012-03-17T19:51:00.002+01:002012-03-17T20:07:09.945+01:00VaSongs #10<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://www.qnm.it/wp-content/uploads/2012/03/lucio-dalla-e-morto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="390" src="http://www.qnm.it/wp-content/uploads/2012/03/lucio-dalla-e-morto.jpg" width="400" /></a><a href="http://www.qnm.it/wp-content/uploads/2012/03/lucio-dalla-e-morto.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Apriamo questo decimo appuntamento con la rubrica musicale di VasiComunicanti con il dovuto tributo a Lucio Dalla, scomparso il 1° marzo e ricordato in queste settimane da tanti, spesso anche inopportunamente. Sfogliando la discografia di Lucio Dalla ho ritrovato una canzone del 2001 che mi ero totalmente dimenticato ma che ho amato molto. Il brano si intitola <em>Kamikaze</em> e sono contento di proporvelo nella speranza che gli appassionati di musica, se ancora non l’hanno fatto, comincino a scoprire uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi.<br />
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="25" src="http://www.youtube.com/embed/qp2b-Am5efg" width="460"></iframe>
</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Passiamo alle novità musicali di questi ultimi mesi. Le prime tre canzoni che vi proporrò sono tutte “figlie” della serie televisiva <em>Glee</em>, nel senso che hanno raggiunto la meritata popolarità dopo l’esecuzione da parte del cast di questo musical televisivo. Cominciamo con <em>Cough syrup</em>, brano degli Young The Giant, band californiana nota in passato come The Jakes. Questo brano ha avuto un disperato bisogno di <em>Glee</em> per emergere, visto che risale all’anno scorso ma ha raggiunto la popolarità radiofonica (anche in Italia) solo nelle ultime settimane; una canzone che abbina l’intensità rock a quel tocco di malinconia che la rende stupenda.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="25" src="http://www.youtube.com/embed/xF5uvXV93hw" width="560"></iframe>
<span style="font-family: Verdana;"></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span></div>
<br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: center;">
<span style="font-size: x-small;">“</span><span style="font-size: x-small;"><em>Life’s too short to even care at all oh<br /> I’m coming up now coming up now out of the blue […]<br />So I run to the things they said could restore me<br /> restore life the way it should be<br /> Waiting for this cough syrup to come down</em>”</span></div>
<span style="font-size: x-small;"></span><div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<br />
Un vero e proprio inno alla giovinezza e al divertimento è quello che hanno scritto i Fun. con <em>We are young</em>, brano che punta tutto sulla melodia del ritornello, che cattura immediatamente. La marcia dettata dal rullante dà solennità al testo mentre la voce di Nate Ruess, con i suoi vocalizzi, è perfetta per questo tipo di canzone.</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="25" src="http://www.youtube.com/embed/Sv6dMFF_yts" width="560"></iframe></div>
<br />
Vi ricordate di Kelly Clarkson? La vincitrice della prima edizione del talent show statunitense <em>American Idol</em> aveva raggiunto il successo mondiale nel 2005 con <em>Since U been gone</em>, <em>Behind these hazel eyes</em> e <em>Because of you</em>, per poi cadere nel dimenticatoio, in particolar modo in Italia. In realtà Kelly non è stata con le mani in mano ma ha continuato a fare musica e soprattutto a mangiare. Una Kelly Clarkson palesemente ingrassata si ripropone ora con <em>What doesn’t kill you (stronger)</em>, un pezzo che ricorda l’energia dei vecchi successi e che potrebbe riportarla in auge.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="25" src="http://www.youtube.com/embed/ANKWwI0ONGc" width="560"></iframe>
</div>
<br />Cambiamo genere e passiamo alla sorpresa più grande degli ultimi tempi: Gotye, all’anagrafe Wouter Wally De Backer, è un cantautore nato in Belgio ma naturalizzato australiano che sta conquistando tutto il mondo con <em>Somebody that I used to know</em>. Gotye è riuscito nell’impresa di scrivere una canzone che tocca le corde giuste dell’anima, o che sicuramente non lascia indifferenti. La contrapposizione di voci tra Gotye e la neozelandese Kimbra è da brividi, sopra un arrangiamento essenziale e, per questo, efficace. Nonostante queste sonorità particolari, il testo racconta una storia semplice, quella di un uomo deluso, disarmato, che si trova ad affrontare una persona che pensava di conoscere e di amare ma che si rivela tutt’altra cosa.</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/8UVNT4wvIGY" width="560"></iframe>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /><span style="font-size: x-small;">“<em>Now you’re just somebody that I used to know</em>”</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />Di tutt’altro taglio è <em>Lego house</em>, brano di Ed Sheeran, giovanissimo cantautore britannico, premiato come miglior artista maschile ai recenti <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/brit-awards-2012-il-bis-di-adele.html">Brit Awards</a>. Ed Sheeran racconta la dedizione verso la sua dolce metà, per cui è disposto a tutto, anche a costruire una casa di mattoncini Lego. Niente di nuovo, sia chiaro; solo una ballata soffice e delicata che ha trovato la melodia giusta per spopolare. Per avere solo 21 anni, non male.</div>
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="25" src="http://www.youtube.com/embed/c4BLVznuWnU" width="560"></iframe>
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<br />
Ancora diverso è l’approccio all’amore di Lloyd, cantante R’n B americano, che in <em>Dedication to my ex (miss that)</em> se la prende con la sua ex, scomparsa con il suo “amore”. Esistono due versioni di questo brano: l’originale che dice “<em>I miss that pussy</em>” (spero non ci sia bisogno di traduzione) e una versione <em>clean</em> che sostituisce “<em>pussy</em>” con “<em>lovin</em>”. Il brano si avvale della collaborazione di Andre 3000, leader degli Outkast.</div>
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<br />I PNAU sono un duo di musica dance australiano, formatosi nel 1999, che ha raggiunto il successo nel 2008 con il singolo <em>Walking on a dream</em>, sotto il nome di Empire of the Sun. Tornano ora con <em>The truth</em>, brano dance ben scritto, che racconta dell’ennesimo uomo ingannato dalla propria donna; pensava di conoscere la verità.</div>
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<br />
E’ tempo di secondi singoli per numerosi artisti internazionali: i Black Keys, dopo il successo di <em><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/01/vasongs-9.html">Lonely boy</a></em>, ripropongono il loro rock d’altri tempi con <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=6yCIDkFI7ew">Gold on the ceiling</a></em>; Emeli Sandè sceglie <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=-nwdjQmc_N8">Next to me</a></em> per coltivare il seguito ottenuto con <em>Heaven</em>, a mio parere inferiore rispetto a questo nuovo singolo; un po’ country il racconto dei Train in <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=KrWI-9GTHKM">Drive by</a></em>, che anticipa il nuovo album <em>California 37</em>; il fenomeno <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/01/vasongs-9.html">Lana Del Rey</a> continua anche con la title-track dell’album, <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=Bag1gUxuU0g&ob=av3e">Born to die</a></em>, in cui la cantante continua a stupire per la sua capacità di rendere apprezzabili delle lagne assurde.</div>
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Torniamo in Italia per concludere questo appuntamento musicale. Cosa ci ha lasciato il <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/vasi-sanremesi-2012-quinta-puntata-la.html">Festival di Sanremo</a>? Come sempre le note più positive arrivano dai Giovani, su tutti <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/vasi-sanremesi-2012-seconda-puntata.html">Marco Guazzone</a>, quarto classificato. <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=yDiQYyhBmdA">Guasto</a></em> è la canzone migliore dell’intero Festival e propone realmente qualcosa di nuovo per la musica italiana. I terzi classificati, la band pugliese <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/vasi-sanremesi-2012-seconda-puntata.html">Iohosemprevoglia</a>, hanno portato a Sanremo <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=T3iS8fSciMA">Incredibile</a></em>, brano che non sta avendo l’attenzione che merita. Passando ai Big, la più scaricata e ascoltata è sicuramente <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=PWu71JMwGWE&ob=av2e">La notte</a></em> di <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/vasi-sanremesi-2012-prima-puntata.html">Arisa</a>, che ha stupito tutti per la sua nuova veste, più matura. A me non ha sorpreso un granché ma apprezzo il cambiamento. Infine <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2012/02/vasi-sanremesi-2012-prima-puntata.html">Noemi</a> si è riconfermata un’artista interessante con <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=G864l5Lphf4&ob=av3n">Sono solo parole</a></em>; a questo proposito vi consiglio l’ascolto di quello che sarà il prossimo singolo, uno dei due nuovi brani della riedizione di <em>RossoNoemi</em>, <em><a href="http://www.youtube.com/watch?v=vQ6T64mNK08">In un giorno qualunque</a></em>, a ragion veduta, una delle più belle canzoni di Noemi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Concludo con il nuovo singolo di Ligabue (già annunciato mesi fa da <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/triplo-album-e-film-in-3d-per-il.html">VasiComunicanti</a>), <em>M’abituerò</em>, brano scritto agli inizi della carriera del cantautore di Correggio ma proposto solo ora con <em><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.it/2011/11/triplo-album-e-film-in-3d-per-il.html">Campovolo 2.011</a></em>. Una visione ottimista della sofferenza dopo l’amore, con un pizzico di malinconia, che non manca mai.</div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="http://www.youtube.com/embed/GBVagEcdeic" width="560"></iframe>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /><span style="font-size: x-small;">“</span><span style="font-size: x-small;"><em>M’abituerò a non trovarti<br />m’abituerò a voltarmi e non ci sarai<br />m’abituerò a non pensarti<br />quasi mai, quasi mai, quasi mai</em>”</span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: right;">
D9P</div>
</span>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-40434697013013041102012-03-14T20:12:00.000+01:002012-03-16T13:46:59.546+01:00Tris di nuovi manga #2: Toriko, A Certain Magical Index, The World God Only Knows<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">(<a href="http://draft.blogger.com/goog_2084277947">Tris di nuovi manga #1: </a><span style="background-color: white;"><a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.com/2012/02/tris-di-nuovi-manga-mirai-nikki.html"><i>Mirai Nikki - Future Diary</i>, <i>Durarara!!</i> e <i>Luck Stealer</i></a>)</span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><i><b>Toriko</b></i></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Autore</b>: Mitsutoshi Shimabukuro</span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Editore italiano</b>: Star Comics</span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Prezzo</b>: 4,20 </span><span style="background-color: white; color: #222222; line-height: 16px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">€</span></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Frase chiave</b>: «<i>Io non uccido prede... se non per mangiarle! Se non mangio non uccido, e se uccido mangio. È la mia regola.</i>»</span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.cartoonmag.it/wp-content/uploads/9575toriko1_big.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.cartoonmag.it/wp-content/uploads/9575toriko1_big.jpg" width="211" /></a></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nel pieno della cosiddetta "Era dei buongustai", in cui il business principale è quello della gastronomia, il giovane e timido cuoco d'albergo Komatsu viene incaricato dal suo capo Umen Umeda di assoldare un "fornitore di cibi di lusso" che procuri dell'eccellente quanto rara carne di <i>gararadrillo</i>. La pericolosità di questo animale richiede l'intervento del miglior fornitore sulla piazza, ovvero l'esperto, nerboruto e vorace Toriko, che accetta l'incarico. Komatsu e Toriko si avventurano così sull'isola di Babaria, in cui li attendono bestie feroci e in particolare un gararadrillo imbattuto da 300 anni... nella seconda missione raccontata nel volume, Toriko e il pavido Komatsu entrano in una riserva naturale dell'International Gourmet Organization per recuperare uno dei leggendari "Frutti arcobaleno", leccornia che si dice riveli sette differenti gusti quando viene mangiata. L'albero da frutto, però, è difeso da un'intera tribù di ferocissimi <i>troll king</i>...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Immaginate un moderno Ken il Guerriero la cui esistenza è votata alla ricerca del menù perfetto, aggiungeteci un bel po' di comicità e di sbruffoneria, condite con disegni cartooneschi sempre molto espressivi e otterrete <i>Toriko</i>. Questo nuovo manga mi ha colpito per il suo ritmo gagliardo, per l'innegabile carisma del protagonista (le gag sulle sue qualità e abilità esagerate hanno dell'infantile ma funzionano) e per la simpatia di molte scene e dettagli; le vignette in cui Toriko rivela il suo "vero volto" mi hanno davvero esilarato. L'unico difetto che ho osservato è una risoluzione troppo rapida degli scontri chiave, con Toriko che non viene mai messo davvero in difficoltà e che vince senza troppa fatica. Gli animali e i cibi fantasiosi, divorati da un protagonista dallo stomaco senza fondo, ricordano <i>One Piece</i>, con cui infatti <i>Toriko</i> ha recentemente avuto un <i><a href="http://www.mediafire.com/?tha7o8kxbf8l4dh">crossover</a>:</i> il sommo Eiichiro Oda ha voluto aiutare Mitsutoshi, suo amico personale, a lanciare <a href="http://www.animeclick.it/news/27807-toriko-e-one-piece-si-incontrano-in-tv-in-un-crossover-speciale">l'anime</a> tratto dal suo manga, la cui prima puntata è stata trasmessa in Giappone nello scorso aprile.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><i>A Certain Magical Index</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Autore</b>: Kazuma Kamachi (storia originale), Chuya Kogino (disegni), Kiyotaka Haimura (character design)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Editore italiano</b>: Star Comics</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Prezzo</b>: 4,30 </span><span style="background-color: white; color: #222222; line-height: 16px;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">€ </span></span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 16px;">(scontato a 1,90 </span><span style="background-color: white; font-family: Verdana, sans-serif; line-height: 16px;">€ fino al 22 marzo)</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Frase chiave</b>: «<i>La mia mano destra è un Imagine Breaker, un distruttore d'illusioni... è in grado di neutralizzare qualunque tipo di potere anomalo, che si tratti del supercannone elettromagnetico o di miracoli divini</i>.»</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.starcomics.com/fotonews/7182index1_big.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.starcomics.com/fotonews/7182index1_big.jpg" width="211" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sebbene abiti e frequenti la scuola nella futuristica città-studio costruita fuori Tokyo, in cui si sviluppano "poteri superiori" negli studenti tramite farmaci e macchinari elettronici, Kamijo Toma è uno sfigato. Kamijo vive da solo in un alloggio disordinato, ha più nemici che amici e l'unica ragazza che lo degna d'attenzione vuole annichilirlo con i suoi poteri elettrici. L'unico potere del ragazzo, inoltre, è l'Imagine Breaker della sua mano destra, una sorta di contro-abilità con cui può neutralizzare i poteri degli altri. La blanda vita di Kamijo viene sconvolta dall'incontro con una piccola suora di nome Index, che gli racconta storie incredibili: la ragazzina farebbe parte della "Chiesa del Male Necessario", finalizzata a indagare sulla magia e a sconfiggere i maghi malvagi, e dentro il suo corpo sarebbero conservati 103.000 grimorii (libri magici), la cui potenza, usata dalle mani sbagliate, potrebbe sovvertire l'intero ordine mondiale. Nonostante l'iniziale diffidenza, Kamijo si troverà presto a difendere Index dal tenebroso piromante Stiyl Magnus, che ha ferito la ragazzina e vorrebbe rapirla per carpirne il prezioso sapere arcano. Ma come può farsi valere un adolescente buono solo ad annullare i poteri offensivi scatenati contro la sua mano destra, che peraltro pare distruggere anche le difese sacre di Index e la buona sorte dello stesso Kamijo?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><i>A Certain Magical Index</i> butta subito tanta carne al fuoco, tra superpoteri, magie, organizzazioni religiose e intrighi mondiali, peccando di frettolosità narrativa. Al cliché del ragazzo medio ma "dotato" che deve difendere una ragazza sovrannaturale (iniziò così anche <i>Bleach</i>, tanto per dirne uno) si aggiungono conclusioni degli scontri quantomeno sbrigative e dei riferimenti al cristianesimo e al Vaticano che, come in <i>D.Gray-Man</i>, a noi italiani non possono che apparire un po' ridicoli. Esempio: Index indossa una "<i>chiesa in forma d'abito</i>", fatta di un resistentissimo "<i>tessuto che riproduce esattamente quello della Sindone di Torino</i>". I disegni non sono particolarmente interessanti, gli sfondi sono spesso bianchi (il pensiero corre di nuovo a <i>Bleach</i>) e i due personaggi femminili principali, Index e l'improbabile baby-professoressa Komoe Tsukuyomi, sono una mezza <i>loli</i> e una <i>loli</i> in piena regola. Nel complesso, questo primo numero di <i>ACMI</i> mi ha dato una spiacevole impressione di faciloneria, senza riuscire in alcun modo a guadagnarsi il mio gradimento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;"><b><i>The World God Only Knows</i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Autore</b>: Tamiki Wakaki</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Editore italiano</b>: Star Comics</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Prezzo</b>: 4.20 <span style="background-color: white; line-height: 16px;">€ (scontato a 1,90 </span><span style="background-color: white; line-height: 16px;">€ fino all'8 aprile)</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Frase chiave</b>: «<i>Ebbene sì, mi piacciono solo le ragazze virtuali! La realtà è solo un gioco mal programmato!</i>»</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.nanoda.com/wp-content/uploads/2012/02/THE-WORLD-GOD-ONLY-KNOWS-11.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://www.nanoda.com/wp-content/uploads/2012/02/THE-WORLD-GOD-ONLY-KNOWS-11.jpg" width="207" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Il diciassettenne Keima Katsuragi, studente liceale di bell'aspetto, è un <i>otaku</i> (nerd) incallito: gioca alla PSP anche durante le lezioni, vive nell'alienazione di un suo mondo videoludico e prova interesse solo verso le ragazze dei <i>gal games</i>, i simulatori di storie romantiche. Keima pare destinato a diventare il classico <i>hikikomori</i> grasso e solitario che annuncia su internet di aver sposato una qualche bellezza virtuale, ma a turbare la sua monotona quotidianità arriva nientemeno che una demone infernale, incaricata di catturare i <i>kaketama</i> (anime cattive) fuggite dall'inferno. Keima ha accettato per orgoglio una sfida pervenutagli via e-mail che metteva in dubbio le sue abilità di "Dio della conquista" e si è ritrovato costretto, pena la decapitazione, ad aiutare la volenterosa Elsea De Lute Irma, detta Elsie, a stanare i kaketama dalle studentesse dell'istituto scolastico in cui hanno trovato rifugio: gli spiriti fuggitivi si nascondono infatti nelle "ferite dell'animo umano", e Keima dovrà sedurre le vittime di queste possessioni per farle innamorare, sanare i loro problemi interiori e scacciare il kaketama in questione, così che Elsie possa riacchiapparlo. Quello che Elsie non sapeva, però, è che il presunto <i>latin lover </i>è competente di corteggiamento solo nei videogiochi, e che dal vivo non ha mai avuto la benché minima esperienza amorosa... per il reticente Keima e la candida Elsie inizia così una serie di avventure romantiche con indagini, equivoci e sviluppi imprevisti, anche tra loro due. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per un nerd come me è impossibile non prendere in simpatia un personaggio come Keima, un freddo calcolatore alla Light Yagami di <i>Death Note</i> che però "investe" tutto il suo tempo in patetici videogiochi sentimentali. La sua volontaria alienazione dal mondo reale è rimarcata in continuazione con gag e frasi da ricovero psichiatrico, e anche per questo i suoi goffi approcci con le ragazze che gli viene chiesto di sedurre passano dal divertire al creare un minimo di pathos. Molte situazioni sono giapponesi fino al midollo e fanno parte di stereotipi abusatissimi (il "fattaccio del bagno" su tutti), ma quasi tutte sono rappresentate con molto umorismo e disegni stilizzati che ispirano tenerezza. Dal manga, che ha esordito in patria nel 2008, è stato tratto un anime di due stagioni da 12 puntate l'una, più due <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Original_anime_video">OAV</a> e due <i><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Light_novel">light novel</a></i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lor</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-61759214885472963872012-03-12T14:37:00.000+01:002012-03-27T12:27:27.207+02:00Pokémon, come scaricare e ottenere Reshiram in Bianco e Zekrom in Nero<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Nell'ambito della distribuzione via internet di pokémon </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">leggendari nelle cartucce <em>Black</em> e <em>White</em>, <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.com/2011/03/le-novita-di-pokemon-bianco-e-nero.html"><em>Bianco</em> e <em>Nero</em></a>, operata da Nintendo e Game Freak negli ultimi mesi, dopo <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.com/2012/02/come-ottenere-il-divino-arceus-in.html">Arceus</a> è ora arrivato il turno di Reshiram e Zekrom, i due leggendari yin e yang sfoggiati sulle copertine dei due giochi.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://pokebeach.com/news/0510/reshiram-zekrom.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="384" src="http://pokebeach.com/news/0510/reshiram-zekrom.png" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">In <em>Pokémon versione Bianca</em> si può normalmente catturare il tenebroso Zekrom, mentre in quella <em>Nera</em> si addomestica l'eburneo Reshiram. Ora, grazie al download del leggendario mancante attivo dal 10 marzo fino al prossimo 8 aprile, è possibile completare il duo senza dover ricorrere alla Global Trade Station e alle irritanti offerte che vi si trovano ("Offro uno Zekrom al livello 70 in cambio di un Mewtwo sotto il livello 10", "Chiedo un Reshiram al livello 100 in cambio di un Patrat al 2", ecc). La procedura da seguire è piuttosto semplice: una volta impugnato il proprio DS, DSi o 3DS con la cartuccia di Bianco o Nero, e avendo a disposizione l'indispensabile connessione wi-fi a internet, bisogna avviare il gioco e scegliere, nel menù iniziale che comprende Continua e Nuovo gioco, la voce Dono segreto. Il gioco cercherà e troverà l'offerta di Reshiram o Zekrom, a seconda della cartuccia in uso; dopo averla scaricata via Nintendo WFC, si deve caricare la propria partita e recarsi in un qualunque Centro Pokémon, dove un enigmatico postino ci starà aspettando per consegnarci il potente leggendario come fosse un pacco qualunque. Ovviamente si deve avere uno slot libero nel party per poter ricevere il nuovo pokémon, e vale la pena di salvare prima di parlare con il postino così da poter riavviare velocemente il gioco in caso il leggendario abbia una natura inadatta o delle statistiche basse (per controllarle agevolmente è d'uopo salvare nel Centro di Sciroccopoli, così che andare a far esaminare il pokémon dal Giudice dei punti IV nella vicina stazione ferroviaria richieda il minor tempo possibile).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;">Il Reshiram o lo Zekrom ottenuto è anche la chiave per ottenere uno sfondo del C-Gear (l'interfaccia del gioco sul touch screen) a esso dedicato. Premendo su Online e su Sincrogioco si può caricare il leggendario appena ottenuto (bisogna averlo depositato in un box) e giocarci nel Dream World sul <a href="http://it.pokemon-gl.com/">Global Link</a>; nella schermata iniziale del Mondo dei sogni, quella con la propria casa, in alto a sinistra è presente un tasto che permette di accedere a un "mondo" speciale, dedicato alla promozione dei due <a href="http://www.pokemonthemovie.com/victini/white/it-it/trailers">lungometraggi</a> in arrivo, pare, anche in Italia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-VictiniMinigame.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-VictiniMinigame.png" /></a><span style="font-family: Verdana;">Nella casa di questo mondo si vedono la bambola di Victini e la password PGLVICTINI12 da inserire nella sezione Partecipa alle iniziative del Global Link per ottenerla e poterla piazzare nella propria casa del Dream World; scorrendo con le frecce verso sinistra o destra del mondo speciale comparirà un accesso all'Isola dei sogni che solo il Reshiram o lo Zekrom ottenuti via Dono segreto possono attraversare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana;">Qui ci si potrà cimentare con un minigioco in cui bisogna aiutare il leggendario Victini a mangiare dolcetti, sfondare rocce, raccogliere simboli di fiamme o saette e farsi aiutare da Reshiram o Zekrom ad arrivare al baule pieno di altri bocconcini. La ricompensa per il completamento del minigioco è lo sfondo speciale del C-Gear dedicato a Reshiram o Zekrom, che va poi sbloccato nella sezione Partecipa alle iniziative e attivato in Personalizzazione, sempre dalla pagina iniziale del Global Link.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-ReshiramCGear.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="395" src="http://i2.photobucket.com/albums/y24/ScizLor/VC-ReshiramCGear.png" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">C'è qualche piccola novità riguardante i venturi <a href="http://vc-vasicomunicanti.blogspot.com/2012/02/annunciati-pokemon-black-2-e-white-2.html"><em>Black 2</em> e <em>White 2</em></a>: a giugno il Global Link andrà offline per qualche tempo allo scopo di aggiornarlo con contenuti inediti, e ancora ignoti, relativi alle due nuove cartucce; sempre a giugno, inoltre, in Giappone verrà avviata la distribuzione del leggendario Keldeo, protagonista dell'ennesimo film Pokémon, per <em>Bianco</em>, <em>Nero</em>, <em>Black 2</em> e <em>White 2</em>. Poche ore fa, infine, sono state scansionate e pubblicate sulla rete alcune pagine dell'ultimo numero della rivista nipponica "CoroCoro Comics" in cui compaiono <a href="http://gonintendo.com/?mode=viewstory&id=173502">le prime <em>box-art</em> ufficiali</a> di <em>Black 2</em> e <em>White 2</em>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana;">Lor</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>Anonymousnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1553658969576367678.post-25539826469015263142012-03-07T11:29:00.004+01:002012-03-07T11:31:45.907+01:00A Teatro con Carlos Ruiz Zafón<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Lunedì sera (5 marzo), al Teatro Franco Parenti di Milano,
si è svolto il terzo incontro della serie “Gli scrittori si raccontano”, ciclo
di appuntamenti gratuiti organizzati da Mondadori per far incontrare il
pubblico e gli autori che amano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'unico scrittore internazionale invitato è Carlos Ruiz
Zafón celebre per aver scritto <i>L'ombra del vento</i> con cui ha dato nuovo
lustro al romanzo gotico.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">È un'occasione rara quella di incontrare un autore
internazionale tradotto in trentasei lingue, soprattutto quando si dimostra
essere gentile, divertente e ironico come Zafón ieri sera. È bello quando un
autore che ami solo attraverso le sue opere si rivela amabile anche di persona.
Ovviamente, la sala era gremita e attenta a non perdersi neanche una parola, e
sono state molte.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.tierra.it/public/ti/UserFiles/Image/2011%20AAA/ZAFON.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="345" src="http://www.tierra.it/public/ti/UserFiles/Image/2011%20AAA/ZAFON.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Ha raccontato della sua infanzia a Barcellona, quando a 8 o
9 anni con tre amici ha pubblicato i primi racconti e ha avuto la prima
esperienza con la censura: infatti i gesuiti che insegnavano alla piccola
combriccola di editori non hanno apprezzato le descrizioni di squartamenti,
alieni e disastri vari. A 14 anni poi, il giovane Carlos si sente pronto per
essere pubblicato e manda seicento pagine a diversi editori di Barcellona senza
alcun successo. Solo uno degli editori lo vuole incontrare e gli suggerisce di
prendersi più tempo per maturare e rivedere le sue idee. Ovviamente, per un
quattordicenne questo è un affronto, infatti Zafón dice “Scrivevo da quando
avevo 8 o 9 anni. A 14 ormai ero abbastanza vecchio per pubblicare! Dopo i 20
mi consideravo un fossile e tentai con un concorso per ragazzi”. Così, grazie
al concorso, vengono pubblicati i suoi primi libri: <i>Il principe della nebbia</i>,
<i>Il principe della mezzanotte</i>, <i>Le luci di settembre </i><span style="mso-bidi-font-style: italic;">e <i>Marina</i></span>. </span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-mbF2R-pXfiA/T1c4Efja1uI/AAAAAAAAAQY/SLEY-WbnXz4/s1600/IMG_0068.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="http://4.bp.blogspot.com/-mbF2R-pXfiA/T1c4Efja1uI/AAAAAAAAAQY/SLEY-WbnXz4/s320/IMG_0068.jpg" width="240" /></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Queste opere rappresentano
per lui una palestra e gli insegnano che i lettori più esigenti sono proprio i
ragazzi “o gli piaci o non gli piaci”. Si sente così pronto ad affrontare la
successiva tetralogia basata sull'idea del Cimitero dei Libri Dimenticati, che
però si rivela un opera “delle dimensioni di una foca: troppo ingombrante per
lo scaffale di una libreria e impossibile da tenere in mano!”. Il primo romanzo
è <i>L'ombra del vento</i>, quello introduttivo che trasporta il lettore nel
labirinto narrativo creato dall'autore. I successivi, <i>Il gioco dell'angelo</i>
e l'ultimo <i>Il prigioniero del cielo </i>aumentano il ritmo, approfondiscono
questioni e trascinano il lettore sempre più a fondo in un mondo sospeso tra
realtà e immaginario gotico. Solo col quarto però Zafón intende svelare l'architettura
del labirinto, di cui per il momento non ha lasciato intravedere quasi niente e
che ci terrà col fiato sospeso fino all'ultima pagina. </span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La grandezza di quest'autore è nella sua capacità di farci
ridere, piangere e appassionare indipendentemente dall'età o dal sesso, lui
stesso dice: “io scrivo per tutte le persone dai 9 ai 99 anni”.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Poi è arrivato il momento degli autografi e quello che
ricorderò per sempre sono il sorriso e il “<i>gracias</i>” che ha rivolto a
tutti, uno per uno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Per chi fosse interessato <a href="http://www.mondadori.it/Press/Novita-dai-business/Libri/Gli-scrittori-si-raccontano">l'ultimo degli incontri organizzati da Mondadori</a> vedrà protagonisti Margaret Mazzantini e David
Grossman<span style="color: #666666; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 8.5pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-font-size: 12.0pt;"> </span>e
si svolgerà il 26 marzo dalle 21 al Teatro Franco Parenti (M3 Porta Romana).</span></div>
<br />
<div style="text-align: right;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Clizia</span></div>Anonymousnoreply@blogger.com0